Non so se proprio tutti lo sapete, ma questo è un sito che tra l’orrore e l’azione s’è preso pure il tempo di recensire ben TRE (uno due tre) capitoli della saga di Twilight, portando il significato del termine eccezione su livelli troppo alti per essere effetivamente compreso e spiegato e più o meno costringendoci a coprire qualsiasi altra storia di vampiri uscita dopo eccetto gli altri capitoli di Twilight, perché nel frattempo abbiamo maturato della dignità e abbiamo capito che le ore perse a guardare film di Twilight potrevano essere spese a guardare film non di Twilight. Il mio conto personale di ore passate a guardare film di Twilight: zero. Vi ringrazio per l’applauso.
Fatto sta che stiamo nel 2013 e il 2013 sembra un po’ l’anno dell’intenzione di trattare i vampiri in modo decente: Kiss of the Damned di Xan Cassavetes (figlia di) prende spunto dalla tradizione anni ’60/’70 per raccontare una storia d’amore di vampiri piuttosto classica ed erotica che vuole, di base, ricordare che una volta i vampiri si giravano in un certo modo che era un po’ tutto tette e sangue. Purtroppo il risultato è una roba tanto imbarazzante quanto sarebbero stati i film di Jesús Franco fossero usciti tutti patinati e con intenzioni artistiche sopra la media. Nel voler recuperare e rivalutare uno stile s’è finito per accentuarne limiti e difetti, fallendo miseramente e confermando che i figli della coppia più bella del cinema siano tutti scemi. Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch invece usa i vampiri per raccontare un storia d’amore che va avanti da forse millenni, mettendo in discussione quanto una persona possa dedicarsi a un’altra in un arco di tempo così ampio e, nel frattempo, esplorando le conoscenze artistiche e culturali di persone che hanno avuto il tempo di assorbire qualsiasi tipo di informazione, leggere un’infinità di libri, ascoltare tutta la musica mai scritta. Insomma, parlare di vampiri è conveniente perché sono immortali e le potenzialità sullo studio dei personaggi enormi, ma nulla più, e visto che Jim Jarmusch è tra le cause del mio amore per il cinema penso che sarà anche una gran cosa. Infine c’è Byzantium, diretto da Neil Jordan, scritto da Moira Buffini, che applica anche lui un po’ il discorso “che siano vampiri è la cosa meno interessante” per raccontare la storia di una madre (Gemma Arterton) e una figlia (Saoirse Ronan), entrambe vampire, contro una confraternita di vampiri che odiano le donne. Giustificherò la recensione con il fotogramma sottostante.
Neil Jordan, lo sapete, è quello di Intervista col vampiro, film che racchiude più o meno tutte le cause del mio odio per i vampiri. Il problema è che se la menano; se la menano un sacco. I vampiri che se la menano un sacco io non li posso vedere, li prenderei a schiaffoni fino a fargli cadere tutti i denti e constringerli a leccarmi il sangue di dosso come cani morti di fame. Mi infastidiscono a tal punto che posso solo guardare i film in cui prendono dei sani e gloriosi calci in culo, tipo Vampires. Cazzo io amo Vampires. Come si può non amare Vampires. Io so che là fuori c’è chi non ama Vampires. Madonna quanti The Ward vi meritate COMUNQUE: Neil Jordan torna ai vampiri e lo fa con una storia che va contro quelli per cui è diventato famoso. Intanto non sono classici ma una variazione sul tema: il sole non li brucia, gli specchi li riflettono e per bucare le artertie usano l’unghia appuntita e retrattile del pollice. Nello specifico, poi, i vampiri che se la menano sono brutti, cattivi, e vogliono la morte delle due protagoniste perché in quanto donne non si meritano un posto nella maschilista confraternita e non possono, chessò, crearsi la loro comunità di donne vampire e dominare la terra. Uno di loro, Jonny Lee Miller, è anche più stronzo della media e costringe le ragazzine a prostituirsi ma non prima di averle sverginate stuprandole. Una di loro è appunto Gemma Arterton, la quale rimarrà incinta, crescerà, s’incazzerà, diventerà vampira (attraverso un rito del tutto magico per cui non c’è spiegazione), dichiarerà guerra alla fallocrazia e fuggirà per due secoli con la figlia sedicenne-per-sempre sfruttando la debolezza degli uomini davanti alla figa vestendosi in maniere che dire provocanti è dire da suora, prostituendosi e aprendo bordelli in più o meno tutta l’Inghilterra e uccidendo uomini senza tanta moralità. Loro l’hanno distrutta, i vampiri fallocratici la vogliono morta e lei non ci sta ma proprio zero guarda. A raccontarlo così sembra tutto molto bello, un rape & revenge lungo due secoli per cui avete sfruttato il mio corpo ed ora è tempo di usarlo per ottenere ciò che voglio, ma la triste verità è che il tutto è una noia senza senso data in pasto al METAFORONE FEMMINISTA per cui le scelte della protagonista sono tutte funzionali al mostrare una didascalica presa di posizione verso l’uomo che un cazzo si merita se non la sofferenza, finendo però per prendere decisioni che contrastano con il buon senso (siamo braccate da degli assassini, dobbiamo mantenere un basso profilo, che facciamo? Magari facciamo le panettiere così non ci si nota? No dai, apriamo bordelli che fanno metafora! DEI BORDELLI ILLEGALI!). Sia chiaro: nulla in contrario al metaforone femminista, mi basta sia scritto e diretto con decenza, e non è questo il caso.
Partendo dal meno: Neil Jordan non fa circa un cazzo per sembrare Neil Jordan. La regia è del tutto anonima e l’unica cosa che gli riesce bene è inquadrare le tette compresse di Gemma Arterton da ogni angolazione possibile finendo quasi per oggettificarla andando del tutto contro il messaggio femminista del film. È un discorso piuttosto complesso in cui si rischia di passare per maschilisti alla prima parola sbagliata, ma il fatto è uno: se mi chiedessero un motivo per guardare Byzantium io direi Gemma Arterton. È brava, è bella, è fica, è costantemente vestita in abiti provocanti ed è anche l’unico elemento a tenere in piedi un film che senza di lei sarebbe solo un ammasso di cose noiose. E se sei una donna o un uomo a cui non interessa vedere un film solo perché c’è la protagonista fica? Appunto, è quello che sto cercando di dire. Tante menate sull’essere un film femminista quando alla fine il risultato è tipo un film per gli amanti della gnocca e/o le storie noiose senza alcun cazzo di senso. Se vi sembro maschilista non me ne frega niente: non lo sono.
Gran colpa del fallimento comunque va alla sceneggiatrice, Moira Buffini, una che per ora non ha azzeccato niente. Ha scritto Tamara Drew, un roba brutta brutta sostenibile solo per il culo di Gemma Arterton (mi dispiace ma è così) (vai Buffini, almeno non ti sei ripetuta!), e l’ultimo adattamento di Jane Eyre, terribilmente noioso anche quello. In Byzantium prende più o meno tutte le decisioni sbagliate, si concentra troppo sulla figlia e il suo amore da liceale pensando al rapporto con la madre in meno di quattro scene quando avrebbe dovuto concentrarsi solo su quello e raccontare una storia interessante, vera e potenzialmente emozionante. Il femminismo poteva essere trattato molto meglio e con più chiarezza se solo lei avesse avuto un’idea a riguardo che andasse oltre quel grande MORTE ALLA FALLOCRAZIA che sovrasta ogni riga di dialogo e, soprattutto, poteva scrive le due protagoniste come se davvero avessero più di 200 anni a testa. Troppe cose non quadrano, troppe scelte non hanno senso, a partire dall’idea che se lei è stata stuprata da giovane e costretta alla prostituzione allora, duecento anni dopo e sempre per ripicca, debba continuare a prostituirsi e a gestire bordelli perché così ha lei il potere e nessuno le può mettere i piedi in testa. Moira, senti, potevi farle aprire un agriturismo, un hotel gestito da prostitute salvate dalla strada, qualsiasi cosa avesse posto il personaggio su un livello di buon senso adeguato, e invece no, Moira, hai dovuto continuare con il metaforone ostentato, con il sesso come potere per soggiogare l’uomo, con le piogge di sangue e i corpetti e non solo, mi hai pure scritto tutti i dialoghi come se dovessero essere recitati a gran voce in un teatro d’età vittoriana. Suvvia, Moira, facciamo che la prossima volta non scrivi un cazzo? Grazie.
DVD-quote:
“Se sei un fan di Gemma Arterton fermati, altrimenti cammina, sciocco”
Jean-Claude Van Gogh, i400Calci.com
Ma si può votare la recensione del mese? No, perché io sarei indeciso tra questa e quella di Darth Von Trier su Hertz & Furious….eh, si…
Mammamia che palle ‘sto film!!!!
comunque non è vero che qualcuno odia vampires.
@Jean-Claude: ok per le tette compresse, ma ci sono pure tette al vento?
@JeanPieri: Avevo letto un’intervista alla Anterton e diceva che odia fare ruoli troppo femminili e soprattutto troppo “scoperti”…Non se in passato ha fatto qualcosa, ma se sì è come la tizia di GoT, Emilia Clarke, che dopo una stagione in cui girava nuda praticamente ogni puntata, raggiunta la notorietà e la consapevolezza di “non mi potete sostituire con altre attrici” ha imposto una clausola contrattuale per cui altri nudi ce li scordiamo. Insomma, penso che la Anterton sia così.
@Walter: fai uno sforzo, cerca su questo sito la mia rece di “La scomparsa di Alice Creed” e la tua sete verra’ placata. Non ci vuole molto.
@Jean-Claude: spesso gli uomini di buona volonta’ ma scarsa conoscenza che vogliono fare i femministi tirano fuori ciofeche innominabili. Anzi, ne nomino una: “Bordertown” di Gregory Nava, che in teoria doveva denunciare la strage delle donne in Messico, in pratica sta tutto il tempo a inquadrare il culo di Jennifer Lopez. Niente, non ce la fanno. Epic facepalm all the way.
Sul film non mi pronuncio. Penso di non aver visto un film di vampiri decente da, boh, sempre!
La figura del vampiro dovrebbe essere quella di un “mostro affascinante”: la personificazione del sublime. Una semidivinità che se ti trova simpatico ti racconta di quando ha fatto ubriacare Goethe e se non ti trova simpatico ti straccia a mani nude come un foglio di carta. Un essere antropomorfo che ha un etica e una morale che non potrai mai capire neanche se ti sforzi perchè, beh, lui ha vissuto centinaia di anni e tu, povero stronzo, no. Ed infine una inutile, patetica, sanguisuga che puoi ammazzare con un cuneo fermaporta in frassino o mettendolo ad asciugare al sole come uno straccio dimenticato in lavatrice per una settimana.
Il cinema questa rappresentazione la fallisce SEMPRE perdendosi o dietro la parte affascinante o dietro quella schifosa… oppure addirittura riscrivendo la figura e trasformando degli anti-umani in dandy isterici o ragazzotti emo.
Anche “Vampires” mi perdonerai J.C. era penoso sotto questo profilo.
Prima ci inganna facendoci credere che, eccedendo sul lato “pericolose patetiche sanguisughe che ESCONO DALLE FOTTUTE PARETI”, almeno ci risparmieremo i dandy isterici.
Cito testualmente:
“No… Well first of all, they’re not romatic. Its not like they’re a bunch of fuckin’ fags hoppin’ around in rented formal wear and seducing everybody in sight with cheesy Euro-trash accents, all right?”
Poi appaiono i “Vampire Lords”… nei loro trench Dolce e Gabbana svolazzanti, corsetti Valentino e calzati Ferragamo. Mascara, eyeliner, cipria, parlata pesantemente accentata, belli, belli, belli in modo assurdo come Zoolander… ma con meno personalità.
Lo sbaglio!
@Oliver Die Hardy: personalmente reputo Dracula di Coppola esattamente quello che dici tu. E che dopo 20 anni non sono ancora riusciti a tirare fuori un film sui vampiri che ci si avvicini minimamente, è altrettanto vero, che te lo dico a fare.
@cicciolina: vero, verissimo. Personalmente, e non me ne vogliate tu o qualsiasi altra femminista all’ascolto, a parlare di un tema così delicato come la violenza sulle donne ci vuole, in genere, una donna, anche perchè un uomo non potrò mai capire qual’è il punto. O se lo capisce finisce sempre per soffermarsi sul culo della protagonista. Davvero non mi viene in mente nessun regista che abbia trattato il tema senza scadere nel becero e nelle inquadrature zozze.
Finalmente ho capito come sono riuscito a vedere fino alla fine un film brutto come Tamara Drew…
Cordialità
Attila
Prima di tutto ti vorrei chiedere un chiarimento sul personaggio di Jonny Lee Miller.
SPOILER
SPOILER
Se ho ben capito di chi si parla credo che lui non sia affatto un vampiro, ma solo uno dei tanti stronzi che girano per il mondo. Se ricordo chi è dovrebbe limitarsi a fregare la ragazza a un suo sottoposto e a mandarla in bordello. Poi in guerra fa amicizia con il sottoposto e lo accompagna all’isola del rito. Quando dovrebbe essere lui a diventare un vampiro viene gabbato da Gemma. Quindi lui non è mai stato un vampiro. Occhio che posso ricordare male.
FINE SPOILER
FINE SPOILER
Sul giudizio al film non sono affatto d’accordo con te. Credo che partiamo proprio da punti di partenza distantissimi, visto che Tamara Drew mi piaciuto un sacco.
La metafora femminista ci sta che non ti abbia convinto, però secondo me funziona abbastanza bene e da uno sguardo in più sul mondo vampiresco.
Lamentarsi poi del fatto che in un film spiccatamente al femminile ci siano tette strizzate in corpetti mi pare un tantino fuori tempo massimo. Gli anni ’70 e i tempi delle femministe con i camicioni informi e senza reggiseno sono passati da un pezzo grazie a Dio. Il film citato da Cicciolina non l’ho visto, ma non è che se si inquadra un culo o delle tette allora il femminismo non c’è più. Dipende molto dal contesto, da come si fa. Lì magari era avvilente ma qua la cosa mi sembra bene integrata. Oltretutto se hai un paio di belle tette perché devi nasconderle sempre e comunque, non è molto più efficace come messaggio femminista vedere come gli uomini siano ipnotizzati da quelle tette?
Posso sbagliare ovviamente, ma la questione mi sembra più complessa, ecco.
Il film è indubbiamente lento, ma questo per me non è stato un grosso problema, è una storia che si prende i suoi tempi per raccontare una storia che non è azione, adrenalina e fighe (femmiste o no che siano) con le chiappe al vento.
Sarebbe stato meglio in quel modo? Forse si. Ma Blade 3 ci dice che forse poteva andare pure peggio.
@Cicciolina: Vaffanculo. Manco mi conosci, quei toni da saccente te li puoi quindi infilare su per il culo. Grazie e di nuovo vaffanculo.
http://gifrific.com/wp-content/uploads/2012/06/Boy-That-Escalated-Quickly-Anchorman.gif
aggiungo una chicca tra i film brutti/bruttissimi di vampiri dato che nel sito non ne ho trovato traccia: Vampire Warrior di Dennis Law (HK), uno che non c’ha capito veramente niente, ma anche qui protagonista tettona che si guarda volentieri
Ah Vampires, il vampiro come mostrodimmmerda che bisogna estirpare e distruggere, che bei tempi… Fanculo pure Dracula, voglio gente che ammazza vampiri senza ritegno.
Ora: io adoro Vampires, lo adoro ben più del secondo episodio di Dal Tramonto All’Alba anche perché entrambi mi ricordano Hellsing che é il miglior manga vampirico ever e che probabilmente ha preso ispirazione dai film summenzionati.
Però, caro Carpenter del mio cazzo, non puoi dirmi che il Vampiro adesso si accompagna a sei Maestri POTENTISSIMI e portarmi verso un climax che se li dimentica QUASI tutti o li fa sembrare delle merde.
Eccheccazzo!!
Mi ritrovo abbastanza d’accordo con @pilloledicinema (la tua precisiazione sul non vampiro è esatta). A me il film non è dispiaciuto affatto e non ho trovato così fastidiosi gli appunti fatti in recensione, che mi pare tendino ad accentuarli. Gemma è bella e succinta, vero, ma anche brava, così come Saoirse Ronan, cresciuta dai tempi di Hanna. E’ innegabile che Jordan non vuole fare un film di Vampiri caciarone (non in senso negativo). Il film non si accomuna a Vampire ne ad Ammazzavampiri e non vuole assolutamente farlo, forse il punto è proprio questo. Il metaforone, che secondo me è metaforino visto che non mi pare così ingombrante, ci sta tutto in questo caso, anche perchè la figura del Vampiro è già di persè una metafora se andiamo a ripescare nelle sue origini in letteratura. Quello che forse non riesco a comprendere in toto è il perchè la questione “metafora” sia automaticamente intesa con un accezione negativa. Se fosse così gente come Bunuel (li si vera metafora mica questo film) sarebbe un cretino. Il problema potrebbe essere il come questa viene gestita e allora sarebbe un discorso diverso che non mi pare venga fatto. Detto questo non mi sento d’accordo neanche con la questione della figlia e della storia “adolescenziale” che non mi pare, o almeno non in toto visto che è un punto importante che va in contrapposizione la l’odiare gli uomini della madre (quì giusto). Non ha caso il ragazzo è malato e fragile. Metafora anche quì? forse si ma funziona. Detto questo nonostante sia in disaccordo la recensione in quanto tale rimane comunque molto divertente.
Bella li.
i migliori film di vampirE gli ha fatti il buon Uwe, pochi cazzi!
A me Tamara Drewe era piaciuto, e sto film un po’ volevo vederlo ma a quanto pare passerò
Vampiri come in Vampires… Che nostalgia. Filmone. Lo adoro. Avevo letto in gioventù anche il romanzo dal quale è tratto, non era male. In Italia era stato pubblicato da Mondadori con titolo “Vampiri SPA”.
Spiace per questo filmaggio, l’avrei anche visto, mi intrippava… ma ora non più.
Comunque tra i film vampirici degni aggiungerei il mitico Ammazzavampiri, l’originale anni ’80. E poi ne ricordo uno con Lance Henriksen, su vampiri che girano per autostrade a bordo di un camion… ne ho un vago ricordo, mi sembrava figo, se è una merda non ditemelo, voglio continuare a cullare questo lontano sogno giovanile.
Ciao!
@max
Secondo me quello con Lance Henriksen era Il Buio Si Avvicina con la quasi esordiente e futura oscarata Kèflin Bigolo
@Emalord
Grazie! Mi hai risparmiato una imdbata frettolosa alla ricerca di ‘sto film. Merita? Mi ricordo vagamente qualcosa… Se merita lo recupero, se non merita conservo un nebuloso ricordo. Mi fido di te, spara!
Grazie Max ma in questo caso NON fidarti di me.
Non vedo quel film dai primi anni 90. Allora mi piacque, era un take molto originale e diverso sul vampirismo, meno denti aguzzi e piu atmosfera del solito, ma come sai i gusti cambiano.
Oggi potrei trovarlo molto meno attraente
@Max
io me lo sono rivisto di recente e per quanto mi riguarda è fighissimo. poi io sono abbastanza un fan di eric red, quindi ho apprezzato tutta quella sua solita storia della strada come terreno di caccia, ecc. per me comunque quello sta tra i migliori film di vampiri di sempre, forse non nella top 5, ma sicuramente ci sta.
@max
Così , brutalmente, su due piedi, e probabilmente sbaglio tutto, potrei dirti che é un film vampiresco del genere 30 Giorni Di Buio, calato in una realtà moderna dove i vampiri tengono il profilo basso e fanno poche e mirate incursioni nel quotidiano dei sanguecaldo
@Walter: ecco, una torna a casa la sera e scopre che a forza di parlare di femminismo adesso vengono le mestruazioni anche ai lettori uomini… :-D
@Munky: non te ne voglio affatto, anzi qualunque vera femminista ti darebbe ragione.
@Tutti: nessuno ha visto Bats di Park Chan-wook? Quello sì che era un brutto film sui vampiri…
Se intendi Thirst me lo ricordo abbastanza fuori di melone da essermi piaciuto. Tranne le balene. Madonna le balene.
@Jean-Claude: Thirst! Hai ragione, il titolo internazionale era Thirst! Mea culpa. Il titolo coreano significava Bats, donde il mio errore. Io per un po’ ho goduto, poi progressivamente è diventato una smaronata estenuante. Menzione d’onore al flauto sputasangue.
Sinceramente io mi sono addormentato dopo mezz’ora e non credo lo riprenderò mai più in mano. Da un lato aspettarsi Blade o Vampires era insensato, però con Neil Jordan al timone credevo di ritrovare almeno l’umorismo e le baracconate da grand guignol di Intervista col vampiro, e invece solo noia e dialoghi imbarazzanti.
Un film recente con le vampire più cazzuto di un sacco di film coi vampiri maschi? We are the night (2010)
Byzantium non l’ho visto, ma colgo l’occasione per insultare, a un anno di distanza, Kiss of the Damned che vidi a Venezia. Anche se dire la verità non so se mi avrebbe dato così tanto fastidio se non avesse avuto un pretenziosissimo cappello introduttivo (più pretenziosa intervista post proiezione) che lo presentava come “il cinema d’autore che incontra l’horror classico”. Beh complimenti, faceva cagare sia come film d’autore che come horror classico o no. L’unica cosa figa erano Anna Mouglalis e il suo palese imbarazzo nell’essere lì.
@Munky: anche per me il Dracula di Coppola resta un po’ il film di vampiri della vita, anche se per tutta una serie di motivi sono arrivata ad apprezzarlo più per come riflette sull’estetica e la mentalità dei tempi in cui è stato scritto e ambientato il romanzo (a cui in realtà è poco fedele) che non per il soggetto vampirico in sé. D’altra parte ho scoperto che in America è un film spesso sbeffeggiato o comunque considerato “scult” soprattutto a causa della recitazione in lingua originale, quindi boh, vai a sapere (ammetto che l’ho sempre visto doppiato).
@Cicciolina: sui registi maschi che affrontano temi femministi, che mi dici di Lucky McKee? Secondo me The Woman, per quanto di grana grossa, ci prende.
@poggy: The Woman e’ un bel film che sulla carta ha tutte le carte in regola dal punto di vista della guerra dei sessi. Ma a mio parere regia e interpreti non sono assolutamente all’altezza della sceneggiatura. Poteva essere un capolavoro morbosissimo e sinistrissimo, invece e’ un bel film in cui ogni tanto la tensione va a troie per colpa di una regia approssimativa e degli attori cani. Il personaggio della professoressa e’ un disastro, la figlia ha la faccia da triglia (fa rima), il padre sembra Will Ferrell. Boh, speravo che mi facesse sprofondare nella psicopatologia umana invece mi e’ solo piaciuto.
Io ormai mi rifiuto di vedere films su vampiri dopo quello di Coppola e di Jordan che non ho trovato così tremendo. Ho fatto una eccezione per Underworld -il primo- ma giusto per il divertimento piuttosto che per i vampiri di per sè. E’ tutto quel che è seguito che è ammorbante e tremendamente palloso e tutt’altro che erotico…una metafora dell’oggigiorno, quasi quasi.
Stando alla rece temo di trovarmi ancora di fronte a cose simili…
E si, una vampira che da mortale viene stuprata e resa prostituta e che nei secoli dei secoli con cotanto tempo per riflettere e formarsi un pensiero, tutto ciò che sa fare è aprire son bordelli -ovvero l’esatto contrario del potere su un uomo- come donna – e madre- fa cagare!! MA tanto!
@Cicciolina: è vero, alla fine The Woman resta un film buono senza essere definitivo, però ci sono affezionata anche solo perché percorre la strada giusta, sebbene con una macchina che a volte gratta le marce :D Poi vabbè, i discorsi tipo “il libro è meglio” hanno sempre poco senso, probabilmente a maggior ragione qui che romanzo e film sono nati insieme, ma in effetti pur essendo molto breve il libro di Ketchum riesce a dare più spessore ai personaggi. O meglio, riesce in maniera più efficace a connettere le prevaricazioni “normali” del marito e del figlio – tutti i discorsi alla “boys will be boys”, eccetera – con le cose più da psicopatici che fanno, col risultato che alla fine a fare più paura sono le prime.
Minkia!!! Credevo di aver visto un bel filmettino di vampiri nemmeno tanto vampiri… e non mi ero accorto di essermi tutto ‘sto pappié di METAFORONE FEMMINISTA, come descritto nella rece!
Sì, ok… ammetto che la Arterton in questo film mi ha ispirato tanti pensieri, molto sull’ XXX direi (con una leggera inquietudine al momento del bacio sul collo… o peggio (o meglio?) del sesso orale… xD!), ma dico: CRIBBIO! Se invece della prostituta doveva fare la panettiera, chi minky se lo avrebbe visto ‘sto film?!
E poi… da quando in un film si fanno scelte loGGiche? Mai! E meno male, aggiungo! Sennò mi guardo “Il mondo di Quark”, no?
A me è piaciuto, e lo ribadisco falloAcriticamente! xD!
@poggy: io il libro non l’ho letto per cui non posso fare raffronti, ma per spiegarti quello che per me non va in quel film prendi Pollyanna Mcintosh: physique du role perfettissimo, bellissima, bravissima, un miracolo di attrice… e Lucky McKee come la mette in scena? Con la frangetta trendy alla Bettie Page, che ne distrugge la credibilità di donna selvaggia. Lucky, ma vai a cagare: mi hai appena dato una scossa positiva e fatto cascare le palle nel giro di un millisecondo.
Ok,i vampiri c’entrano poco,ce ne sono,ce ne sono ma c’entrano poco. Vi stò parlando di Shadowhunters,ovvero la cagata di fine estate. Uscito ieri nelle sale sulla scia di una serie di romanzi di gran successo (?) è una boiata. glamour/adolescenziale da far sembrare Twilight un capolavoro gotico/romantico.Incredibile come nel 2013 e con grande impiego di risorse e pubblicità si possa produrre roba del genere. Dentro ci sono:1)i vampiri di cui sopra-2) i licantropi,anzi come vogliono essere chiamati,lupi mannari-3) i demoni-4) gli angeli cacciatori di demoni (i veri protagonisti della pellicola) 5)una strega nera-6)uno stregone giallo (nel senso di asiatico,e pure gay!) 7) udite udite -nessuno zombie,perchè quelli,no,non esistono…(angelo cacciatore di demoni dixit!).8) sempre a livello di mostruosità,ma questa volta di regia,attori trentenni che interpretano il ruolo di genitori di attori ventenni….Come se non bastasse,la zoccoletta protagonista,prima fa la coccolona col suo eterno fidanzatino(cui mai la diede) e un minuto dopo si slinguazza pronta ad allargar la faretra con l’angelo biondo che….ri-udite ri-udite, dopo dieci minuti si scopre esser nientepopo’di meno che SUO FRATELLO!
Beh,questo vale pure per chi ha scritto la rece di ” Sms da forze sconosciute”. Quarant’anni fa è vero si facevano boiate per eccesso di fretta e approssimazione,ma anche oggi quando meno te l’aspetti,la super cazzata che ti lascia di stucco è dietro l’angolo. A proposito,della trama,poi… non si capisce una beneamata cippa anche a sforzarsi,probabilmente il film è solo per chi ha letto il libro,ma è ben chiaro che i sette euro che eventualmente spenderete sono stati gettati nel cesso. EVITATE!C’è un magnifico Cattivissimo me 2 da andare a vedere!
Questo film è bellissimo anche forse più di “Solo gli amanti sopravvivono” e chi la pensa diversamente è in errore.
Alex
https://www.youtube.com/watch?v=f8SaAgioRFI
E te lo dice un super fan di Gemma e Saoirse
Io sono rimasto affezzionato a Ragazzi Perduti. Ma sarà perchè lo vidi che avevo sei o sette anni… Il primo film di vampiri… I Frateli Ranocchia… Per me è un pò l’equivalente horror dei Goonies…..