Don’t look for me in Heaven
Don’t look for me in Hell
Never taking me alive
I’ve got no soul to sell
Scott Adkins è la puttana degli studios.
Davvero, in questo momento non mi viene in mente nessun altro, col suo potenziale, che stia attraversando una fase di carriera più deludente/patetica.
Ricapitoliamo: dopo una gavetta che lo ha portato a misurarsi persino contro Bourne e Wolverine, Scottie gira i migliori film di arti marziali occidentali del nuovo millennio, Undisputed 2 e 3, più Ninja, non per forza memorabile ma decisamente sopra la media.
Cos’ha fatto dopo?
Ha fatto Assassination Games con Van Damme, arrivando come quarta scelta dopo Wesley Snipes, Steven Seagal e Vinnie Jones e accontentandosi dell’ormai famigerato ruolo di “esperto di pistole”.
Ha fatto Re-Kill, un progetto indie non ancora uscito ma in cui si sa già che il suo ruolo è atleticamente ininfluente.
Su pressione dei fans è stato ingaggiato per The Expendables 2, in cui viene 13esimo nei credits dopo Liam Hemsworth e Nang Yu, compare a malapena nel trailer e – fino a quando i fans non hanno insistito di nuovo – non era nemmeno previsto il suo poster personalizzato.
E ora questo El Gringo.
Guardate il poster di El Gringo. C’è la sagoma di Scott, grande come una ridicola frazione del poster e in controluce. Dietro, l’enorme faccione di Christian Slater, che l’ultima volta che ha fatto qualcosa (qualsiasi cosa) di rilevante era il 1996, e compare sì e no in 20 minuti di pellicola. Poi guardatevi l’inizio del film, dove il suo nome non compare neanche prima del titolo, nonostante il titolo stesso si riferisca al suo personaggio. E sapete qual è la cosa più triste di tutto ciò? Scott è indicato come uno dei produttori.
Dispiace davvero tanto, perché Undisputed 3 – unito al grande successo delle MMA che a livello sportivo sono a un passo dall’oscurare la boxe, e al rigurgito per l’action old school capitanato dai Mercenari e ribadito con forza da Fast & Furious 5 – ci aveva illuso che stesse per tornare l’era d’oro. Ma l’approccio pare ancora timido, cauto. E sono le stesse potenziali nuove star del genere, da Scottie a Michael Jai White, e includiamo pure Jason Statham, a non fidarsi della situazione e perdere tempo a costruirsi eventuali vie d’uscita invece che spingere verso il trionfo.
Ma passiamo al caso specifico di oggi.
La cosa più onesta da fare è confermare ciò che avevate intuito: no, Scott Adkins non tira calci volanti. Però sì, El Gringo è un film d’azione.
La trama, a patto che non vogliate sforzarvi a ricordare e dare un senso a tutti i personaggi che appaiono (e io non voglio), è semplice: Scott arriva in un piccolo villaggio messicano con una borsa contenente milioni di paperdollari in contanti e l’intenzione di partire per Acapulco; un sacco di gente si adopera per tenerlo bloccato lì dov’è ed eventualmente entrare in possesso, in modo più o meno educato, della suddetta borsa.
Il regista, Eduardo Rodriguez, non è parente del più noto Robert, ma è convintissimo di esserlo. Gli darò atto di questo: tiene un buon ritmo e gode di una sceneggiatura che contiene il numero giusto di scene d’azione. Ma il resto è assolutamente ridicolo.
Partiamo dall’inizio: una delle manie più recenti è presentare ogni personaggio del film con un fermo-immagine, una schitarrata, una grafica fantasiosa e il nome in sovraimpressione. Io ormai non ricordo più chi l’ha inventato, ma chiunque sia stato (Guy Ritchie?) è il colpevole della più pigra scorciatoia di sceneggiatura della Storia dai tempi del narratore fuori campo. L’hanno fatto anche in film belli, eh (di nuovo, lo dico per sicurezza ma non ne ricordo)? Ma se non sei capace nemmeno di contestualizzare il fottuto nome dei tuoi personaggi all’interno della vicenda, ho il grosso sospetto che tu abbia sbagliato mestiere. In un film di questo genere poi mi dà fastidio il doppio, perché dei nomi dei personaggi non mi frega niente, che una volta che so che i cattivi vogliono la borsetta coi dindini del buono e che lo sceneggiatore non si chiama Shane Black, il resto sono solo interferenze durante le scene di pizze in faccia.
Ma questo è il meno.
Il più è che il buon Eduardo Rodriguez ci si mette d’impegno, e nel tentativo di vivacizzare il procedimento decide di provare tutte le tecniche di ripresa e montaggio più balzane che gli vengono in mente, così sul posto. Cioè, io non ci credo che certe cose le abbia provate prima e abbia detto “figo! funziona!” e deciso di rifarle. Ad esempio: durante una scazzottata fra Scott e un bestia a caso, Eduardo decide che non ha mai visto nessuno sottolineare una scena dinamica con effetto a intermittenza stile lampadina che muore. E allora lo fa. Scott e quell’altro si menano, e nei momenti dell’impatto lui fa ballare la spina nella presa, o qualcosa del genere. Ora, io nella teoria non so nemmeno da che parte iniziare per trovare un senso a questa idea; nella pratica, come potete facilmente intuire, è forse la cosa più inutilmente fastidiosa che io abbia mai visto. Sì, batte anche la Parkinson Cam di World Invasion.
E non è nemmeno l’unico esperimento che fa, e se devo essere onesto non li sbaglia per forza tutti quanti, ma sono troppi per elencarli per cui mi limito a citare quella trovata per cui ad ogni personaggio che sta per morire gli diventa la faccia in bianco e nero, inizialmente carina ma che diventa presto demenziale quando viene applicata anche agli oggetti che si stanno per rompere.
Capitolo Scott Adkins. Sia detto una volta per tutte, e chiudiamo l’argomento: se non fa l’accento russo, con baffoni e capelli rasati ai lati, è un cagnaccio senza carisma. Amen. O meglio: è puramente funzionale. È facile rivalutare il Van Damme di JCVD, ma andate a rivedere anche quello dei primissimi film: non era Jeremy Irons, anzi, a tratti faceva indiscutibilmente scappar da ridere, ma era maledettamente intenso, grintoso, grezzissimo ma con una voglia di spaccare che levati. Scott, quando non fa Boyka, pare uno dei suoi mille imitatori dell’epoca cacciato davanti a una cinepresa quasi controvoglia, che si adatta e fa del suo meglio ma è fondamentalmente contento di lavorare e buona lì. Togli il trucco da guerriero russo, e si ritrova con una faccia da boyscout che non gli credi nemmeno se deve incazzarsi con uno che gli ha sterminato la famiglia. Aggiungete il fatto che sì, mena molto, ma non tira un calcio sopra la cintura che sia uno, e vi renderete conto che in un ruolo del genere Jason Statham se lo divorava in un boccone.
Povero Scott. Io ci voglio ancora un bene dell’anima, ma dovesse disgraziatamente sbagliare anche il prossimo Universal Soldier la vedo davvero grigia.
Fa piacere in compenso vedere Christian Slater che fa esattamente quello che deve fare, ovvero dimostrare di essere un attore di una categoria nettamente superiore anche in 15 minuti d’inerzia.
E due parole anche per la colonna sonora: vai a sapere perché, ma ci sono voluti 30 anni e un DTV del cazzo per convincere una delle band più importanti della Storia a comporre un inedito appositamente per un film. Ebbene sì: sui titoli di coda c’è un pezzo nuovo dei Manowar intitolato per l’appunto El Gringo. Che ovviamente è dieci volte migliore del film, e ve lo metto qui sotto così fate le proporzioni che vi servono:
httpv://www.youtube.com/watch?v=1B6U_4BYEHs
Tirando le somme: gran parte dei problemi di El Gringo sono effettivamente dovuti alle aspettative che inevitabilmente, e giustamente, si tira dietro la presenza di Scott Adkins come protagonista. Una volta messo il cuore in pace che si tratta praticamente di “Scott Akins’ Accerchiato“, rimane un piccolo action ben ritmato con un protagonista abbastanza insipido e qualche scelta di regia sconcertante, ma tutto sommato capace di salvare una serata insonne meglio di tanta altra roba che ci capita di recensire ogni tanto. Fatene ciò che volete.
DVD-quote:
“Triste, con tocchi di demenzialità. O viceversa.”
Nanni Cobretti, i400calci.com
P.S.: IMDb svela anche che Scott Adkins sarà nel famoso imminente film di Kathryn Bigelow sul ritrovamento di Bin Laden. Per essere un colpaccio è un indubbio colpaccio, ma… niente, non mi ci fate pensare, ho già il nervoso. Il mondo è ingiusto.
Già l’avevamo capito che andava così. Scott si vende male. Gli è riuscito un personaggio uno. Come attore non mostra proprio cognizione per il personaggio, forse lo ha imbroccato più a caso che altro, e si sceglie male i film, molto male. Sembra quasi che si voglia rendere famoso per il peggio che può dare.
L’espediente del fermo immagine con nome in sovraimpressione alla Wile Coyote io me lo ricordo ne “Il buono il brutto il cattivo”, e in Wile Coyote. Antenati nobili, comunque.
Il primo vecchio film con fermo-immagine sul personaggio, musica memorabile e nome in sovraimpressione che mi viene in mente è “il buono il brutto e il cattivo”; niente schitarrata ma uauauaaaaa ua ua ua…
Vabbè già dal trailer s’era capito che sarebbe stato amaro.
Non lo vedrò mai in video ma la notizia sulla Bigelow mi farà covare e custodire l’idea di uno spettacolare calcio rotante in faccia a Bin Laden…
Mah, Leone non lo contavo, perché un conto è farlo coi protagonisti e basta, e un altro è farlo per tutto il film con ogni personaggio che abbia almeno due righe di dialogo, e questa è una moda relativamente recente. Di sicuro la ricordo in Feast, tanto per continuare a sparlare di gente di cui sparlavamo ieri e tanto per capire che tipo di persone si innamora al volo di questo stratagemma.
Io di recente lo stratagemma l’ho visto in Helldriver. E pure in Special Forces del cazzo. Ah be’.
Comunque si la locandina dice che slater ce l’ha più grosso di adkins.
Dai, in Snatch funzionava abbastanza la storia del fermo immagine… Ma povero Adkins, speriamo si svegli fuori.
Brutti fermo-immagine sui personaggi? A me viene in mente Romanzo Criminale, con Placido che gridava GUARDATEMI SONO UN PO’ SCORSESE E UN PO’ GUY RITCHIE e secondo me in questo modo spettacolarizzava la storia d’Italia con molto poco tatto.
Poi l’episodio “For a fistful of paintballs” di Community, dove invece era tutto molto consapevole e bello, ma se gli nomino Community Nanni inizia a tremare
In Snatch funzionava perché i personaggi erano effettivamente fighi. Quello che ti fa incazzare è quando 10 minuti dopo la fine di un film ti ricordi che c’era uno che si chiamava “Tortuga” ma non ti viene in mente chi era o a cosa serviva.
@luotto: potrei dirti l’episodio/scena/minuto/battuta esatta in cui ho deciso di cancellare Community dal mio hard disk ma poi sembra che mi vanto e non voglio mancare di rispetto ai fans che stimo.
BRAVO CAPO TIENI DURO.
Al momento Adkins sta girando Legendary: Tomb of the Dragon (una sorta di Uncharted?) insieme a Dolph Lundgren.
Speriamo che l’aria della Cina lo risvegli dal torpore…
http://tinyurl.com/85zxa58
Ma news su Uni Sold 4 nun ce ne stanno?
Uni Sol 4 è in post-produzione
Mi dipiace per lui piu che del film visto che film action direct to video fatti male ce ne sono a pacci. Vorrei tanto vedere un Undisputed 4 con Van Damme maestro in galera….
oddio l’effetto sfarfallante a sottolineare i colpi c’era anche in CARIBBEAN BASTERDS. il che mi dà la dimensione della cosa!
Io penso sia una questione monetaria, se a Scott gli propongono il film di arti marziali a mille lire mentre quello con le pistole a duemila palese che sceglie quest’ultimo.
Anche perché sono sicuro che i soldi che gli hanno dato per un film del cazzo come El Gringo sono tipo il totale degli stipendi tirati fuori dalla produzione di The Raid.
Un minuto di silenzio ci starebbe pure per Slater ,povero Cristo, una buona carriera mandata irrimediabilmente a puttane da uwe boll non è da tutti.
Ma è quello della serie after dark action? Tipo quello sulle pallottole con JCVD? No perchè io, visto quello che hanno fatto quando hanno prodotto direttamente gli horror per la collana originals, da quella serie starei lontano come dalla minaccia di una rettoscopia eseguita con il manubrio arruginito di una bicicletta di via zamboni. Così, giusto per.
I miei due cent: eviterò questo film come la ex compagna di classe con la fissa dei gatti alla riunione del liceo; Romanzo criminale di Placido è una delle cose più ABOMINEVOLI che ho visto in vita mia che volevo andare a farmi ridare i soldi del noleggio tipo Stan con Mel Gibson; non sapevo che questo tipo qui fosse quella mostruosità lì (Arma XI) di quella cazzata là (Wolverine, le origini) quindi gli auguro ogni male ridendo tipo gli Unsane. Un bel post pieno di buoni sentimenti!
Scusate conoscete la serie The Metal Hurlant Chronicles con Scott Adkins and Michael Jai White? Cosa e come è?
Maledetti mi avete infettato con il virus Adkins/White ho recuperato tutti i loro film e me li sono goduti
@il cattivo: sì è un After Dark Action, che è effettivamente un marchio poco incoraggiante…
@shakira: spiegami il tuo problema con Arma XI. Intanto ti spiego io il mio problema con Arma XI. Il mio problema è che Wolverine è un film del cazzo in cui anche Arma XI pare un effetto speciale quando invece era Scott al naturale, cosa che ovviamente ne limitava l’impatto spettacolare.
@nero: se fai una ricerca veloce ne avevamo già parlato, ma non è ancora uscito per cui non se ne sa molto
@nanni: il mio problema non è con Arma XI (anche se due parole sulla bocca cucita ci starebbero), è proprio con TUTTO il film. Un maccosa via l’altro come lavande gastriche alla fiera del burrito: lui pulito e sbarbato nella stalla dopo l’esperimento, WILL.I.AM, l’assenza di dignità, WILL.I.AM, i personaggi piatti, WILL.I.AM… la mente vacilla
No beh, il film è ovviamente inguardabile, lo trovi nelle nostre vecchie recensioni se ti interessa. Scott avrebbe potuto regalare tre minuti piacevoli se solo non lo si scambiasse per l’ennesima sbrodolata in CGI.
Ma che davèro? Arma XI è Adkins? Non m’ero manco posto il problema potesse essere qualcun’altro diverso da Ryan Reynolds truccato e attacato a dei fili… sarà anche che ero distratto dal fatto che quello dovrebbe essere Deadpool, il “mercenario con la bocca”… senza la bocca!!! La pressione sanguigna era alle stelle e mi colava sangue dai bulbi oculari, un po’ mio, ma soprattutto dello sventurato vicino di posto al cinema che ho cominciato a riempire di pugni in faccia così, perchè non potevo stare fermo con le mani nelle mani davanti a quello scempio… e su imdb segnano in lavorazione un film “in solitaria” di Deadpool ancora con Ryan Reynolds… ma porco cazzo…
il trailer era senza appello, quindi nessuna sorpresa
@Anakin
Va pure detto che Ryan Reynolds, all’inizio del film, quando parla e dice le sue battutine in ascensore, come Deadpool non è neanche male.
L’altra cosa che va detta e’ che non e’ ancora spuntato un commento di un fan dei Manowar. Oh???
A rapporto!
E in trepidante attesa del Gods e di The Lord Of steel, che a giudicare da q promette bene…
q=questo pezzo
@giopep
sì, in effetti mi sono lasciato prendere e non mi sono spiegato bene, il mio “porco cazzo” su Ryan Reynolds deriva dal timore che usando lo stesso attore intendano usare quel Deadpool lì, se invece dovesse essere uno script che rispetta il fumetto, Ryan Reynolds coi suoi trascorsi da stand-up comedian sarebbe anche una buona scelta, infatti fino al finale stavo anche pensando che fosse una trasposizione abbastanza riuscita del personaggio, peccato si fosse visto così poco…
Trainspotting. ecco me n’è venuto in mente un altro in cui vengono presentati i personaggi con scrittone in fermo-immagine.
@bread beat: bravo! Dò ufficialmente la colpa a Danny Boyle, e la cosa mi fa stare meglio.
@glen grant: (alza le braccia, si afferra un polso e chiude l’altra mano a pugno)
Cmq l’Adkins sbarbato-cucciolone somiglia vagamente a Del Piero…
@Nanni eccomi qua, fan dei Manowar. La canzone non è male, spero che il nuovo album sia degno, anche perché devo andare a vederli quando inizierà il tour.
Riguardo Scotty, ma non esiste un contatto dove possiamo mandare tonnellate di letterine per fargli capire che sta sbagliando tutto nella vita? Non può continuare a sprecare i suoi anni migliori, mi ha rotto il cazzo!
Non guardo i films che passano in tv, ma questo era in onda alle 3:00 del mattino e avevo anche il laptop acceso, quindi l’ho guardato, ma solo per vedere quanto brutto fosse e in effetti ha rispettato le aspettative: era ridicolo e inguardabile. Il target secondo me è per ragazzi di 14 anni non di più.
Io, fossi stato l’attore, leggendo il copione mi sarei rifiutato; perdi di credibilità perchè il film è talmente pietoso che ci passa pure l’attore e viene identificato con quel film: bell’etichetta :) :)
passato stasera in prima serata su rai 4. tutto sommaato una cosettina piacevole se vista con le adeguate aspettative e quindi senza pretese.