William Friedkin una volta mi ha detto: «Ed, il tizio che ha fatto questo nuovo Halloween farà la stessa cosa con il mio film, L’esorcista. Esatto, il mio film più distintivo sta per essere ampliato dall’uomo che ha fatto Strafumati. Non voglio esserci quando accadrà. Ma se c’è un mondo degli spiriti, e se io tornerò, ho intenzione di possedere David Gordon Green e rendergli la vita un inferno in Terra».
– Ed Whitfield, critico cinematografico
Quando leggo dichiarazioni come quelle fatte di recente da Martin Scorsese, sul fatto che il cinema non equivale ai franchise e che, se non stiamo attenti, sempre più giovani verranno su con questa idea, ripenso proprio a roba come il franchise de L’esorcista. Non c’è nessun prima o dopo, non si stava meglio quando si stava peggio: Hollywood è SEMPRE stata un’accozzaglia di avidi affaristi imbrattati di coca, pronti a zompare a qualunque chance di spremere una proprietà intellettuale fino all’ultima goccia. La saga de L’esorcista ne è la prova e, associazione che non avevo mai fatto, è molto simile a quanto fatto con Highlander: hai un film che obiettivamente non è fatto per dei sequel e cerchi di cavarci qualcosa lo stesso. Il risultato è una saga che tenta sempre, invano, di ritrovare un po’ di quel lampo nella bottiglia e, ovviamente, non ce la può fare.
E non è che non ci abbia provato, eh! Dopo due sequel più o meno diretti, si è tentata anche la carta del prequel (sooo 2004), e abbiamo visto come è andata a finire. Cosa è rimasto? Ma ovvio! Perché non tentare il requel, aka il Vero Sequel, quello che ignora bla bla capitoli bla bla primo film? E chi chiamerai? Beh, se il tuo nome è Jason Blum e hai appena prodotto una trilogia di sequel di Halloween dal mediocre al brutto forte, non puoi che tornare dal tuo vecchio amico David Gordon Green, giusto? E qui casca il proverbiale asino, che ritroveremo dopo la SIGLA!
Siccome il Diavolo sta nei dettagli, vorrei soffermarmi innanzitutto su un particolare che potrebbe sembrare innocuo, ma che invece secondo me ha un’importanza capitale nell’economia del film:
Ecco, questa è Katherine (Olivia O’Neill), una delle due ragazzine possedute dal Dimonio nel film. Ed è anche un’allegoria della sottigliezza del film. Perché, vedete, il problema di fondo de L’esorcista: Il credente è che vorrebbe essere elevated horror, ma non gli riesce né di essere elevated, né di essere horror. Siamo tutti d’accordo sul fatto che l’originale di William Friedkin era il prototipo dell’elevated horror? All’epoca diventò un fenomeno culturale globale, visto anche da chi non bazzicava il genere. Era, come accade per certi elevated horror di oggi, un film diretto da una persona che non veniva dal genere e non veniva dal B-movie, e che confezionò dunque un film d’autore – con uno stile peculiare, quella grana documentaristica che Friedkin aveva già sperimentato con Il braccio violento della legge – che usava l’horror per parlare di temi “più alti”, appunto. Epperò, siccome Friedkin era anche uno con due palle d’acciaio e l’attitudine punk di chi ama lanciare molotov in mezzo alla folla per vedere l’effetto che fa, il film conteneva anche un’escalation di scene volutamente scioccanti, assenti nel romanzo di William Peter Blatty e pensate da Friedkin con il preciso intento di dare fastidio. Insomma, L’esorcista sarà stato sì un film d’autore con una visione precisa, ma Friedkin non si nascose dietro a un dito e, anzi, abbracciò totalmente il genere, usandone tutte le armi a sua disposizione, compresi i trucchi più abbietti, per terrorizzare il pubblico fino al punto da renderlo recettivo al suo messaggio.
Non tutti i registi che provengono da background diversi riescono a improvvisarsi registi di horror. L’horror, ne abbiamo parlato anche troppe volte da queste parti, è un genere molto difficile, perché richiede una perizia tecnica, un senso della suspense e una capacità di creare e far esplodere la tensione che non sono da tutti. In sostanza, o sei uno che ha fatto gavetta, si è imparato tutti i trucchetti dai maestri e li sa usare in maniera chirurgica, oppure sei un cazzo di fottuto genio maledetto che saprebbe dirigere qualsiasi cosa. O sei un James Wan o sei un William Friedkin.
David Gordon Green non è nessuno dei due.
David Gordon Green HA diretto qualunque cosa, ma mai con esiti eccelsi. A un certo punto, David Gordon Green ha deciso che voleva fare l’horror, e fin qui tutto bene. Solo che, invece di fare gavetta e imparare le basi, è partito abbomba con la cazzimma di un Kubrick e ha detto “Fanculo, voglio confrontarmi direttamente con i capolavori del genere”. Gli è andata bene che ha trovato sulla sua strada Jason Blum, un produttore la cui leggendaria oculatezza l’ha reso un Roger Corman dell’horror mainstream: rischi bassi, massimi risultati. Costato 10 milioni di dollari, Halloween ne ha incassati 260. I sequel non hanno fatto altrettanto bene, anche a fronte di un aumento del budget, ma comunque sono stati dei successi.
Un conto è, però, dirigere uno slasher. Al di là di avere avuto l’ardire di presentare i suoi Halloween come i veri-sequel-tutto-il-resto-non-conta-anzi-puzza, Green aveva finora diretto solo dei film in cui il killer se ne va in giro ad accoltellare tutti. Basta inventarsi delle morti creative (cosa che lui spesso non faceva) e in un certo senso il gioco è fatto. Ben diverso è quando ti metti in testa di costruire una nuova mitologia a partire da un film che mescolava in maniera sapiente realismo, tensione e paura, una complessa ruminazione sulla natura umana, la natura del Male e tutto quello che ci sta in mezzo. Non basta qualche effetto creativo (anche qui, non pervenuti), servono una profondità di scrittura e una chiarezza di intenti sopraffine, che, per citare Friedkin, il regista di Strafumati non ha.
Ma prendiamo un altro esempio – mi piace andare per esempi, visto che questo è a tutti gli effetti un racconto ammonitorio: ricordate la famosa Spider Walk? Dopo averci sudato sette camicie, Friedkin la tagliò dal film – Blatty per una volta era contrario – perché riteneva che arrivasse troppo presto. Ci teneva talmente tanto all’incedere lento e costante del suo film, a dosare il crescendo di tensione e terrore, da arrivare a tagliare una sequenza così iconica e con un effetto speciale così complicato. Ecco, al suo posto Green cosa fa? Cinque minuti dopo che Angela (Lidya Jewett) è ricomparsa, segretamente posseduta da Pazuzu o whatever, batte la mano su un vetro e lo incrina. Torniamo alla sottigliezza mostrata nella foto con la croce rovesciata: là dove Friedkin magistralmente centellinava suggestioni per creare un terrore strisciante e crescente, Green sbraca come un adolescente in fase Burzum.
L’esorcista: Il credente, purtroppo, è il nulla cosmico. Parte con un prologo in cui il protagonista Victor Fielding (Leslie Odom Jr.) si ritrova ad Haiti con la moglie proprio quanto il paese viene colpito dal terremoto del 2010, una scena che non ha alcuna attinenza con il resto del film ed è puramente una scusa per a) citare l’incipit del primo film e b) far morire la moglie in modo creativo. Serve a dire “Guardate quanto è ATTUALE il mio film, c’è pure una tragedia che ricordate tutti!”. Immagino che Green volesse usarla per mostrare come il Male agisca in modi misteriosi, o semplicemente per stabilire un mood di inquietudine, credo, ma finisce semplicemente per sfruttare una tragedia reale solo per avere un cold open a effetto. Segue tutto un lungo primo atto in cui ci si rompe i coglioni, sia chiaro, ma che resta la parte migliore del film, perché se non altro sembra che Green stia andando a parare da qualche parte. Sembra voler se non altro scimmiottare il crescendo dell’originale, via che ti rendi presto conto che non è assolutamente, ma neanche lontanamente capace di ricreare quel tipo di tensione e inquietudine.
Quel poco di originalità a cui magari si poteva ambire finisce sacrificata sull’altare dell’IP quando entra in scena Ellen Burstyn, che è lì di fatto solamente per dire “Tranquilli! Questo film è ambientato NELLO STESSO UNIVERSO NARRATIVO di quell’altro!”. È lì solo per soddisfare l’ossessione per la Marvel dei produttori, dato che Chris MacNeil fa veramente il minimo sindacale. Il suo è poco più di un cameo, ma contribuisce a darci un’idea migliore di cosa voglia dire Green con questo film, ed è veramente un messaggio del cazzo, figlio dei tempi che corrono. In pratica, la trovata geniale del buon DGG – oltre a quella della doppia possessione, ma ci torniamo – è di partire dal tema del film di Friedkin, ovvero che l’empatia e i legami umani sono l’unica arma di difesa contro il Maligno, e applicarla alla filosofia dei movimenti populisti odierni, l’uno vale uno di pentastellata memoria. Inizia come una battuta di Chris, che scherza sul fatto di non essere stata inclusa nell’esorcismo di sua figlia per colpa del patriarcato, e finisce con un gruppo di vicini di casa tra i più stronzi, fanatici e insopportabili di sempre che fa quadrato per esorcizzare personalmente le due fanciulle. Qua non c’è bisogno dei professoroni che ci vengono a insegnare come vivere, ci pensiamo noi a scacciare il Diavolo!
La squadra: c’è l’infermiera che, siccome un tempo si era quasi fatta suora, conosce il “rito romano” degli esorcismi. Ci sono il reverendo locale e la famiglia di una delle due ragazze, i peggio fanatici cristiani redneck americani, quelli che alzano il braccio al cielo urlando “Oh my lord Jesus!”. C’è un prete cattolico, non si sa perché, forse doveva per forza esserci per rispettare l’IP, e infine una santona voodoo che passava di lì per caso. In mezzo a tutti ‘sti casi umani c’è ovviamente Victor, il “credente” del titolo, nel senso che lui è un ateo che si ricrede quando succede il casino. Ma non aspettatevi chissà quale percorso di maturazione eh: un minuto non ci crede, il minuto dopo è convinto. Per sottolineare la sua conversione – in ritardo – Green ci infila una scena esilarante in cui il demone, parlando attraverso Angela, guarda Victor e gli dice “Tu… non… crediiiih!”. Tre secondi dopo, Victor esce di casa e va a redarguire il prete, che si era nascosto in macchina a pregare, dicendogli “La battaglia è lì dentro”. Decidiamoci!
Il patriarcato, dicevamo. Non è l’unico tema di attualità che Green cerca di infilare a forza nel film. C’è anche un po’ di tensione razziale sottintesa nel modo in cui la famiglia di Katherine tratta Victor. Il che ci sta anche, perché l’idea sarebbe, appunto, quella di convergere e trovare nel vicino la forza per sconfiggere il Male. Ma naturalmente viene lanciata nel vuoto e abbandonata lì, perché Green non sa che farsene. Come non sa che farsene della sua Grande Trovata, quella del doppio esorcismo, che esiste solamente in funzione di un twist finale abbastanza telefonato. Non c’è altra ragione, non c’è nessuno sviluppo originale durante l’esorcismo in sé: quando fanno qualcosa, le ragazze lo fanno all’unisono, e dunque non sarebbe cambiato nulla se ce ne fosse stata una sola.
Non lo so, ragazzi, ‘sto film è talmente LO SBAGLIO sin dall’incipit, ha talmente poco da dire e lo dice in maniera così maldestra e grossolana, che mi chiedo come sia possibile che Jason Blum si sia fatto convincere. Ogni volta che mi trovo di fronte a questi tentativi di dare un seguito a una pietra miliare, penso a 2010: L’anno del contatto, il sequel di 2001: Odissea nello spazio diretto da Peter Hyams. 2010 è un bel film, che ovviamente non è degno nemmeno di lustrare le scarpe all’originale. La differenza è che Hyams lo sa e ci dà dentro di sci-fi avventurosa e stilosa, riempie il film di roba – personaggi, dialoghi, effetti visivi – facendo sostanzialmente l’opposto di Kubrick. Un po’ quello che ha fatto James Cameron con Aliens, per intenderci.
L’avesse buttata sul puro shock value, magari David Gordon Green ci avrebbe anche cavato fuori qualcosa di decente. Invece se la sente caldissima, vuole farti vedere che ha capito Friedkin – a partire dal tema dell’empatia che dicevamo, là sottinteso, qui affidato ai peggio spiegoni – che ne rispetta stile e visione, che questo non è l’ennesimo sequel di livello infimo dell’originale ma un reboot d’autore che ne amplierà le tematiche con rispetto e devozione, e finisce per produrre il vuoto assoluto, un blob informe al cui confronto la trilogia di Halloween è riuscita. Vi lascio un attimo di tempo per elaborare quest’ultima frase. Lo ammetto, ero entrato prevenuto in sala, ma, a un certo punto, mi sono rilassato nella poltrona e ho pensato: “Inutile che stia a paragonarlo all’originale, lo valuterò per quello che è. PENSA A 2010! PENSA A 2010!”. Purtroppo non c’è stato niente da fare.
Comunque, io ho buttato via il mio venerdì sera, ma voi potete ancora salvarvi! Ecco una serie di attività alternative alla visione de L’esorcista: Il credente che sicuramente fanno meno male:
- Legarsi un elastico da bungee jumping ai testicoli e lanciarsi da un grattacielo;
- Cospargersi di frattaglie e immergersi in acque infestate da squali;
- Entrare in un circolo di Forza Nuova con indosso la maglietta di Che Guevara.
Ci rivedremo per altri consigli!
The Exorcist Complete Blu-Ray Collection quote:
“Hell no!”
George Rohmer, i400Calci.com
David Gordon Green è quel tipo di regista che, per sottolineare in maniera fine quanto al momento più opportuno si comporterà da stronzo un dato personaggio, lo introduce in preda al discontrollo degli impulsi perché un altro tizio ha parcheggiato per un minuto, con il motore acceso, in un posto vietato. E sono passati solo dieci minuti.
Che stroncatura! Come disse qualcuno nei commenti, rischia di spodestare Marcus Nispel.
La cosa migliore resta di sicuro la serie televisiva di qualche anno fa, che personalmente consiglio a tutti di recuperare. Sono due stagioni e la cancellazione fu per me un colpo al cuore perché c’era un grandissimo lavoro di world building con varie trame troncate e lasciate in sospeso.
Su questo film non sono così negativo, nel senso:
_ sta al livello dell’originale di Friedkin? Che discorsi, manco per sogno (parliamo di un film epocale, prima ancora che di un horror epocale);
_ è comunque superiore ai vari Conjuring, Insidious ecc. che ci siamo sorbiti in questi anni? Beh, sì, secondo me sì. La prima parte crea una tensione opprimente e lo fa molto bene
La serie televisiva aveva di sicuro delle buone idee, dei personaggi interessanti e degli sviluppi che sarebbe stato interessante esplorare meglio. Purtroppo secondo me peccava proprio nel world building.
[SPOILER]
:
quando mi dici che gran parte della colpa dei problemi sta nel fatto che la chiesa cattolica è infiltrata ed in gran parte dominata da una setta satanica che vuole spargere demoni e possessioni ovunque, mandi in vacca non solo qualsiasi possibilità di aderenza ai concetti dell’originale, ma anche qualsiasi discorso interessante che stavi portando avanti (la Luce di Dio come dipendenza, l’assoluta aderenza ai precetti del Bene porta conseguenze forse non paragonabili al Male ma cmq problematiche…) per banalizzare il tutto,
[/SPOILER]
I punti di forza della serie tv erano.
!) Ben Daniels
2) Ben Daniels
3) Ben Daniels
$) L’inaspettata continuity col capolavoro di Friedkin
I punti deboli, più di uno, ma principalmente il dialogo col Male, con cui ne L’Esorcista, NON si può in alcun modo comunicare: TERRORIZZA in quanto abietto e schifoso, ma principalemnte perché del tutto inconoscibile.
La mia sequenza preferita: l’esorcismo a a poera delle suore, commovente e del tutto geniale.
“a opera” delle suore.
Accetto i vostri rilievi, soprattutto mi trovo d’accordo con quelli di Vandal
A me la serie era piaciuta molto nella prima stagione dove si svela piano piano la connessione con il film .La seconda invece non mi ha convinto.
Urca che stroncatura. Non che mi aspettassi un grande film, ovviamente, anzi non mi aspettavo nulla, ma insomma questa recensione mi ha fatto venire il magone…
Cioe’ il disastro che era gia’ evidente dai trailer.
Sono due giorni che vedo scrivere del bluff che rappresenterebbe la carriera di David Gordon Green. A me sembra onestamente che questo presunto un bluff esistesse/esista piu’ nell’immaginazione di chi ha voluto vedere nel regista un autore con non nella realta’, cioe’ non mi sembra che il “buon” di DGG abbia mai voluto veramente bleffare. Non avrebbe neanche i mezzi per farlo, probabilmente.
Si veda quello che è un po’ da tutti considerato il suo film migliore, “Joe”, un tentativo di rispolverare un certo tipo di drammi cecoviani tipici del cinema americano degli anni 60, quei film tutti di atmosfere e psicologie tipici ad esempio di un Paul Newman. Tentativo discreto e in parte è riuscito solo grazie alla presenza di Nicolas Cage, ma che giraa totalmente a vuoto ed era solo una riproposizione inerte di quel cinema, con Green che ne ripeteva la formula ma non ne coglieva minimante la “grana”. Tutto quello che era riuscito invece a fare un regista come Jeff Nichols in un film praticamente identico a “Joe” come “Mud”. Manco Nichols e’ un fulmine di guerra, ma lui il cinema che vuole riproporre lo capisce e lo sa riproporre: vai a capire perche’ e’ tenuto in considerazione un decimo rispetto a David Gordon Green, che mi sembra invece un mediocre interscambiabile con un’infinita’ di mediocri hollywoodiani, che pero’, per una serie di circostanze che non ho mai voluto approfondire, è diventato ad essere un “nome”.
Meglio “Joe” di “Mud”.
A me non fa impazzire nessuno dei due, se e’ per quello, ma non c’entra molto con quello che ho scritto il preferire uno all’altro. “Mud” e’ un film di Nichols con Mattew McConaughey, “Joe” e’ ‘un film di Nicolas Cage con Nicolas Cage dove David Gordon Green (per me) e’ una variabile semi-inifluente.
Sono abbastanza d’accordo, però a me Joe è piaciuto molto più di quanto mi aspettassi, Mud molto meno.
L’ho visto giorvedi e lo sto rimuginando da allora : ho letto diverse recensioni prima e dopo e nel frattenmpo elaboravo la mia impressione : poi ho letto la vostra recensione e penso di non dover aggiungere quasi nulla.Avete espresso perfettamente il mio pensiero.Sottoscrivo quasi tutto.
Sottolineo solo che in particolare mi hanno dato fastidio alcuni clamorosi buchi di sceneggiatura negli snodi della vicenda : 1) da ritirovata a rinchiusa in una clinica psichiatrica passa circa un minuto ,2) dai sintomi della posssessione alla decisione dell’esorcismo poco di piu’.Dove Friedkin si prendeva tutto il tempo del mondo per far salire l’angoscia e la tensione qua risolvono tutto in circa 5 minuti.
E l’esorcismo non fa minimamente paura . dove doveva esserci il climax massimo ,diventa di una noia mortale.La task force improvvisata e’ una roba ridicola.
L’unica cosa su cui ripongo speranza e’ quell’incipit possa acquisire senso nei film successivi.
Tenendo conto di come “funzioni” DGG questo sarà pure il migliore della trilogia. Lol.
Paul Newman film tutti atmosfera? Da che metaverso giungi?
Visto Sabato.
Probabilmente rimanere a casa a Guardare “Tu si que Vales” era meglio.
Un Primo tempo da spararsi.
Secondo tempo da Spararsi.
Potevano Giocare molto con Ellen Burstyn, sfruttando il legame di consocenza fra lei e Pozuzu, invece di ridursi a qualche scambio di battute su Regan.
Ellen Burstyn a 90 anni è messa molto bene e avrebbe potuto dare molto di più per questa pellicola.
Si,sono d’accordo
Sfruttata malissimo e tutta la solfa su Regan era veramente noiosa : poi francamente come hanno proposto il suo essere esperta in materia e’ giocato veramente male
si ma è proprio scritta male la sua parte.
Spoiler-
mi fai accecare La madre di Regan in uno scontro con il demonio, rendendola orba e impedendole di vedere sua figlia Regan???
io dopo un lungo scontro con Pazuzu le avrei fatta salvare la baracca, facendola uscire di scena alla grande e facendole chiudere il cerchio.
No Anziana e pure invalida.
Boh !
Sarebbe stata la cosa più ovvia ,chissà cosa hanno in mente per la famiglia MacNeil nei prossimi film.
Cmq si gli hanno scritto proprio una pessima parte.Sfruttata malissimo.
ma una delle esorciste è la mitica Aunt Lydia del racconto dell’ancella! lì si che era inquietante…
Vero! :D
Best Titolo EVER
Già di questo film mi fregava zero, ora che ho letto questa recensione penso che pure vedere “Riposseduta” con Leslie Nielsen possa essere meglio…
p.s. per restare in tema: Chissà che non me incazzo eh!!!
Riposseduta non solo è sicuramente meglio, ma è anche l’unico possibile capitolo aggiuntivo rispetto all’Esorcista originale. Almeno quello era volutamente trash.
Mentre tutti gli altri film della saga (sicuramente compreso questo capitolo) sono trash non voluti.
Dopo l’ennesima speculazione fine a se stessa dovete finirla anche voi (voi pubblico) di sovvenzionare ste operazioni demenziali.
1) la blumhouse fa bei film solo quando va controcorrente e sputa sul politically correct (vedi dashcam ,da voi recensito).
2) il miglior horror attuale ,pur essendo del 2022 , ma uscito solo ora è il Belga Megalomaniac (titolo strambo ma film pazzesco) .Tanto è vero che chi mastica horror da anni lo ha immediatamente subbato ita. Sono del parere che non avrà mai una distribuzione italiana,se sì con un doppiaggio da far accapponare la pelle.
So che odiate i pirati ma stavolta ne vale veramente la pena , altro che Talk to me.
Rifare/recuperare Halloween con l’idea giusta poteva essere una buona mossa. Con tutto il rispetto per il capolavoro di Carpenter era giusto provare a svecchiarlo un po’ (ma Rob Zombie con The beginning ha fatto decisamente meglio). Però ecco… Come dire… Rifare Halloween è una cosa, un film semplice, secco, dritto, un prodigio di artigianalità che ha fatto scuola. Ma L’esorcista?!? Dai… Sul serio David Gordon Green pensava di esserne all’altezza?!? Ma per favore.
Per me l’unico sensato è stato halloween the beginning-
L’ho trovato svecchiato al punto giusto e con una moderata empatia verso Mayers.
Tutto il resto(compreso il sequel) è merda pura.
il genere horror sta riprendendo le vecchie glorie sfruttandole malissimo.
Da non aprite quella porta a Halloween, fino all’esorcista.
Forse in tutta questa pattumiera l’unico a fare la sua porca figura è Tobin Bell.
Fatto fuori subito(se ne saranno pentiti subito dopo) Torna in un capitolo dove può dare libero sfogo alla sua vendetta, con una mossa geniale(come del resto è questa saga, o quantomeno lo era all’inizio)senza invalidare tutta la storia.
Su questa idea possono sfornare altri capitoli, fino a quando Tobin Bell non si romperà i coglioni.
Prevedo Almeno altri due capitoli nei quali lui apparirà sempre meno e si vedrà nuovamente Amanda eseguire i suoi ordini (Se c’è l’ha fatta Vin DIesel…)
I titoli:
Saw XI- contro gli impiegati della posta!
SaW 12- Quel Supermercato è troppo caro!
Tornando alla pellicola, l’idea della squadra di esorcisti(esponenti di diversi culti) non è male.
Avrei voluto però approfondire lo scontro fra Pazuzu e questi culti.
Pazuzu VS la Santona o Vs il pastore dei Simpson.
L’idea di base non era malvagia, ma chiudere l’esorcismo così che tutti sanno chi stanno affrontando ma nessuno ha capito che è un ingannatore, è ridicolo.
Il trailer di Saw X sembra la parodia della saga!
Non siamo morti, siamo tornati!! E ora facciamo festa!!!Yeee!!
Ci mancava giusto Kermit la rana.
Non mi esprimo su questo film che non ho visto e non vedrò perché è totalmente inutile.
Bisogna avere il cervello in pappa per inventarsi 50 anni dopo un sequel di un film come L’Esorcista.
Eppure è primo in classifica. Quindi è tutto il pubblico ad avere il cervello in pappa.
Sarebbe bello che proprio questo film facesse riflettere il pubblico mainstream su quanto venga preso per il culo dai produttori di oggi. Ma ne dubito, con questi gggiovani che alternano lo schermo del cinema a quello dello smartphone.
Per me la vera trasgressione ormai rappresenta quella di fermarsi, metterci un punto, non proseguire saghe rendendole inevitabilmente patetiche.
Perché passare da horror a trash è un nanoattimo.
Qualcuno ha intenzione di fermarsi? Di inventare qualcosa di nuovo?
Oppure cinema = GF ?
Non ho visto questo film e non lo guarderò, sono d’accordo sul fatto che Hollywood è ormai alla frutta, fa solo sequel, reboot ecc…ma il problema è che anche se fa mondezza o film discreti e nulla più la gente riempie la sala e vuole altri sequel sennò piange, ecco quindi arrivare a fare 7 Scream, a dire che Prey è il capitolo più bello della saga di Predator dopo il primo, a fare 4 John wick e piangere perché si vuole il 5 nonostante la fine del 4, ecco che si fanno 10 saw e 10 Fast furios ecc….. se la gente smettesse di guardare ste robe e spenderci i soldi allora forse cambierebbe qualcosa, vedi i recenti flop dei film DC o dei mercenari 4, forse ci hanno salvato da ulteriori sequel, già tremo per joker 2 , anche lì fai un grande film che non ha bisogno di sequel e invece fai un sequel pure a mo’ di musical…bah ormai non vado quasi più in sala e guardo quasi solo film di nicchia è lì che trovi la qualità.
Parole non sante le tue, di più!
Eh eh ti ringrazio Brother, il problema è che in pochi lo capiscono ecco perché sta roba sta incassando i miliardi:-(. Ad ogni modo concordo con chi ha citato la serie TV de l’esorcista, molto interessante, di fatto, l’unica cosa buona dopo il CULT di Friedkin
“Joker” film più sopravvalutato degli ultimi 65 anni, non ci ho visto nulla di grande (beh sì, ottima interpretazione di Phoenix come suo solito)
non sono d’accordo, Joker è un gran film, le robe sopravvalutate sono altre tipo i vari Avatar, Top Gun 2 (nominato agli oscar, rendiamoci conto,) o quello scempio di Barbie, e ce ne sarebbero altri, ma Joker è un grande film che non necessitava di un sequel, sequel poi fatto a musical men che meno
In realtà, non è proprio vero che sta facendo i miliardi. Finora ha incassato 52 milioni di dollari nel mondo, una cifra buona per ogni altro film Blumhouse tranne questo, che è costato 30 milioni, ok, ma Jason Blum ha speso 400 milioni di dollari (400 MILIONI DI DOLLARI) per comprare i diritti della saga e da questo è già evidente che non si rifarà mai, almeno con questa trilogia pianificata. E infatti DGG sta già mettendo le manone avanti e ha detto fischiettando che forse non dirigerà il prossimo.
Si ho letto infatti, boh vedremo, secondo me se non fanno nulla è meglio, anzi, secondo me se tutta Hollywood implode sono contento, e secondo me non è da escludere visto che continuano le fumate nere con gli attori per lo sciopero….se va tutto in vacca non sentirò la mancanza, mi riguardo i film fatti anni fa che sono 1000 volte meglio della mondezza che fanno oggi
Interessante. Praticamente si stanno creando delle bolle speculative anche in ambito properties intellettuali. Ma la cosa interessante è che in questo ambito, dove si va effettivamente a vedere la mano, dove cioè per forza di cose si vede poi davvero se rendono o meno, non si possono gonfiare più di tanto, a differenza di quanto accade per l’ “arte” contemporanea.
Poi mi viene da dire che per dei villain tipo la Disney c’è anche l’interesse di comprarsi tutto giusto per essere sicuri nessuno possa minacciarne il monopolio, per cui mi verrebbe da pensare che il valore della property potrebbe essere superiore alla rendita attesa… se non avessi visto la puntata dei Simpson dove Homer si lancia nelle dot.com e Bill Gates lo acquisisce… a suon di ceffoni e modi gangsteristici; che tradotto potrebbe essere strangolare l’outsider grazie al controllo della distribuzione.
In questo senso vien da dire: ben vengano le IA, se facendo precipitare l’importanza dei valori produttivi rimetteranno al centro i creativi. Peccato però che le IA siano monopolio dei soliti noti che anzi hanno tutte le intenzioni di usarle per manipolare nel migliore dei modi noialtri fessi, che al giorno d’oggi pensiamo di navigare internet quando in realtà ci stiamo dimenando nel recinto delle loro piattaforme. E qui un bestemmione dovreste concedermelo.
Non puoi battere Friedkin, Boorman ha fallito con quel suo seguito stranissimo. Nel terzo sono state gettate delle basi antesignane per quello che è divenuto il genere thriller dopo, Fincher in primis. Il quarto di Harlin non parliamone, Dominion di Schrader era un progetto ambizioso ma troppo divergente dalla fonte originale. A questo non gli darò neanche una possibilità.
Quello che vi racconto ora è uno degli aneddoti che mia madre raccontava più spesso a chiunque appena si presentava l’occasione. Da piccolo, non ricordo che età avessi, comunque piuttosto precoce rispetto a tutti i miei coetanei, il mio canale preferito era rete 4; facevano un sacco di roba pazzesca: i film di Steven Seagal, Lo squalo, Jurassic Park, Arma letale, Die hard, Speed, Walker Texas ranger, Renegade e tanti altri; il pomeriggio facevano tantissimi western che guardavo insieme a mio nonno: dai titoli più grossi ai piccoli cult con Randolph Scott (che mito!). Un giorno vidi lo spot de L’esorcista. L’avrebbero trasmesso la settimana successiva in seconda serata. Ripensandoci oggi, devo dire che mia madre era piuttosto permissiva riguardo ai film che mi era concesso vedere. Le chiesi se potevo vedere anche questo. Inutile dirvi cosa mi rispose, ma non mi arresi e passai l’intera settimana a cercare di convincerla. Arrivai a prometterle che non avrei avuto paura, ma niente da fare. Arrivato il fatidico giorno decisi che non potevo farmi sfuggire l’occasione così lo registrai di nascosto e lo guardai appena possibile una sera che rimasi sveglio. In salotto. Al buio. Da solo. In qualche manira riuscii ad arrivare fino alla scena della registrazione audio. Una paura totale e un fottuto senso di opprimente terrore che non riuscii a scrollarmi di dosso per giorni. Una paura che provo ancora oggi ogni volta che rivedo questo IMMENSO CA-PO-LA-VO-RO. cercai di nascondere la mia inquietudine a mia madre più che potei, ma ovviamente si accorse subito che “nascondevo qualcosa”. Vuotai il sacco e la sua risposta fu clamorosa. In sintesi “Sono arrabbiatissima perché mi hai disobbedito. Non ti punisco semplicemente perché disobbedendomi ti sei punito da solo!”. Che mito mia madre. Ti voglio bene. Grazie per avermi cresciuto facendomi appassionare al cinema giusto. L’esorcista è uno dei miei film preferiti di sempre.
Ieri uno dei miei colleghi mi fa” Vez c’è L’esorcista al cinema!!! Scommetto che andrai a vederlo!!! E io gli rispondo “Non ci penso proprio. Perché dovrei sprecare così due ore della mia vita!?! Ma almeno l’hai visto quello originale?” La sua risposra è stata “Figa, ma è mica degli anni 70 il primo?!? Ma no vez, che cazzo me ne frega dei film di un secolo fa! ” Stavo per mettergli le mani addosso.
Bellissima storia, tranne la parte in cui racconti che hai visto nelle rassegne della rete vintage la roba che io a suo tempo vidi al cinema, ma non è colpa tua se io sto invecchiando…
Vista l’alternativa…
una volta si commentavano film Visti.
Adesso è un continuo parlare di opinioni personali che nulla hanno a che vedere con il film recensito.
I critici hanno distrutto ad esempio la musica italiana dal 2000 in poi.
Adesso che con i vari Social e talent dei critici non frega più un cazzo a nessuno, la musica italiana (nel bene e nel male) è rinata.
I film vanno visti.
non volete vederli bene…ma dei pipponi non frega un cazzo a nessuno.
l’esempio della musica si riferiva al potere decisionale che un tempo avevano i critici che è rimasto tale nei confronti del cinema, ma è totalmente svanito in campo musicale.
ehm, credo che il recensore abbia visto il film ;-)
Poi che buona parte dei critici italiani fanno pena ok, se pensiamo che oggi certi “critici” di riferimento sono gentaglia come frusciante o alò eh si qualcosa non torna, ma credo che chi ha scritto la recensione abbia visto eccome il film in questione
Non hai capito.
Mi riferivo alla quasi totalità di commenti di persone che non hanno visto il film e raccontano di pipponi inutili.
I film vanno visti per essere commentati e/o giudicati.
tutto il resto non serve a un cazzo.
Beh si fa per parlare;-) e comunque è vero si deve giudicare dopo la visione, ma è anche vero che ultimamente la proposta cinematografica soprattutto quella degli yankee è molto sottotono quindi effettivamente ci sta anche che senza visione la gente sia quanto meno scettica
“Non temere, mi sono studiata tutti i riti di esorcismo di tutte le culture. PIGLIALA!”
qui ho sputato veramente .
steso.
“mi hanno tenuto fuori dall’esorcismo di mia figlia per colpa del patriarcato”
Ma veramente *spoiler*
Nel momento in cui ti ci metti tu a parlare con bambina e dimonio succede che vieni pugnalata agli occhi con una croce. Non è il patriarcato, è che sei cretina.
Peraltro
SPOILER
Durante il suo maldestro tentativo, la Nostra vorrebbe esorcizzare il demone, addirittura in nome di sua figlia Regan, il che è ulteriore particolare abbastanza ridicolo nella scrittura – se la gioca con l’infermiera che conosce per qualche ragione il rito romano solo perché anni prima si era quasi fatta suora. Sciatteria pura…
Una roba veramente senza senso .Sembra scritta dagli sceneggiatori di Boris
Forse l’horror più brutto che ho visto quest’anno dopo The Nun 2, una boiata tremenda.
Friedkin scusali perché non sanno quello che fanno.
The nun 2 è una spanna sopra, l’atmosfera è stata creata da zero con una suora demonio che è diventata un’icona.
Con l’esorcista la strada era spianata e hanno fatto cagare
Ho appena visto “L’Esorcista – Il Credente”
Che dire?
– “L’Esorcista” è bello come la Piazza Rossa.
– “L’Esorcista – Il Credente” è bello come l’interno di una fogna statunitense quando è completamente intasata dalla melma.
Comunque non è un risultato da poco aver il più bell’horror della storia del cinema ed il più brutto nello stesso IP 😂