
#FAMILIA
Quello di Tyler Rake è un caso molto particolare, figlio dell’incessante bisogno di concepire i film non più come opere a se stanti, ma come tasselli di universi/saghe/franchise più grandi. Sicuramente ci sono stati altri casi di eroi morti in un film e resuscitati miracolosamente in quello dopo, ma non ricordo altri casi in cui quella resurrezione è stata annunciata subito, del tipo “Tranquilli! Il sacrifico eroico del nostro protagonista non ha il minimo peso drammatico, è solo un cliffhanger un po’ guascone tanto per fare simpatia, ci rivediamo tutti fra tre anni!”, manco il pubblico fosse un bambino di cinque anni che ha appena visto morire E.T. e non sa che tornerà in vita subito dopo. Il finale di Tyler Rake è l’equivalente cinematografico di ogni singola volta che Goku è morto contro il cattivo di turno: sapevi già che avrebbero riunito le sfere del drago per riportarlo in vita, e dopo un po’ non te ne fregava più un cazzo.
Ma sto divagando. Com’è, come non è, il Tyler è di nuovo qui con il suo bell’accento australiano (finalmente si è capito che Chris Hemsworth non sa fare l’americano), pronto per dispensare un altro po’ di giustizia di frontiera contro il malcapitato villain che gli metterà i bastoni tra le ruote. Stavolta c’è da salvare niente meno che sua cognata, la sorella della sua ex moglie impelagata in una situazione del cazzo. Ketevan ha infatti avuto due figli da un boss della mala/signore della guerra/terrorista/chissenefrega georgiano, che la tiene con sé in carcere perché c’ha le manie di controllo. Tyler la dovrà fare evadere per fare un favore alla sua ex (Olga Kurylenko, sempre un piacere), quella con cui aveva avuto quel figlio che era morto da piccolo di cui scommetto che non vi ricordavate. Ovviamente la merda colpisce subito il ventilatore e Tyler e soci si ritroveranno a dover fronteggiare un esercito di georgiani brutti e incazzati, a testimonianza del fatto che gli Iu Es Ei hanno ragione ed è un bene che la Guerra Fredda sia tornata.

Ci si mena, ma si riflette anche.
Il tutto si sintetizza in due ore di scene d’azione senza sosta, in cui il buon Chris Hemsworth mena, spara, insegue in auto, spara ancora ma coi mitra, viene menato, esploso, avvelenato, pugnalato, impalato, impiccato, sbudellato, affogato e squartato e alla fine guarisce. In mezzo c’è Idris Elba being Idris Elba, sacrifici vari, tanto green screen e l’immancabile trauma del passato che ritorna per raccontarci quanto il nostro granitico antieroe sia in realtà un cucciolone ferito bisognoso di affetto.
Ora. Io lo so che sulla carta tutto questo pare una figata. E non starò certamente a lamentarmi dell’ennesimo film che fa propria la lezione di The Raid per girare delle scene d’azione come vanno girate, con le botte riprese in pieno e senza stacchi di montaggio e un sacco di coreografie ben studiate per far menare più gente possibile con più gente possibile all’interno di una singola inquadratura. Per dire, dopo una sequenza iniziale in cui Tyler deve rimettersi in sesto per la nuova missione, il film ingrana con un piano sequenza (finto, ovviamente) di venti minuti secchi, in cui ne succedono di tutti i colori e si arriva addirittura a citare The Raid 2 con una gigantesca scazzottata nel cortile di una prigione.

“Ho fatto 21 minuti, lascio?”
Però è anche vero che questa roba l’abbiamo già vista, fatta meglio, in altri posti (tipo John Wick 4, tanto per dirne uno), e che purtroppo Tyler Rake 2 non aggiunge niente di nuovo. Sono io il problema? Mi sono assuefatto? Mi hanno abituato troppo bene? Può anche darsi. Eppure vi giuro che, nel mezzo di quei venti minuti di mayhem, ho iniziato sottilmente ad annoiarmi. È tutto standard, per quanto sia uno standard elevato, e soprattutto c’è tanta fuffa, tanta CGI a correggere il punch e ad anestetizzare le soddisfazioni che un vero piano sequenza, girato concretamente e con la massima attenzione ai dettagli necessaria se non hai il budget di uno stato africano a disposizione, darebbe. Per fare un esempio: c’è una scena, nel piano sequenza, in cui Tyler sale sul tetto di un treno in corsa per sparare con un gigantesco mitra a degli elicotteri. È una scena fintissima, dove si vede chiaramente che Chris Hemsworth sta recitando davanti a un green screen e inveendo contro elicotteri immaginari stile nonno Simpson contro le nuvole. “SEMBRA UN VIDEOGIOCO!!”, direbbe Mereghetti, e lo so che è un commento senza senso se parliamo dell’attuale mondo dei video game, ma è più calzante se invece paragoniamo il film a uno sparatutto da sala giochi di quelli di una volta. Quando giocavi a House of the Dead, te ne fotteva cazzi che quelli davanti a te fossero zombie; avrebbero anche potuto essere infermieri, o impiegati dell’agenzia delle entrate: gli avresti sparato lo stesso.
Ecco, Tyler Rake 2 è un po’ questo: te ne fotte cazzi di cosa stai vedendo, di chi sta salvando chi e per quale motivo, di chi muore eroicamente e chi si vendica, perché è tutta fuffa pensata solo ed esclusivamente per tenere vagamente collegate le scene d’azione, che sono indubbiamente il piatto forte del film. Però il problema è che Tyler Rake 2 non ti sta davvero raccontando niente di interessante, non ti racconta niente attraverso l’azione. L’azione, in Tyler Rake 2, è un po’ come i balletti nei film di Bollywood: non è che porti davvero avanti la trama, né l’arco caratteriale dei personaggi. Non è attraverso l’azione che Tyler supera il trauma della perdita del figlio, ma attraverso un’accorata conversazione con la sua ex durante un momento di pausa. Non è attraverso l’azione che il piccolo Sandro capisce di aver sbagliato a prendere le parti di suo padre, ma perché glielo dicono Tyler e sua madre in due scene-spiegone.

“Hai detto Sandro?”
Siamo di fronte ancora una volta all’ormai manifesta incapacità dei Russo di confezionare qualcosa di originale al di fuori del Marvel Cinematic Universe. The Gray Man e Citadel erano già due prove schiaccianti di questa loro tendenza a rimpastare mille fonti diverse per creare un generico pot-pourri al servizio delle piattaforme. Tyler Rake era questo, ma in fondo era venuto bene perché investivi abbastanza nei personaggi e nelle situazioni. Tyler Rake 2 è invece Joe Russo che inserisce il pilota automatico in scrittura, sicuro che andrà tutto per il meglio. E poi ci si lamenta che vogliono far scrivere le sceneggiature all’intelligenza artificiale.
Per fortuna che almeno quel tocco di manzo di Sam Hargrave conferma di sapere il fatto suo in regia. È solamente grazie a lui e alla sua abilità nel mettere in scena le botte che Tyler Rake 2 si fa guardare senza troppi patemi, e sicuramente con del materiale migliore potremmo vederlo decollare una volta per tutte. Speriamo. Di certo prima dovrà sbrigare la pratica di Tyler Rake 3, visto come va a finire questo film. Non è necessariamente un male, ma è evidente che la saga di Tyler Rake ha bisogno di ritrovare l’occhio della tigre.
DVD quote:
“Sembra un videogioco!!11!”
George Rohmereghetti, i400Calci.com
Recensione impeccabile.
Bella la buasserie, belle ‘e cassapanche, bello l’armadio, bello tutto…però io nun te pago.
Tutto fatto bene, tutto impeccabile, però anche tutto già visto altrove, e forse visto meglio. Il tipico film con il quale passi due ore ma il giorno dopo te lo sei dimenticato, solo che per nomi impegnati e budget investito non dovrebbe certo avere quel tipo di destino.
Ma al momento nomi e confezione bastano ancora per tenerlo tra i maggiori successi della grande N rossa, vediamo quanto si potrà andare avanti cosi.
Ehi, i link di IMDb e Trailer portano entrambi a The boogeyman.
corretto, grazie
Grazie mille.
“avrebbero anche potuto essere infermieri, o impiegati dell’agenzia delle entrate: gli avresti sparato lo stesso”.
Paragone del tutto fuori luogo o battuta dal grande potenziale venuta così così?
Chiunque sparerebbe lo stesso alle succitate categorie, con più motivazione e più gusto che se fossero zombie.
C’é anche in questo secondo capitolo una scena/ammazzamento col rastrello? Dopotutto lui di cognome fa “Rake”.
Si, ma non a opera del protagonista.
applausi per “Chris the Carpathian” :)
Lo vedrei bene in un quadro 3×3 in effetti
OFF TOPIC
Ri-posto qui il mio recente commento a FASTX, visto che fuori tempo massimo nessuno se lo caga. Magari ne vale la pena
“Finito adesso, in ritardo come sempre.
Tanto per rimarcare la considerazione che la ghenga di F&F riserva ai mentecatti che li seguono (incluso me medesimo): sono il solo ad aver notato che nella sequenza finale la barba del Momoa ha un taglio e una misura del tutto diversi da 2 /3 minuti prima?
Anzi, a ben guardare, cambia aspetto quandoToretto junior salta da un’auto all’altra.
Sì. Prima ha un taglio più pizzetto reale alla francese tipo Ethan Hawke, poi il tutto diventa un blocco unico barba e pizzo. Ma forse non hai mai provato il minoxidil al 5% sulla barba. Oltre a far crescere il pelo tra uno stacco di camera e l’ altro, col glicole al suo interno la rende un po’ unta ma meno crespa, più lisciabile. Consigliato dai Dumbolik Laboratories per gli uomini che non devono chiedere mai, ma preferiscono implorare.
Io mi sono divertito un casino a vederlo e ho visto di tutto, il peggio ma anchenuo meglio che esiste. E’ un film di menare per divertire, frega cazzi se non approfondiscono questo e quello. Mi viene invece in mente che magari qualcuno si è un pò assuefatto ebha perso la voglia di spegnere il cervello e divertirsi di fronte a un ottimo film di menare. Doveva essere una rwce di fomento e invece sembra di leggere il commento di uno spompato dopo una corsa. Vi dovete divertire ! Meno hipsterismo, più fomento, più menare. Le recensioni di nanni e pochi altri restano top. Per me Extraction 2 graj fipm di menare per passare due ore simpatiche, poi per le gran trame e gli approfondimebti meglio cercare altrove.
Il fatto è che, aldilà di trama e approfondimenti che nessuno chiede a questo tipo di film, botte, ammazzamenti, inseguimenti etc. sono tutti fatti benissimo, ma sono anche tutti già visti, forse fatti anche meglio, altrove. Due ore simpatiche ce le passi, senza dubbio, ma, per dire, “The Raid” è di dodici anni fa e ancora ce lo ricordiamo bene. Questo, come dicevo, il giorno dopo che l’hai visto te lo sei già dimenticato.
Pienamente d’accordo sul commento positivo: è chiaramente uno sfoggio di abilità nel montaggio (i piani sequenza sono parecchi e, seppur “finti”, sono fatti bene) e non certo un film di Tinello, ma -per fortuna direi- quel genere intimista OrlandoBuyGallienaMoretti non dovrebbe avere cittadinanza da queste parti…
Mica mi starete diventando vecchi da cantiere? Ossignoramia, noncisonopiùlemezzestagioni, sistavameglioquandosistavapeggio…
E’ un filmastro di menare che non aggiunge niente di nuovo, ma si lascia guardare gradevolmente: non è che ogni santa volta possono tirare fuori un Merandau!
PS: E’ uno di quei rarissimi film dove si recuperano le armi dei caduti, e già questo è un plus.
Eh boh raga, non chiedevo mica chissà quale approfondimento, ma se davvero l’unico tratto del tuo protagonista è “mercenario, ha perso il figlio piccolo”, anche due palle no? Il citato The Raid ha UNA scena in cui ci viene data la backstory e la motivazione di Rama, è molto più elementare e allo stesso tempo cento volte più efficace. Volete dirmi che non serve a un cazzo studiarsi un attimo come rendere il tuo protagonista unico? Non sono d’accordo. Die Hard docet. E, se proprio non te ne frega un cazzo della “trama”, per lo meno devi compensarmi con qualcosa di mai visto prima, vedi Michael Bay. Qui è un menare fatto benissimo ma in scia a mille altre robe con un protagonista e un plot piattissimi.
Ma banalmente: The Raid prende un protagonista minimale e lo mette in mezzo a un thriller asciuttissimo senza sosta, e il trucco principale è quello. Non hai proprio il tempo fisico di metterti a pensare a troppe complicazioni. The Raid 2 cercava di compensare allungando ma mettendolo al centro di una situazione intrigante con un pugno di personaggi pittoreschi. Qua invece si gioca a fare i sobri a tutti i costi e si rimane in mano con niente. Immaginate Bourne senza il problema dell’amnesia, e secondo me non è nemmeno sufficiente.
esempio di film che non inventa nulla e con una sola scena si mangia 2 Tyler rastello:
Mr Nobody che mena la gang russa chiudendosi sull’autobus..una scena, la giusta antipresentazione dell'”eroe” qualche minuto prima..e il film è fatto (bene).
p.s. Il primo rastello era sopra la media…ma c’era bisogno di un seguito?
Mr. Nobody è il film di Jaco Van Dormael, tu stavi pensando a Nobody con Bob Odenkirk. Sarebbe interessante vedere Jared Leto riempire dei russi di mazzate, in effetti.
Sì ok i tecnicismi e “io ho fatto bocs king bocsing krav magia muai tai giugizzu kunfu e vi giuro che sono bravi”, ma cazzo se vogliamo far la punta al pene possiamo dirlo che i registi che capiscono che, dopo 20 minuti di botte, uno un minimo di fiatone lo deve avere, si contano sulle dita di una mano? John Wick ogni tanto uno “Yes” con respiro affannoso lo dice. Qui Tyler Rake è un altro dei tanti con un sistema cardiocircolatorio alimentato da un movimento automatico Seiko 7s26c. Più si muove e più si ricarica. Secondo me il fighismo e il realismo (non indispensabile, eh) del cinema di menare passa anche dai fiatoni.
Scusate è finito qui un commento che era per altri. Sorry.
Porca troia che mentre leggevo ho confuso concettualmente suocera con cognata e ho pensato: “Salvare la madre dell’ ex moglie? Ma questo qui è un coglione!” . Lo guardo in nottata e poi torno. Comunque non spoilerare più E.T. , manigoldo!
Recensione impeccabile, e spiace, perché fare l’azione così bene meriterebbe maggior lode.
Però anch’io proprio uguale, boh, l’ho visto, era fatto da dio, e non mi ha preso per niente.
Che volendo aveva pure più storia, e fatta bene, ma proprio:
1) ti interessa poco, pure se fatta bene
2) l’azione è fatta da Dio, ma se sa di già visto, fregcazzi.
Il primo aveva proprio questo effetto dirompente di novità, di rottura degli schemi, che il secondo non può avere.
Peccato.
PS: AMO la Farahani, l’attrice che fa la socia.
Ma porco Bruce Willis, ma iscrivetevi a qualche corso di arti marziali così potete apprezzare le tecniche e i tecnicismi, questo è il tipo di franchise di cui dovrebbero fare 10 film, altro che Fast & Furious e TransFormers.
esiste la MMA o qualsiasi altro torneo di menare professionistico in tv per apprezzare tecniche e tecnicismi…mi risulta che qua si parli ancora di “cinema” (in questo caso scarso ma pur sempre con quella ambizione) di menare…
Sono elementi diversi ma che auspicabilemnte dovrebbero incontrarsi in un film ben fatto.
Andrew ha ragione, toni belligeranti a parte, mereghetti non ha tutti i torti nonostante l’usuale supponenza (XD!!).
Coreografie ben fatte e al limite del realismo sono infinitamente più godibili delle tecniche per forza “sporche” e inquadrate alla meglio di un contesto sportivo. Roba come Atomica Bionda, il primo Tyler Rake e poco altro traggono il meglio da ambedue gli aspetti.
Questo non so, non l’ho ancora visto.
vabbè ho scritto due righe dai..non fatemi passare per il pier di turno… comunque gli esempi che hai fatto son corretti(anche il primo rastello infatti è sopra media)…non inventano nulla ma hanno una quota “cinema ” decente” sul totale girato…sennò restiamo ai film di JVD di ormai 40 anni fa…niente effetti, niente riprese astronomiche, solo fisici veri e sudati con attorismo irripetibile. Se oggi è più facile per mille motivi girare, produrre e distribuire un film di menare a medio alto budget (sta roba esce su netflix, al cinema non se la cagherebbe nessuno) poi uno può anche legittimamente dire “vabbè è uguale all’altro che ho visto un mese fa e di cui non ricordo una mazza”..se poi anche storie e personaggi sono letteralmente fatti con lo stampino (uno piccolo e brutto) uno sbuffetto di insofferenza di chi fa una recensione lo trovo comprensibile.
Si vabbè dai, non ero belligerante. Non più di John Wick quando gli accoppano il cane… Adesso che ho tempo per spiegare un pò meglio, mi spiego un pò meglio: i Tyler Rake, sia questo 2 di cui si parla sia il primo, hanno combattimenti coreografati bene, si vede che sono pensati da un artista marziale (non so chi avessero come coreografo, ma gli vanno i miei complimenti) e si vede che il Chris Hemsworth ha studiato e fatto i compiti a casa.
Si vede la differenza quando l’attore di turno sta semplicemente eseguendo la coreografia oppure sta applicando quello che ha studiato.
Infatti gli esempi più belli di questo settore hanno sempre questo fattore: John Wick è fighissimo perchè Keanu si è allenato un sacco nel BJJ e da Taran Tactical; The Raid è figherrimo perchè i protagonisti sono maestri di Silat.
La mia esclamazione di prima, che voleva essere più da cazzaro che da persona seria, era perchè voi non avete idea di quanto dia soddisfazione vedere rappresentato su schermo in maniera figa la propria passione, come uno che gioca a calcetto con gli amici il giovedì sera che vede la rappresentazione Live Action su grande schermo di Holly e Benji.
Se proprio devo essere strapignolo, la socia di Tyler quando combatte sul treno ha si una tecnica discreta ma la velocità di esecuzione lascia un pò a desiderare, ma comunque meglio di quando fanno vedere due che si menano ma la telecamera ballerina non fa capire una mazza di quello che stanno facendo.
ma infatti hai anche più che ragione…solo che per il mio personalissimo punto di vista John Wick 1, per esempio, resterà sempre meglio di qualsiasi seguito perchè in pochissimo tempo costruisce un personaggio perfetto…poi può non piacere il film o il tipo di menare, però storia e eroe son lì scolpiti nel marmo..manca solo farli muovere attorno a una vicenda (non chiamiamola trama dai) ..che però DEVE esserci. Se prendiamo film più orientaleggianti (tipo La notte su di noi) è più facile accettare il notrama/equestochicazzoè/perchèfastaroba..lì il volume di botte è tale che non c’è spazio tempo per godersi altro..e va anche bene così.
Io ho un’idea ben precisa della soddisfazione che provi nell’assistere a combattimenti ben realizzati , e magari anche di quel sottile, incoercibile disappunto che di fatto impedisce di sopportare la mediocrità dei medesimi pur a fronte di una buona storia.
Possibile che nessuno risponda al mio commento off topic sulla barba di Momoa?
Sì ok i tecnicismi e “io ho fatto bocs king bocsing krav magia muai tai giugizzu kunfu e vi giuro che sono bravi”, ma cazzo se vogliamo far la punta al pene possiamo dirlo che i registi che capiscono che, dopo 20 minuti di botte, uno un minimo di fiatone lo deve avere, si contano sulle dita di una mano? John Wick ogni tanto uno “Yes” con respiro affannoso lo dice. Qui Tyler Rake è un altro dei tanti con un sistema cardiocircolatorio alimentato da un movimento automatico Seiko 7s26c. Più si muove e più si ricarica. Secondo me il fighismo e il realismo (non indispensabile, eh) del cinema di menare passa anche dai fiatoni.
“Tyler Rake è un altro dei tanti con un sistema cardiocircolatorio alimentato da un movimento automatico Seiko 7s26c. Più si muove e più si ricarica”.
Beh, alcuni sono fatti così.
Soprattutto all’età di Rake.
Dopodiché è ovvio che è una cazzata lo stesso.
Visto e piaciuto. Non indimenticabile né seminale, ma action-DOC.
La frase del recensore…
” Sono io il problema? Mi sono assuefatto? Mi hanno abituato troppo bene? Può anche darsi.”
… è inquietante.
Vero che a volte il green screen grida vendetta – ma ci si fa caso solo se si vuole farci caso, è meno evidente di quanto appaia in recensione- ma non sono forse almeno 20 anni che, dopo drammi da tinello e pugni che prima dell’impatto si perdono in 20 taglia e cuci di montaggio, si desidera che QUESTO sia lo standard?
Kudos a The Raid 1/2 per aver alzato l’asticella, ma (specie il primo) era un gran bel film porno.
Il messaggio è: “Ok ora sappiamo come coreografare e girare una bella scena zozzona, adesso vogliamo anche la trama!!!” ? :-)
Avete messo il widget (si dice così?) di Just Watch <3 <3 <3
si dice così
Madonna che ridere che il regazzino stronzo si chiamava Sandro. Era l’unica cosa che mi teneva sveglio della trama: io che urlavo “ma dai Sandro, ma checcazzo fai” come se fosse un mio compagno di classe.
Sono a metà. Ogni volta che Sandro brontola, mi immagino la versione veneta con Hemsworth che gli tira un coppino e gli fa “Tasi, Sandro!”.
Verissimo. Io ho passato i primi 40-50 minuti di film a chiedermi “ma veramente questo si chiama Sandro? Forse ho capito male io…”
Per la precisione Sandro Nagazi. Immaginarselo nell’ ascesa da gangsta, in mezzo ai Sergej, Vasiliy, Vlodimir, genera la voglia di uno spin off immediato. Peccato per la scelta che ha fatto. A inizio film, prime inquadrature, Sandro Nagazi ha inoltre dentro il carcere una maglietta dei Pokemon o robe rosa simili.
Ah no, è Sandro Radiani, generato dal clan dei Nagazi.
Io non capisco proprio perché in questa era di rinnovato amore action ci si debba scordare la trama. Sembra proprio che la nuova firma di un film alla wick sia il non avere trama
Recensione azzeccatissima.
Film lento e noioso.
Unica nota: la scena dell’elicottero davanti al treno è vera (e ce ne sono parecchie così). Nel senso, in CG è stato rifatto tutto il set (perché fosse inverno), i proiettili e l’elicottero ma solo dal punto in cui inizia a precipitare. Insomma CH sul tetto di un treno in corsa ci è salito e ha fatto pew pew con la bocca ad un elicottero vero.
Il regista ha provato a ridurre al minimo la cg (almeno nel finto piano sequenza) per rendere più tutto più “realistico”.
Si lascia guardare ma forse manca un pelo di ironia/caratterizzazione in qualche personaggio. Tutti presi durissimo, tutti cazzutissimi, a parte Sandro che con quella fazza e quel nome voleva fare il narcos sudamericano ma i parenti lo volevano o a fare l’ usciere ( la madre) o a fare il capo Nagazi ( lo zio). I Nagazi sono come la famiglia Cobra di Hokuto No Ken: sono a migliaia, escono dalle fottute pareti, ma Tyler li accoppa tutti con estrema facilità. Un plauso comunque alle donne della famiglia Nagazi che hanno partorito in allevamenti ad alta intensità senza mai lamentarsi. La cosa che più resta impressa sono i 10 minuti di piano sequenza nel cortile della prigione, con avversari che piombano addosso a Rake in tutte le forme umane possibili. Alcuni sono cazzuti e lo vedi che ce l’ hanno a morte con Rake per vecchie storie successe sotto le docce, altri gli si fanno sotto, prendono un colpo solo e poi si girano e vanno a menarsi con altri. Passavano per un saluto, più che altro. Intorno all’ ottavo minuto di Royal Rumble ero talmente ubriaco che ho esclamato : “Risolvetela a parole!”. Dumbolika mi ha detto che sono un uomo saggio. Un plausino ai montatori che hanno fatto in modo che alcuni personaggi che stavano facendo cose, abbiano finito di farle solo quando l’ inquadratura è tornata su di loro, circa due minuti dopo. Il cooling break ci sta, quando ci si mena duro. Bella la scena di lui che apre la mano a metà dell’ avversario con la mossa “sbirro alla Diaz”. A cosa è servito questo 2? A farci capire che lui fa quel che fa per via dei sensi di colpa, che secondo me continuando a fare quel che fa non è che risolverà tanto, ma ognuno reagisce al lutto alla sua maniera e lui probabilmente si è infognato nella fase della rabbia, che manco so se esiste nell’ elaborazione di un lutto, ma mi informerò. Comunque è una rabbia di quelle che se devi affrontare un elicottero sparante calibro 50, lo fai sempre di petto, senza imboscarti o cercare un punto strategico. Speriamo che nel 3 non passi alla fase dell’ accettazione con la stessa intensità, se no sai che due palle a vederlo andare in giro a predicare la pace esfiltrando i ragazzini dai riformatori per portarseli al catechismo.
Voto finale: 6,5.
Sì, ok, la fase della rabbia esiste. Allora caro Rake, visto che i commentatori e pure Idris Elba ti perculano per il cognome, ti consiglio di fartelo cambiare in Rage, magari durante un’ esfiltrazione di uno sportellista dell’ ufficio dell’ anagrafe che sa cose che il Governo non vuole che si sappiano, tipo la vera altezza di The Rock.
Ma sbaglio o c’è un “fottesega” tra il finale del primo e questo?
SPOILER
Nel primo si finisce con lui che osserva il ragazzino che emerge dalla piscina,
FINE SPOILER
MINI SPOILER SUL 2
In questo si inizia con lui che cade dal ponte e lo rattoppano e lo portano in ospedale e resta intubato mesi.
FINE MINI SPOILER SUL 2
Chi era allora che spiava il ragazzino in piscina? Il bagnino? Un maniaco? Un umarel senza cantiere? Boh.
Non ho visto il 2 ancora, ma non mi pare ci siano contraddizioni. Semplicemente lui è andato in piscina una volta uscito dall’ospedale.
Mmm…Vedilo. Poi ti sembrerà tiratina per i capelli come teoria.
Visto ieri.
Che dire? Sparano dall’inizio alla fine… Dovrei rivederlo per fare la conta dei proiettili ma penso che si raggiungano cifre che coprirebbero il fabbisogno annuale di munizioni dell’Ucraina.
Per carità..non è male, la sequenza del carcere molto figa, ma poi stanca
menomale che l’hai ripostato qui guarda non si poteva sopravvivere senza
Mi sa che ce l’hai con me, ma hai commentato alla voce sbagliata. Si clicca su “rispondi”, poi bisogna dimostrare di non essere un robot. Se sei un bimominchia spocchioso, invece, puoi commentare lo stesso .
Sei veramente il peggio
Vedi un proctologo: questo bruciore di culo è inspiegabile.
Vi seguo da sempre e leggo sempre con piacere le vostre recensioni ma questa volta sono rimasto profondamente dispiaciuto. Se la critica è che hanno usato il green screen e che la trama è troppo banale, allora credo ci sia qualcosa di più profondo, forse non vi piacciono più i film d’azione. Cosa avrebbe dovuto fare Chris Hemsworth? Sparare con una vera mitragliatrice a un vero elicottero in volo che poi si schiantava veramente al suolo? Sicuramente ci sono film d’azione migliori di questi, ma dovremmo ringraziare Sam Hargrave e i fratelli russo che stanno spendendo un po’ di soldi su questo progetto invece di fare l’ennesimo Thor. Il piano sequenza di 22 minuti è finto? Si certo che è finto, non so come sia possibile fare quei 22 minuti in modo non finto, l’importante è che sia vero per lo spettatore, anche Hitchcock ha fatto un intero film in finto piano sequenza (nodo alla gola), il cinema è finto.
Mi dispiace dirlo ma ho trovato questa vostra recensione profondamente ingiusta, perché per me Tyler rake è oro, oro puro, rispetto a uno qualsiasi dei film sugli Avengers o a uno qualsiasi dei fast And furious.
” le soddisfazioni che un vero piano sequenza, girato concretamente e con la massima attenzione ai dettagli necessaria se non hai il budget di uno stato africano a disposizione, darebbe” e il pensiero non può che andare al fantastico pianosequenza iniziale di Athena, sempre su Netflix, realizzato proprio in questo modo,come si può vedere nel dietro le quinte disponibile sempre sulla piattaforma. Bisognerebbe fare un monumento agli operatori di ripresa che ti permettono di fare cose del genere. Peccato che il film non avendo grossi nomi si è perso nel mucchio di Netflix senza essere notato abbastanza. A parte la recensione proprio qui
Il primo mi era piaciuto. Questo sembra una demo di Metal Gear Solid.
volevo scrivere la stessa cosa… soprattutto la prima ora
Segnalo la presenza tra i cattivi di Levan Saginashvili, considerato il n.1 al mondo di braccio di ferro, e che ha recentemente fatto uno scontro con l’italiano Ermes Gasparini degno di un film
Ah, ecco chi era, praticamente un blindato umano.
visto oggi.
francamente, mi sembra una recensione un po’ troppo dura.
è vero, ha diversi errorini, la trama viene fatta ingranare con l’avviamento a pedale, il ragazzino è veramente troppo coglione per uno che dovrebbe essere un minimo sgamato crescendo tra terorristi e galere, il finale sembra un po’ che avessero finito il minutaggio ma volevano farci stare comunque tutto, lui davvero con tempi di recupero da videogioco con medkit…
però direi prestazioni impeccabili dei tre protagonisti, azione bella e ben girata, il percorso della trama è semplice e gioca sul sicuro, ma non ha dei gran cali di ritmo e scorre benone.
insomma, il primo aveva un’atmosfera a metà tra quasi-jason bourne ed a-team che prendeva benone, ma questo per me sufficienza pienissima e di certo non il sequel peggiore che abbia mai visto nella mia vita.
Visto ora, per me raggiunge il 6,5 tranquillamente. Concordo anche io con i piccoli difetti già elencati in rece e commenti, ma di contro apprezzo l’opera, intrattiene e le scene sono fatte bene. Per dire, a me ha annoiato molto di più John Wick 4 con il “god mode” e infastidito parecchio con la storia dei completi eleganti e invulnerabili. Qui almeno i protagonisti venivano feriti.
Non credo guarderò nessuno degli spinoff di JW, mentre quando uscirà TR3 lo gusterò con piacere.
A me piacciono tanto i film di azione tanto che il primo l’ho trovato comunque interessante. Ma di questo non sono riuscito ad appassionarmene. Tutto sa di già visto, senza un guizzo che ti rimanga… boh