Steven Soderbergh una volta ci ha chiesto se poteva venire a giocare con noi al campetto. Allora io gli ho detto: “ ‘spetta Steven, ti faccio sapere!”. Poi ho chiamato il Nanni e abbiamo controllato chi cacchio fosse questo Steven. Era venuto fuori che il Soderbergh è un regista, uno sceneggiatore, un produttore, un montatore, un direttore della fotografia e un attore serio. Uno che – mamma mia – una volta ha vinto il Festival di Cannes con un film che è stato definito “una commedia graziosa dalle tinte pastello, in cui i protagonisti ruotano attorno ad una dimensione erotica sottile e psicologica, dai dialoghi intelligenti e pregnanti, lasciandosi dietro il velo amaro dell’apparenza e adoperando il sesso come chiave di lettura delle proprie vite, che si rivelano (letteralmente) nella loro nudità” (via).Una roba che per noi è l’opposto del Cinema. Poi ci sono stati i vari Ocean’s Eleven, Twelve e Thirteen: dei film di rapina, di quelli che li metti su e “sai cosa bevi” e che invece grazie alla sua innegabile pesantezza e spocchia, diventavano delle palle al cazzo micidiali. Mi ricordo che a vedere Ocean’s Twelve a Nanni gli era cominciato a sanguinare il naso e a me s’era svitata una palla. Poi, per completezza, abbiamo visto che Steven aveva fatto anche un film come Bubble che quelli che hanno la pipa in radica dicono che è bellissimo e che invece noi vorremmo bruciare in piazza. Ah, possessori di pipe in radica, che sia chiaro: noi lo bruceremmo non solo perché è di una noia sinistra, ma perché esiste già tale Gus Van Sant che quando fa quei film lì, a uno come lo Steven, ci spezza la schiena facile facile. Oppure l’episodio di Eros, il trittico sull’erotismo diretto da lui insiema Wong Kar Wai e Michelangelo Antonioni. Oppure The Girlfriend Experience dove ha fatto recitare Sasha Grey senza farle mangiare una spada. Insomma, alla fine abbiamo deciso che Steven non poteva venire a giocare al campetto con noi e quando ci chiamava per darci sue notizie (“Amici, ho fatto Solaris! Dai, oh. Solaris girato all’IKEA!), o ci inventavamo delle scuse per non vederlo manco dipinto, o lo trattavamo malissimo (“Steven, lo sai che chi ha la mano grande come la faccia c’ha l’aiz?” Pam!). Povero Steven. A saperlo prima…
Un giorno io e Nanni eravamo in videoteca a vedere se c’era la VHS di Drago D’acciaio, quando al capo gli arriva un sms. Era proprio lui, lo Steven, che ci informava sugli sviluppi della sua carriera: “Bella sbreguz! Ho fatto uscire due trailer solo per voi: Haywire e Contagion!”. Poi questa roba che Steven, proprio lui che un tempo riusciva a fare un poliziesco come Out of Sight annoiando chiunque, adesso si mette a fare il giovane e usa espressioni finto giovani come “sbreguz” per tirarci in mezzo, a me dava veramente fastidio. Comunque, con tutte le perplessità del caso ci siamo via via interessati anche noi a questa cosa dei film di Steven fatti apposta per noi de I 400 Calci. Oh, A Venezia sono andato a vedere Contagion. Uscito dal cinema, con della felicità nel cuore, ho incontrato Steven in conferenza stampa. Lui s’è alzato, mi ha fatto limonare Gwyneth che era lì con lui e mi ha dato subito il microfono. Io ho limonato duro la Gwyneth (le ho anche toccato una tetta da sopra il vestito), poi ho preso il microfono e ci ho detto:”Steven, sono Casanova. Scusa. Non avevo capito. Domani ci troviamo tutti a casa di Nanni che tiriamo i mandarini dal suo terrazzo e vediamo chi tira più lontano! Oh, non sai che ridere: Luotto l’altra volta ha preso il palazzo di fronte. Ti vengo a prendere io col Booster. Scusa ancora. Sei un califfo! Ah, a proposito: a Luotto han fatto il cellulare. Ci pensi tu a prenderci un iPhone5? Bella.”
Eh, sì amici. C’è poco da fare: Contagion è proprio un bel filmettino. A me dispiace dirlo: non sapete quanto mi stava sulle palle Steven Soderbergh. Ma quando uno fa un buon film, bisogna avere il coraggio di ammetterlo. Contagion mette insieme tante cose che piacciono a noi giovani: ha un’aria da disaster movie anni Settanta, di quelli prodotti da Irwin Allen. C’è un cast incredibile e un dispendio di mezzi impressionante. Avete presente quei film dove per più di metà del tempo viene introdotta, così, con una certa disinvoltura, un mega attore uno via l’altro? Avete presente Bobby, il film su Robert F. Kennedy di quella sagomaccia di Emilio Estevez? Eh, tipo una cosa del genere: Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet, Laurence Fishburne, Marion Cotillard, Bryan Cranston, Jude Law, Josie Ho, John Hawkes, Elliot Gould, Larry Clarke ed altri. Uno via l’altro: ogni sequenza sei lì che punti il dito verso lo schermo e dici:”No, ma grandissimo che c’è pure lui!”. C’è una certa classe nel girare (su cui torneremo tra poco) e c’è il tema del film: un virus che ti uccide nell’arco di poche ore. E, visto che cura non c’è, si va inesorabilmente incontro alla distruzione del mondo. Sdighede e sdaghede.
Tra l’altro io in questo periodo sto proprio leggendo L’Ombra dello Scorpione di Stephen King. L’avete mai letto? La storia è quella: un virus sconosciuto si diffonde alla velocità della luce, decimando gran parte della popolazione del pianeta. Poi il libro di King – di cui è in lavorazione pare un film che dovrebbe riunire la coppia Steve Kloves e David Yates, sceneggiatore e regista degli ultimi Harry Potter – diventa un’altra cosa, con la lotta tra il Bene e il Male e bla bla bla, ma lo spunto iniziale è quello: pandemia -> muoiono tutti. Il tutto viene raccontato in modo piuttosto innovativo. Ho provato poi a chiederlo allo sceneggiatore Scott Z. Burns durante la conferenza stampa, ma Gwyneth c’aveva preso gusto e continuava a limonarmi come un’idrovora e io non sono riuscito a fargli la seguente domanda: “Scott, a me puoi dirlo: per Contagion ti sei per caso ispirato a Threads?” Voi l’avete mai visto Threads? Trattasi di un film del 1984, in italiano tradotto con il titolo Ipotesi Sopravvivenza, risposta britannica allo statunitense The Day After. Threads, scritto da Barry Hines e diretto da Mick Jackson, raccontava cosa sarebbe accaduto in Inghilterra, per la precisione a Sheffield, se fosse esplosa una bomba nucleare. La sua particolarità era quella di raccontare diverse storie di fiction (tanti protagonisti, storie parallele) con un piglio documentaristico. La cosa impressionante è come Threads fosse preciso e maniacale nella ricostruzuione di uno scenario post atomico: Come avrebbe reagito il governo? Come si sarebbero riorganizzati i sopravvissuti al fall out? Che tipo di economia si sarebbe imposta? Insomma, si indagava con stile documentaristico su tutta una serie di punti focali, ammorbidendo il film grazie a parti di fiction. Threads è un gioiellino, eh? Recuperatelo che passate 110 minuti talmente allegri che poi vi viene voglia di uccidervi in maniera molto brutta per soffrire il più possibile!
httpv://www.youtube.com/watch?v=iQo0BQM3OlQ
Contagion è in questo senso tipo Threads. Aspetta che apro una parentesi. (Che poi, voglio dire, sulla carta è simile anche a World War Z, il famoso libro di Max Brooks – figlio del grande Mel -di cui al momento Marc Foster sta girando l’omonimo film. World War Z è un romanzo epistolare che racconta, con piglio scientifico, la dura battaglia tra umani e morti viventi dopo la diffusione del virus che trasforma i cadaveri in zombie. Chiusa la parentesi). Al posto della bomba atomica però, c’è l’influenza della morte. Lo sceneggiatore Scott Z. Burns ha fatto i compiti: per prima cosa s’è informato su come potrebbe nascere una nuova influenza e sulla sua possibile diffusione. In secondo luogo ha suddiviso il film in tante piccole storie capaci di raccontarci qualcosa su ogni aspetto della nsotra società: dall’uomo della strada, all’informazione, passando per le istituzioni politiche, militari e sanitarie. Il film di Soderbergh per cui rinuncia alle classiche strutture da film pandemico, come i recenti Carriers, Right at Your Door o Pontypool – ovvero zombie movie d’assedio, sotto mentite spoglie – per raccontare la diffusione del virus sotto un altro punto di vista. Soderbergh poi, va detto, è sempre stato mega stiloso e qui da il meglio di sé. Sempre durante la conferenza stampa, mentre ero lì che mulinellavo la Gwyneth, a un certo punto Steven mi ha tirato via dalla bionda e mi ha detto: “Scusa Casanova, ma ci tengo: scrivi per favore che mi sono ispirato a Tutti gli Uomini del Presidente per questo mio Contagion. Te lo ricordi? Dai che ci tengo…”. Che volete che vi dica, Steven è fatto così: azzecca il film e poi deve fare il primo della classe e dirti che lui s’è ispirato a un film “politico” per raccontare la fine del mondo! Ma per questa volta va bene così.
DVD Quote:
“Bravo Steven. Se sbagli Haywire ti spacchiamo la fazza, ma per ora bravo…'”
Casanova Wong Kar-Wai, i400calci.com
Prima Kenneth Branagh (http://www.i400calci.com/2011/04/probabili-pietre-miliari-thor/), ora Soderbergh. Al campetto invitate proprio tutti. Ma gliela avete offerta almeno una spuma da 100?
Ma dai, ero sicura che sarebbe stato una palla mostruosa!
Comunque “Poi il libro di King — di cui è in lavorazione pare un film che dovrebbe riunire la coppia Steve Kloves e David Yates, sceneggiatore e regista degli ultimi Harry Potter” = ahio :(
Volendo, ci trovate pure un metaforone sulla presente crisi economica e sul mai tramontato “pericolo giallo”. Anzi, a dirla tutta mi aspetto che prima o poi qualche orientale poco Buddhista imbracci il mitra e faccia strage a Hollywood. Oppure da’ il mitra al JOSIE HO (cristissimo, JOSIE HO) che ci pensa bene lei.
Bene dai, non ci speravo. Ora tocca convincere la ragazza ad andare a vedere la Paltrow che muore malissimo. Userò Jude Law come esca.
Concordo con la rece. Devo dire che da Soderbergh non mi aspettavo più niente da quasi dieci anni (ma che pizze sono i vari Ocean?), e di certo questo non è il film che ti cambia la vita. Però, nel suo stile distaccato e quasi giornalistico, in effetti è molto ben costruito e visivamente curato (anche il suono conta parecchio). Il cast poi aggiunge molto. Al punto che è una delle intuizioni migliori della pellicola: prendere delle star di alto livello e sbatterle nella mischia come ogni altro poveraccio del pianeta fa un certo effetto anche a livello di meta-cinema, no?
Promosso quindi, anche se non è il tipo di film che riguarderei tante volte…
Ps: nella foto-puzzle del poster avevo scambiato la Paltrow per Tilda Swinton. In quell’immagine è identica!
Oh Steven m’è arrivato l’iPhone, spettacolo, top, grazie un sacco.
Figata avere gli amici ricchi al campetto, ora non solo c’ho l’iPhone 5 ma per farmi un favore Steven mi ha anche messo in rubrica tutti i numeri dei suoi amici. Tipo che ora chiamo Kate Winslet.
Oh Casanova, ho beccato Steven ai flipper, voleva che gli prestassi lo Zx per fare due sgumme. Ma che gli hai detto?
Secondo me si sta allargando eh, che poi non mi ha cacato giù manco il numero della Sasha.
@ Gigos: siamo i primi ad essere stupefatti, zio.
@Cicciolina: a dirla tutta tutta, a domanda precisa, sia lo steven che lo scott in conferenza stampa han risposto: “ah nononononono! Nessuna metafora, eh? qui il virus è il virus” e poi si son dati un 5. Detto questo, viene in mente un po’ a tutti.
@ Darth: eh, ma quello rimane uno scemopagliaccio…
Io onestamente aspetto Haywire prima di richiamarlo, che a tirare mandarini era davvero una sega, i suoi non arrivavano neanche nell’altra corsia del viale… Darth, il numero di Sasha ce l’ho io, poi te lo passo. Ce l’ha anche Cicciolina di sicuro.
hai detto epistolare, l’ho sentito benissimo!
ho riso grande portandomi la mano a coprire le imperfezioni dentistiche (il giallo del canino giallo)
Bella sbrigaz
AH AH io e Steven appena mandato un sms a Bryan Cranston con scritto POLLOS, troppo matti diobo’
bellissimo articolo!…ma cazzo che gusti difficili che avete….a me gli Ocean sono piaciuti, Bubble molto, il remake di Solaris, quelo si che fa cacare….forse andreste più d’accordo con il mio socio, Marco…lo conoscete il suo blog? http://emonkeysays.blogspot.com/
Sono d’accordo con Ayumu Kasuga..anch’io pensavo fosse una minchiata..grazie del consiglio ;)
Ps cosa devo fare per venire a tirare mandarini con voi?
@Casanova: eddai… so’ rragazzi… ridono sotto i baffetti da sparviero e noi, pentiti di avergli offerto la spuma, gli diciamo “a ‘sto giro preferisco lo champagne” e loro giu’ una mazzetta di verdoni senza dire un cazzo.
@Darth: e’ vero, io ho il contatto di Sasha. Le ho insegnato a mangiare spade senza farsi venire l’ulcera all’intestino. E poi a Venezia ho incontrato un ex-collega che vi verra’ palesato su questi schermi fra pochissime puntate.
Forse è un po’ troppo, ma nel caso che al prossimo giro Steven presenziasse alla notte dei Sylvester come nominato, gli scherzoni a chi toccheranno?
Ditemi che sarà Inarritu, daidaidai
mi avete fatto quasi venire voglia di vederlo…
al campetto posso venire anch’io con il mio fifty top colors?
@Casanova Wong Kar-Wai.
se non sbaglio alcuni anni fa ci fu una trasposizione Film-TV (tre puntate credo) de “L’ombra dello scorpione”non ho mai visto la terza e utima parte causa rottura della tele.
Sono uno che Ocean’s 11 e Ocean’s 12 se li è visti volentieri (il 13 NO) mentre Traffic mi ha fatto cagare, quindi con Steven ci uscirei anche a bere una birra, ma terrei anche il mio boccale ben saldo in mano perché in qualunque momento potrebbe venirmi voglia di spaccargli la fazza. Detto questo, Contagion mi sembrava la definizione perfetta del MEH, ma vista la recensione andrò a vederlo. Però domani sera mi guardo Super 8 così se mi fottono il cellulare me lo facci comprare anch’io nuovo da Stefanino
@Io ti pikkio
Sì, ci fu un tv movie tratto da The Stand e anch’io non vidi l’ultima puntata causa rottura di coglioni :) Se non ricordo male, il protagonista era Gary Sinise, quello di csi new york. (oh, ammetto che poi lo recuperai in vhs, ma ci avevo visto giusto: faceva onco)
L’ombra dello scorpione l’hanno dato in TV nel 95 mi pare su italia1, partiva bene ma poi come il 98% dei film tratti da King diventava una merda.
La cosiddetta “mano di Dio” alla fine, fatta di pan di stelle con la grafica da commodore non si poteva vedere.
Faceva cagare in una maniera atroce, forse pure peggio di Langoliers.
Non ho finito di vedere nemmeno 1 film di Sodenbergh e stavolta fidarmi dei 400 sarà un cazzutissimo atto di fede.
Haywire farà sicuro cagare per i seguenti motivi (annessi esempi eclatanti):
1- roster attori famosi ruffiani di cui si potrebbe fare a meno(ocean 11 ecc)
2- trailer moscio (assassination games)
3 -donnuomo UFC non attrice (Never back down 2)
@Schiaffi a lutto
Che facesse schifo non c’è dubbio, ma non so per quale motivo mi aveva intrigato, forse per l’insondabile senso di Ultimo Giorno che finisce per un’influeza totalglobale? comunque profetico se si pensa al terrore dell’aviaria. A me infondo i film film-tv schifo da gurdare sonnechiando mi piaciono.
I vari Ocean non sono male ma sono talmente uguali fra di loro, e a quello che avrei potuto fare io che li confondo tutti e non so mai dove devo mettere Andy Garcia.
@pikkio: guarda, è semplice:
Andy Garcia da solo: ocean’s 12
Andy Garcia + Julia Roberts: ocean’s 11
Andy Garcia che per una volta nella sua vita non fa il verso a Pacino perché c’è quello vero che il verso gli riesce meglio: ocean’s 13
@Simo
OK è chiaro pensavo che in ocean 13 ci fosse Andy Garcya travestito da vecchio e Andy Garcia travestito da giovane ed entrambi facevano il verso ad Al (che ha ormai i capelli di Vanna Marchi!) in una sorta di Memento tutto a colori dove nel finale si capiva che è molto meglio “i 7 uomini d’oro” o “Il grande colpo dei 7 uomini d’oro”
Grazie
cioé, in pratica c’è un’epidemia mortale e sopravvivono solo Matt Damon, Kate Winslet, Jude Law, Gwyneth Paltrow, ecc.? No, ma infatti, credibilissimo…
(io su Threads ho ancora gli incubi)
@ Nanni & Cicciolina
Grazie oh! Siete troppo dei tosti. Altro che Steve.
Che poi io a lei la voglio bene per sul serio, voglio portarla a mangiare la pizza a taglio e a tirare con lo Zx sul lungomare al tramonto, senza malizia.
hey casanova, non hai menzionato l’insopportabile marion cotillard..
http://ilblogdeiduemondi.blogspot.com/2011/09/contagion.html
Che film di merda. Oltre l’inguardabile
“Faccio un film sul contagio e la fobia da arma batteriologica” “mh…in cosa si trasformano gli infetti?” “Eh? Non ci ho pensato, sono Soderbergh” “Che noia cristo re…fighe?” “La Paltrow” “Uff” “E’ figa la Paltrow” “Nuda almeno?” “Di più di più!”
Sasha Grey…questo nome non mi è nuovo…….
L’ho visto ieri sera e l’ho trovato gradevole, interessante sia la parte dedicata alla scoperta di cosa sia questo virus e sulla ricerca di un suo vaccino, sia la storia dell’uomo della strada, Matt Damon m’è sembrato perfetto nel ruolo del padre di famiglia, anche leggermente “sfigato” rispetto alla moglie (si sa che è lei che lavora, non lui), ma impegnato nella protezione di sua figlia.
Devo dire che mi è sembrata forse troppo esagerata la “caduta della società”, con i saccheggi, i soldati in città, ma ripensandoci questo succede solo in Illinois e in California, che, dal quadro del mondo con gli stati colpiti dal virus in rosso, risultano essere tra i pochi colpiti negli USA.
Insopportabile (e francamente inutile) il ruolo della Cotillard, per quanto mi piaccia l’unico scopo per essere presente nel film è scoprire da chi è partito il virus (scoperta che non porta molto lontano). Ho trovato molto brava invece la Winslet, ma per lei io sospendo il giudizio, la amo troppo!
Certo a rivederlo oggi questo film nei giorno dei coronavirus fa cmq un certo senso
Pensavo la stessa cosa. A quante cose avevano azzeccato.