La verità è che i grandi festival internazionali, e Cannes in primis, hanno un bisogno spasmodico di cinema di menare. Il cinema di menare è diventato di moda, necessario e indispensabile per fornire un’offerta completa. Li piazzano nelle “proiezioni di mezzanotte” così che ci siano ma non diano fastidio. Non è un cambiamento cattivo eh, anzi! Annuncia qualcosa di sempre meno evitabile e poi si vedono così alcuni degli horror, dei polizieschi e degli action movie più strani e sperimentali accanto ai drammoni. Però poi accade anche Train to Busan.
Train to Busan è l’amico che non volete chiamare per il calcetto ma che siete costretti a chiamare quando ad un’ora e mezza dall’inizio della partita siete in nove. Zombie movie su treno che non ci prova nemmeno a far finta di essere Snowpiercer ma si accontenta di essere un qualsiasi B movie grossolano.
Le aspettative si sgonfiano subito all’inizio, quando un cervo messo sotto con la macchina torna in vita con musica enfatica e no: non è un momento divertente ma molto serio.
C’è un cervo zombie inquadrato in primo piano con grande enfasi ed è un momento serio.
Il film sarà tutto così, crederà DAVVERO nei suoi drammi da catastrofico qualsiasi (papà con bambina la cui fiducia deve riconquistare, sorelle anziane, fidanzatini, manager spietato e mi fermo qui per vostra decenza), crederà più in quelle storielle che nei morti viventi, dei rabbiosi qualsiasi privi di personalità. Sento quasi le parole in coreano del regista con i sottotitoli che dicono che questo è “più di un film di zombie” perché ci sono delle importanti storie di personaggi.
L’idea alla base di tutto sarebbe che in un treno diretto a Busan durante un’invasione zombie uno dei morti viventi riesce ad entrare e parte il contagio. Di vagone in vagone chi riesce a sopravvivere deve spostarsi per sfuggire all’orda. Più volte quindi i protagonisti dovranno architettare modi per passare attraverso un’intera carrozza di morti viventi e, indovinate, il nemico peggiore è l’uomo.
Non ho davvero nulla da dire su questo film che arriva in ritardo su tutto e non ha nemmeno la decenza di avere un’idea originale, una visione particolare sugli zombie, non so, almeno una sequenza che mi rimanga impressa, siamo a Cannes Dio Santo!
Quando vedi un film di menare in cui la preoccupazione principale di tutti è il benessere di una bimba. Quando il vero villain è un terribile vecchio manager coreano che pensa solo a salvarsi, quando gli eroi sono due improbabili nerd e un ciccione, allora sai davvero che il cinema di menare va così di moda che costringo a farlo anche chi non lo conosce. Dovrebbe riempirci di gioia il fatto che ciò che prima amavamo davvero solo noi, ora è patrimonio di tutti, che ora diventa mainstream ma dobbiamo sopportare anche l’ondata degli improvvisati.
Sembra infatti quasi che il regista stesso di Train to Busan non sia appassionato del genere o che lo sia tanto quanto questo festival che, per riempire il buco riservato al film di menare di quest’edizione, è stato costretto a prendere la prima cosa che gli è capitata sottomano o quantomeno l’unica che potesse dirgli di sì in quel momento.
E poi l’ha messo in porta.
DVD-quote:
“Il miglior film di zombi sudcoreani in un treno che era disponibile in questi mesi!”
Jackie Lang, i400calci.com
Ovviamente la cosa che fa piacere è che anche il cinema giusto possa entrare nei festival che contano. Quello che fa meno piacere è che Cannes con tutto il potere di attrazione che ha riesce a recuperare un filmetto.
Speriamo negli anni futuri, ma a questo proposito avrei una domanda.
The Neon Demon può rientrare in questa categoria (e quindi immagino lo recensirete), oppure è una roba ancora più pretenziosa e inutile tipo Only God Forgives?
no Refn sta lì perchè è Refn. Ci starebbe qualsiasi cosa farebbe e Neon Demon è come Solo dio perdona
@Jackie per una volta siamo d’accordo. Su Neon Demon intendo. E già che ci siamo ti chiedo: perché non sparare una rece sul film d’esordio di quel pesce lesso di Goslyn (complice delle nefandezze di refn) che strizza l’occhio proprio a refn ma mette dentro robe horror pese e scarnificazioni facciali ? Pollice su.
Non ci posso fare niente, ma il trailer di Neon Demon mi arrapa tantissimo. Mi ricorda l’estetismo di ogni inquadratura di Miram si sveglia a mezzanotte.
Secondo me invece sarà un sorpresona
Non ci posso fare niente, ma il trailer di Neon Demon mi arrapa tantissimo. Mi ricorda l’estetismo di ogni inquadratura di Miram si sveglia a mezzanotte.
@Imperatrice capisco che possa rievocare l’estetista di Miriam ma sembra la pubblicità di un profumo, non il trailer di un film. E anche il film è così. Anyway, se ti è piaciuto (Ehm!) only god forgives, vai tra. È il film che fa per te.
Grazie amici.
L’unica cosa che volevo sapere era se Neon Demon assomigliava a Solo dio perdona. Forse riuscirò a no buttare altre ore della mia vita.
Grazie.
[NONLODICONONLODICONONLODICONONLODICOMMMMGRRRRRRRRRRRRR]
…sembra il titolo del sequel di Brokeback Mountain…
DVD Quote “Il miglior film di vampiri sudcoreani…”
Vampiri?
Non si era detto zombie?
Ah ha il ho pensato la stessa cosa…
errore mio di distrazione, corretto
Treno, Zombie, Spostamento tra vagoni…
Mi ricorda tanto Howl (anche se li…
mega spoiler non leggete se mai guarderete quel film assolutamente ridicolo
… sono lupi mannari)
Esistono i vampiri zombi?
Ma “The Nice Guys” non è stato presentato a Cannes?
si
Vorrei porre la Vs attenzione sul fatto che un film con un treno… “arriva in ritardo su tutto”.
Mitico
per fortuna a cannes hanno presentato anche il nuovo film con mel gibson, sul quale ho sentito cose molto promettenti nell’ambito del cinema di menare
questo film credo stia a cannes perché il regista prima ha fatto dei film d’animazione nichilisti che hanno preso qualche premio e un sacco d’ammore dalla critica. evidentemente il passaggio al live action non gli ha giovato. peccato.
però ecco, sta a cannes perché è un (cough cough) a u t o r e.
scusate ora vado nell’angolo dei nerd, potete lanciarmi cose se volete.
Ma il buco dedicato al cinema da menare a Cannes non era stato riempito dal presidente della giuria, San George Miller?
Stringi stringi, lo stesso concetto di vedere Manuel Agnelli ad X-Factor…
Peccato, perchè i primi film animati sembrano molto interessanti,
soprattutto King of the Pigs a giudicare dalle recensioni
http://www.imdb.com/title/tt2086830/reviews?ref_=tt_urv
Mi sento di dissentire, l’ho trovato un bel film, lo stile è quello Coreano, con un mix di generi che non sempre noi occidentali riusciamo a comprendere o apprezzare. Io sono rimasta piacevolmente colpita dalla visione e ho trovato l’interpretazione della bambina ottima. Il film è molto poetico a parer mio anche se ci sono scene d’azione molto adrenaliniche. Consiglio la visione.
Finalmente un commento positivo! È uno zombie-movie, ok…ma gli va riconosciuto che è il migliore fatto finora (secondo solo a 28 giorni dopo, meno action e con un taglio personalmente più attraente). Il genere può piacere o meno, ma per quel genere è un ottimo prodotto! Se non volete cinema sugli zombie, andate la mattina a Cannes…ma abbiate la delicatezza, senza vomitare pregiudizi, di lasciare chi vuole a godersi ottime proiezioni “notturne”
Non è brutto brutto ma diamine è un filmetto, zombie movie o meno.
Io onestamente sin rimasto stupito ieri nel vedere la mia timeline di FB piena di pareri ottimi riguardanti sto filmetto dimenticabile. Non è brutto per me ma roba che la vedi, non pesa troppo la visione, arrivi alla fine e la dimentichi.
Per me questo film è la versione bella di World War Z.
Perfavore, ma non scherziamo. Non sono per niente d’accordo con ciò che hai detto! Questo film, in confronto a certe americanate che fanno uscire al cinema, è un capolavoro!
E’ uno di quei pochi film con gli zombie che è guardabile ed ha un senso.
Beh, caro Jackie Lang, dovevi avere davvere una minchia di giornataccia quando hanno proiettato “Train to Busan”, eh? Qualsiasi cosa vedevi ti andava per traverso, dì la verità xD!
Eh sì, perché “Train to Busan” è un film che vale la pena di vedere, con effetti, messa in scena e tensione che la raccomando, e soprattutto non è né banale e tantomeno scontato… anzi: non affezionatevi troppo ai protagonisti… e non dico di più per non spoilerare.
E c’è anche spazio per gli aficionados del sentimento!
La bambina del film, poi, è ECCEZIONALE!
Quindi, Jackie, la prox volta che vai a Cannes: rilassati prima, mangia leggero, e poi, nel caso, vai e recensisci per noi! xD!
l’ho trovato meraviglioso, cioè che quelli che lavorano a walking dead, world war z e noiate varie, si dovrebbero andare a nascondere su nettuno, fare un film ancora così fresco e riuscito su un filone come quello zombesco dove si è consumato pure il cerchione mica era facile, bravi.
Rispolvero perchè l’ho visto ieri sera in tv: piacevole sorpresa!
Sono d’accordo con chi dice che Jackie aveva altri cazzi per la testa perchè questo è un film d’impatto, che colpisce lo spettatore con mazzate tremende perchè ti fa affezionare ai personaggi e poi… indovinate un pò? Massì avete capito!
Alcune scene, come quelle del treno che deraglia, veramente ben fatte.
Questo a WWZ (noia mortale quasi tutto il film) gli caga in testa senza problemi.
Una delle poche volte in cui I 400 Calci hanno cannato di brutto.
Rivisto ieri sera su Rai4, è bellissimo
Visto in ritardo. Carino, non sfrocia come i film mmmerigani attuali e prosegue liscio e dritto fino alla fine. Poteva essere migliore, certo che si, ma poteva pure essere migliore.
6+
Stop bambini piagnucolosi nei film action, uccidono tensione, pazienza, tutto!