ANTEFATTO
Tanto per darvi un’idea di quanto sono attaccato al mio lavoro ai 400 Calci, vi racconto un aneddoto verissimo: l’altra notte ho SOGNATO che avrei dato a questo post il titolo «BALLETTO CON IL NEMICO». Nelle mie intenzioni oniriche tale titolo doveva essere un gioco di parole tra “balletto” (nel senso di danza classica) e il titolo del film del 1991 con Julia Roberts A letto con il nemico. Mi pareva una genialata, poi mi sono svegliato e ho pensato mh, forse nel sogno suonava meglio.
Perché vi racconto questo? Così.
ROBA
Ci sono tre tipologie di spettatori che faranno la fila per vedere Il cigno nero. Uno, i fan di Aronofski (che in genere non hanno visto, o dicono di non aver visto, The Fountain). Due, i fan del fatto di essere nati in un’epoca in cui è possibile recarsi in un’ampia sala e vedere su grande schermo Mila Kunis con la faccia tra le cosce di Natalie Portman (al contrario di BALLETTO CON IL NEMICO, ecco un sogno che resta valido anche da svegli). Tre, i fan di entrambe le cose di cui sopra; Aronofksy e la fica hanno delle fanbase davvero agguerrite, e la loro combinazione può portare a episodi di isteria collettiva. Quattro, gli ornitologi che credono di andare a vedere un documentario. Quindi ci sono QUATTRO, rettifico, QUATTRO tipologie di spettatori che faranno la fila per vedere Il cigno nero.
La bella notizia? TUTTI ne usciranno soddisfatti, chi più chi meno.
Andiamo in ordine crescente di probabile gradimento.
4) I più delusi saranno probabilmente gli ornitologi: Black Swan non è un documentario, e in nessun paragrafo della sceneggiatura si fa riferimento -ad esempio- all’area di origine del cigno nero (l’Australia), al suo habitat (nidifica nei pressi dei grandi laghi in acque poco profonde e nelle paludi d’acqua dolce e salmastra, spingendosi fino agli estuari dei fiumi), alla sua diffusione in Italia (occasionale, ma si può scorgere nelle acque dell’Adda). Comunque in un paio di scene si vedono delle grottesche trasformazioni in cigno, quindi se si tratta di ornitologi a cui piace il gusto sempre più spiccato di Aronofsky per la corporeità sacrificata, scarnificata e sottoposta a torture autoimposte fino al mutamento e alla vera e propria metamorfosi (o se si tratta di ornitologi a cui piace la fica) non resteranno certo delusi.
3) A seguire in questa graduatoria di soddisfazione spettatoriale crescente, ecco gli amanti della pubblicizzatissima scena lesbo tra la tipa di That 70’s Show e Matilda di Léon. Ehm. Detta così è un po’ disturbante, riformulo: la pubblicizzatissima scena lesbo tra la tipa di That 70’s Show e Padmé Amidala. Vi ricordate quando il film è arrivato a Venezia? Sulla stampa italiana sembrava di leggere le recensioni di Shiofuki Triple Lesbian: morbosità morbose, sesso sexy sex, girls girls a gogo! Sono sempre belle le recensioni da Venezia, si vede che i critici quotidianisti italiani amano il cinema: chi ama il cinema scrive articoli che sembrano elenchi di tag di siti porno. Vabè. A ogni modo vi avverto: nella scena in questione non si vede granché, e se andate in sala soltanto per fare i maiali rischiate di finire come un mio amico che nel 1993 rimase alzato fino a tardi per vedere Ossessione d’amore con Sharon Stone su Rete4 perché gli avevano detto che si vedeva molto più che in Basic Instinct e invece si vedeva molto meno e rimasi delusissimo. Cioè, RIMASE delusissimo. Il mio amico. Dannato correttore automatico di Word.
D’altro canto, sebbene non si veda niente, forse non sono stato chiaro ma c’è Mila Kunis (aka il non plus ultra della tipologia “caciarona fichissima che se è abbastanza ubriaca te la fa persino stropicciare alla festa e il giorno dopo i tuoi amici non ti credono”) che lecca le cosce a Natalie Portman (aka l’epitome de “l’amore unico che la vedi e non ti si fila di striscio e passi le successive settimane a piangere col cuscino sulla faccia ascoltando Raf”), e se questo non basta per fare di Aronofsky il vostro regista preferito non so davvero che altro deve fare, quel disgraziato, pulirvi per terra?
2) E questo ci porta al gradino successivo nella classifica della soddisfazione spettatoriale: i fan di Aronofsky. Diciamo subito che, nell’opinione di chi scrive (e sapete quanto io tenga in considerazione l’opinione di chi scrive), Black Swan è il miglior film di Aronofsky nonché il ricongiungimento quasi perfetto dei diversi fili della sua carriera. Da un lato Baffetti procede spedito sulle rotaie tracciate da The Wrestler, film per certi versi speculare a questo, sia visivamente che tematicamente. Nuche inseguite, sacrifici estremi, professioni sportivo-spettacolari che dietro le quinte sono ben diverse da come appaiono sotto i riflettori, crudo efficace realismo. Dall’altro lato ripesca non soltanto certe suggestioni dei numi tutelari Lynch e Cronenberg, ma anche il coraggio spudorato, la voglia di osare. Ripresa fiducia in quella stessa sfrontatezza che l’aveva portato a commettere The Fountain, Aronofsky vi dico cosa fa: fase uno, prende un classico film di sacrificio, rivalsa sportiva e conflitti interiori (qual era The Wrestler). Fase due, si concentra sui conflitti interiori e le pulsioni morbose che ribollono sotto la superficie perfetta del balletto. Fase tre, radicalizza tutto a volume undici. E fase quattro (colpo da maestro) rende i mostri dell’inconscio VERA CARNE, illustrando lo sdoppiamento metamorfico della protagonista come fosse concreto e ottenendo -necessariamente- un horror a tutti gli effetti. Un horror che cammina su un terreno delicatissimo, ibridato com’è a una storia superclassica di melodrammi danzati e rivalità tra primedonne, e già mi vedo torme di sciure sessantasettenni convinte di andare a vedere un altro Discorso del Re e traumatizzate per sempre, quando invece qui si rende Il lago dei cigni il nuovo Eraserhead, e la danza classica il nuovo wrestling, e BILLY ELLIOTT LECCATI IL CAZZO DA SOLO.
Peccato allora che Sciarpina non porti il discorso alle estreme conseguenze anche nel finale, che ristabilisce l’ordine del melodramma anziché assestare un ulteriore colpo di coda (e arrivando subito dopo una scena inumana come quella della danza del cigno nero, la differenza un po’ si sente), ma gliela perdoniamo, perché sceglie di cavalcare l’onda emotiva, e funziona comunque, e ci può stare. Gli perdoniamo tutto, ormai, a quest’uomo; perché quando gira le scene di ballo (guardate l’inizio, dio cristo) unisce le due anime del film con un lavoro sui movimenti di macchina e gli effetti sonori che è pazzesco, e quant’era che non uscivate dal cinema ricordando con dolore anche il rumore delle unghie tagliate e delle pellicine tolte? Eravate venuti convinti di applaudire le ballerine, e invece eccovi un HORROR DERMATOLOGICO.
1) A questo punto va da sé: se siete fan tanto di Aronofsky quanto delle donne che si baciano, per voi Black Swan danzerà sulle punte ai confini del capolavoro (quest’ultima frase me l’ha già opzionata Mollica). Vi ho già ampiamente spiegato i motivi, e mi assumo tutta la responsabilità dell’hype che sto creando. E comunque finiamola di parlare di lesbiche come liceali arrapati, basta col sessismo, siamo seri: questo film piacerà anche alle ragazze. Primo, perché ci sono le ballerine. Tutte le ragazze da bambine volevano fare le ballerine. Secondo, perché a un certo punto c’è -o forse no- una scena in cui due ragazze vanno al bagno assieme, che è una cosa che alle ragazze piace molto fare. Terzo, perché ci sono due bei maschi. Tutte le ragazze amano i bei maschi. Uno è Cassel, nel ruolo per lui davvero insolito dell’europeo di nazionalità europea random che è losco, urla e mette la lingua in bocca a chiunque gli si presenti nell’ufficio. L’altro è quel figlio di puttana del ballerino che ha infranto i sogni di una generazione.
Bon, spero di aver accontentato e invogliato i due sessi in egual misura. Ma dato che questo è il mio articolo, lo chiudo così:
DVD-quote suggerita:
«Balletto con il nemico»
Luotto Preminger, i400calci.com
una cagata pazzesca.
(semi-spoiler da qui in poi)
Il segreto di pulcinella alla fine, una scena dove non si capisce se lei ha deturpato la zoccola di ballerina milf, estenuanti prove di ballo (se in the wrestler ci fossero state altrettante pizze in faccia ora sarei morto di seghe), le tristi occhiaie di cassel, robe alla lynch che vengono dopo le suddette estenuanti seghe mentali in punta di piedi e quando ti sei già addormentato.
Spero che robocop non si riduca a Murphy che conta i suoi bulloni e sogna di prenderlo in culo dall’ ED209
robocop è saltato,il prossimo film di questo tipo sarà THE WOLVERINE…
Benjamin Millepied is the new Paul Bettany.
‘Sta rece è quasi meglio del film.
E il film è bello tanto.
L’interazione fra Natalie Portman e Mila Kunis è favolosa, ma l’interazione fra Winona Ryder (bentornata!) e la limetta per le unghie è FA-VO-LO-SA.
che figata di recensione! :-D
l’ordine degli ornitologi australiani approva
Lo vedo oggi, poi torno. Però la rece mi ha davvero infoiato, infatti andavo con aspettative basse. Infatti Aron mi fa cacà. Ma non poco: tanto. E anche di più. Ora il maestro Luotto ha la ampia responsabilità di avermi fatto salire una hype dermatologica… grande Luotto :-)
per me ha vinto la mia personalissima classifica di: film usciti nel 2010 e visti nel 2011 in lingua originale e sottotitolati in italiano.
e anche miglior film dell’anno che stà in mezzo al 2010 e al 2011.
gran bel film! e gran bella recensione! quel billielliotsucchcazz è stato come l’ultimo volo di Mickey dal ring.
La prova che da bambina ho fatto bene a lasciare la danza e a iscrivermi al dojo più vicino.
Comunque nel 90% dei casi sono le madri che ti spingono al balletto mentre tu sei ancora incapace di intendere e di volere.
Harry, sono lusingato della fiducia che riponi in me nonostante a memoria d’uomo i nostri giudizi siano stati sempre discordanti. Visto che Coso ti fa cacare tanto (anche The Wrestler?), ho fortissimi timori. Però boh, però boh.
Ho adorato questo film e a intervalli regolari mi è venuto in mente
http://www.youtube.com/watch?v=v8e6-IeQ0aw
e allora ho riso nervosamente e l’ho adorato lo stesso.
Io capitai su questo blog un paio di mesi fa dal link dei macchianera. Nonostante non mi piacciano almeno il 70% dei film che recensite,* è la lettura più divertente dell’internet. La trovata dei doppi nomi è geniale. Per me comunque resta sempre un mistero come persone abbastanza intelligenti e colte da scrivere tutte queste chicche apprezzino film come “il Risolutore” (Bah). Non parlo di Black Swan, quello lo guarderò quanto prima.
Scusate la nota prolissa, ma ho appena letto un librone di David Foster Wallace.
Gigos
P.S. Non bannatemi (che poi non sono neanche registrato). Se ho offeso qualcuno mi scuso.
*ma tipo che:
_ i film “così brutti che sono belli” mi fanno sboccare e non ne apprezzo l’involontaria ironia;
_ mi ritengo amante dei Simpson per apprezzare i film d’azione degli anni ’80-’90 tipo McBain (detta così suona male);
_ l’unica cosa che ho mai visto che si avvicina a un horror è Edward Mani di Forbice a 7 anni (traumatico);
_ l’esposizione di seni ine a sé stessa mi pare uno spreco;
e potrei continuare. Insomma, mi fanno proprio schifo quasi tutti i generi che a voi piacciono. Ci troviamo d’accordo solo su cose come Inception, Avatar, Scott Pilgrim, Kick-ass, insomma ci siamo capiti. Ah sì, mio fratello minore apprezza i mostri giganti e mi ha costretto a visionare Predators 3. L’unica cosa bella è stata leggere una Vostra rece con piena cognizione di causa (cosa per me comprensibilmente rara).
mi sono fermato a “fra le coscie di natalie” e non voglio continuare perché voglio mantenere quest’immagine fissa nella mente
Quali doppi nomi?
ahaahah, cazzo ma sei un genio, è la prima volta che leggo una tua recensione, fantastica.
Perché mereghetti non fa recensioni così?
cazzo però… non criticarmi The Fountain, è uno splendido azzardo di aronofsky. Parla della morte e della vita con una sensibilità incredibile. E l’impianto narrativo è assolutamente innovativo.
mi sarebbe piaciuto vedere Winona tra le cosce di Marisa Tomei. Insomma, preferisco le mie coetanee alle nuove generazioni.
e Rachel Weisz che guarda
Shiofuki Triple Lesbian mi manca, sai…
UUUUUUUUUU (cit.)
Vorrei dire un pò di cose tra il “chissene” e il “e a noi?” come sono solito fare, cioè:
1 – che i cigni neri ci sono pure dove sono nato io, sul Lago Maggiore (no non sono nato su una fottuta palafitta) e sono riuscito a vederne solo tre in parecchi anni dato che sono rarissimi ma non ho potuto verificare se sono effettivamente stronzi e ferocissimi come quelli bianchi
2 – che ho applaudito grandemente Sciarpetta in una rece che ho scritto poco prima di te (personalissimo WIN dell’anno per me) e che per creanza non linkerò qui
3 – che pare che molte donne l’abbiano trovato un film pesantemente misogino
4 – che non ho capito perchè tutti lo descrivano come un horror. Pare lo dica pure Sciarpetta ma proprio la cosa non mi torna (ma volendo potremmo aprire una parentesi secolare su questo punto)
5 – che un screenshot della scena lesbo non ho potuto fare a meno di pubblicarlo pure io e anche un pò a cazzo di cane ma era d’obbligo
6 – che tirare in ballo The Fountain è sempre un colpo basso ;)
7 – che me lo vado a rivedere anche in italiano ma già dal trailer le voci sono in FAIL duro
8 – che 2 su 3 dei “goofs” di IMDB su Black Swan secondo me sono intenzionali
9 – che non sapevo che il ballerino l’aveva messa incinta pertanto la frase [SPOILER] “tu te la scoperesti?” che mi sembrava un pelo MACCOSA alla luce degli eventi ora vince tutto e tutti
10 – che dovevo arrivare a dieci
ohhlà
11 – che si dice “in hoc cigno Vinx”, si dice
ho concluso
Natalie Portman + Mila Kunis = il mio cervello è andato in standby per mezz’ora buona
non apprezzo Sciarpina Baffetta ma recupererò sicuramente la scena lesbo “vedononvedo” in qualunque modo possibile
un ottima prova di interpretazione di ambedue le protagoniste, una discreta scena lesbo e un buon ritmo narrativo contribuiscono ad a creare un gran bel film. di poco sotto a the wrestler. unica pecca la leggera confusione finale tra realtà e immaginazione. da rivedere. (da rivedere pure quella maiala della kunis)
premi per interpretazione di barbara hershey:
best mamma pazza che sbuca da stanze buie.
best mamma pazza addormentata su seggiola mentre figlia ignara si tocca for the very first time.
best mamma pazza tagliatrice forsennata di unghie.
scusate, qualcuno ha rimosso il filtro antiDAMS?
@abraxas: QUOTOLOLLO
@Gigos
vivi in un universo conturbante…
@Luotto
che ti devo dire ? la storia si ripete. The Wrestler non sono mica riuscito a vederlo per intero, questo almeno sì. In questo c’è una grande performance attoriale di Natalie, nell’altro solo un caso umano e neanche interessante. In questa cignata, alcune emozioni e tanto noise. Insopportabile per me ogni film in cui tutto è deviato e reso relativo dalla psicosi del protagonista. Sono film inconcludenti, che non portano a niente, e quando finiscono ti chiedi magari se avevi altro da fare, là fuori. Invece di farti prendere in giro da un regista disonesto. Anche se Egli Regista ha la patonza. Ne ha tanta. Ma la cignata non ferisce veramente. E difatti di patonza ce n’è, benché non sia celebrata più di tanto. Meno patonza e più regia. Anche se LEI Attrice è superba, come non mai.
Ma questo, non c’entra. Quello che invece mi lego al dito è che : hai tirato fuori Cronenberg. David. Cronenberg. E pure Lynch. Non quello di Inland Empire ma proprio quello di Eraserhead. E insomma. E dai. Magari era meglio di no ?
:-) cheese
Il film m’è piaciuto molto..ma ho trovato veramente imbarazzante gli inserti onirici in computer grafica…quello in cui lei si trasforma in cigno nero sul palco…fa rimpiangere il passo uno di Ray Harryhausen
Vinx: rispondo random.
3) Ah, le donne, le donne. 4) Secondo me si può dire che il film non è SOLO un horror, chiaro, ma non si può negare che si richiamino esplicitamente, rielaborati, un sacco di cliché: dai riflessi spaventosi negli specchi alle mutazioni da lupo mannaro, c’è un po’ di tutto e anche con discreto effetto spaventino/disgustino. Non è un horror puro perché sa bene di non esserlo, di essere più e altro, però ci gioca molto, e intelligentemente.
7) Idem. 9) Non solo, ma lei al discorso del Golden Globe ha fatto una battuta bruttissima proprio su quel dialogo che citi (tipo “ehi, non è vero che non mi vuole scopare!”) E GRAZIE AL CAZZO.
Harry! Hai puntato il dito su una cosa giusta. Non Cronenberg, che ribadisco essere uno dei numi tutelari di questo film (e se pensi che non sia all’altezza non incolpare me, incolpa Darren). Bensì Eraserhead. In effetti rileggendo la frase sembra che io paragoni Black Swan a Eraserhead, il che ha poco senso. In realtà in origine il periodo era più lungo, era una roba più enfatica e globale in cui volevo mettere a contrasto la visione stereotipata e leziosa del balletto con L’INTERA filmografia di Aronofsky, e Eraserhead è chiaramente uno degli ispiratori di PI. Tutto Aronofsky VS le vecchie. Poi l’ho tagliato in bozza pensando “evabbè”. Il solo Black Swan di per sé con Lynch c’ha poco da dirsi.
Abraxas: a chi dici?
@ lu8
con:
“_ l’esposizione di seni fine a sé stessa mi pare uno spreco;”
..che, tra l’altro, è una frase che dalle mie parti verrebbe punita con, uh, la defenestrazione a sorpresa
@Luotto
ti dirò che secondo me questo film è la risposta di Darren a Nolan: siccome ha roduto tanto vedendo il Cavaliere Oscuro, ha pensato: ecco, io faccio il Cigno Oscuro.
Cronenberg: l’unica chance di giustificare il “nume tutelare” è il concetto di mutazione. Magari in animale. L’unica via insomma che renda plausibile questa mezza bestemmia, è che ogni film in cui c’è mutazione sia da te inteso come cronenberghiano. La vedo dura. Credimi. Allora anche Twilight. Oppure l’Uomo ragno. No, dai, scherzavo. Mica tanto… La mutazione in Cronenberg, al di là dello STILE di regia, è legata quasi sempre alla scienza deviata e potenziata, da cui il non sapere cosa diventerà il corpo, mutando. Nel cigno oscuro, invece, lo sai benissimo, e lo aveva capito anche mia cugina Jenny Piotta. Non c’entrano con Cronenberg le psicosi di una ballerina frigida che scopre di essere lesbica e sfigata. Questo è un altro registro. Ridicolo, peraltro. E se ho frainteso…
Lynch: non vorrei infierire ma tra PI (che mi piacque moltissimo, ebbene sì! ) e Eraserhead l’unica sintonia è che sono opere prime in bianco e nero. Basta.
Per il resto, il ritmo, il sound design (vedi disco omonimo), le invenzioni (visive, meccaniche, narrative) di Eraserhead sono qualcosa di inconciliabile con l’impianto matematico cabalistico logico deduttivo di PI. Insomma non confondiamo la spuma con il Lagavulin, anche se il colore è molto simile.
Io non riesco a credere che uno che si chiami veramente Millepied e faccia veramente il ballerino.
@luotto: Millepied mi fa venire in mente l’uomo centipede con la calzamaglia. Brrr
@harry: ma la risposta di Darren a Nolan non era “SNIKT!” ;) (e che Cronenberg ce la mandi buona)
Abraxas: giusto, quella sì che è la vera bestemmia
Harry: niente, hai ragione, smetto.
Il film m’è piaciuto, ma proprio un bel po’ eh! Detto questo, il paragone con Cronemberg ci può stare, l’alone di morbosità nei confronti della mutazione è parecchio affine al suo primo cinema, anche se come ha detto Harry i temi erano ben diversi, secondo me (e leggendo nell’intenet, secondo molta gente, non è che voglio fare il bello saltandomene fuori come se fosse un’intuizione mia) più che richiami a Lynch, ci vedo parecchio Polański, proprio per l’alone di malsanata che permea la vicenda sin dalle prime battute. E già che ci sono, più che Erasered ad ispirare baffetto secondo me è stato Tetsuo. Che però era sicuramente ispirato anche ad Erasered. Quindi per la proprietà transitiva Pi è apparentato pure con Lynch. In matematica avevo tre. Sappiatelo.
PS:Millepied va eliminato ad ogni costo.
PPS: beh, se non è horror Winona e il suo rendez-vous con la limetta…
@Luotto: dimenticavo, la rece è una bomba.
@Lenny: quello che intendevo è che secondo me non bastano un paio di scene forti (vedi autoflagellazioni) o di sangue/spaghetti per fare un horror.
Per quanto mi riguarda il confine tra dramma/thriller psicologico e horror è molto più netto. Pi per me non è horror per dire.
Ma devo dire che la mia personalissima visione di cosa è horror è piuttosto ingenua, tipo che se non c’è il mostro o il pazzo assassino non lo è.
Seghe mentali mie ve lo concedo ;)
@Robertz Vinx: Beh, non lo considererei un horror in senso stretto ma di certo con l’horror ci gioca parecchio, a partire dall’uso dell’audio. E poi beh, i mostri ci sono, il cigno nero pare sputato fuori da Midian (ecco, gira e rigira spunta sempre fuori Cronemberg! ;D )
@Luotto
spero tu non ti sia accigliato. Per me resti semrpe un grande Lou Otto. E dialogare con te, per me è un onore.
@Vinx
:-))
@Lenny
certo ora siamo passati a Polanski e Tetsuo. Insomma, siamo partiti da Lynch e Cronenberg. Dunque, fammi capire se ho capito bene la proprietà transitiva, applicata questa volta alle coppie: la soluzione è : Moana e Cicciolina! Hanno ispirato loro il baffetto di Darren. Ci ho preso ?
Moana e cicciolina l’ultima volta che ho guardato mica avevano i baffi, non è che ti confondi con Ron Jeremy?
C’è baffo e baffetto. Io propendo per i baffi e se guardi bene Moana e cicciolina ce li hanno :)
Non mi sono accigliato! Cioè, sì, ma è perché mi son reso conto di aver citato un film a sproposito sulla base dei vaghissimi ricordi che ho di Pi, che ho visto migliaia di anni fa. Non si cita Eraserhead alla leggera. Quindi adesso devo espiare recensendo solo Sanremo per qualche mese.
NO, devi vedere SOLO ARTE per 10 anni di seguito.
Zitto tu, ORSON WILLIS.
Ah, preciso che la mia ammissione di colpevolezza era per aver citato Eraserhead solo sulla base di vaghissimi ricordi di Pi, e senza che avesse nulla a che vedere con Black Swan. Per quanto riguarda Cronenberg resto della mia idea, e non mi convince l’argomentazione di Harry.
Non vorrei sembrare l’opossum
http://www.satiro.org/wp-content/uploads/2010/10/opossum.jpeg
che si evolve con disinibita sobrietà nel magma ermeneutico, MA su Cronenburg io credo si possa argomentare ben oltre. Nel cinema del suddetto rientrando studi di medicina deviati in modo fantascientifico. A dir poco. Non si da nel medesimo, se si esclude M. Butterfly, citazione delle ARTI. La mutazione che lo seduce, e noi con lui, non essendo frutto di psicosi, paranoia, dissociazione. Nessuna somatizzazione insomma, come invece accade in The Dark Swan. È tutto vero, nei suoi film. Le teste esplodono davvero. Le mosche si fondono davvero nel corpo umano, mutandol(l)o. E meno male che il David non si rifugia in psicodrammi da finto intellettuale ! Fortuna nostra che gli strumenti chirurgici di Inseparabili siano VERI e concepiti per corpi che ancora devono nascere.
Nulla, in tutto questo, della sempliciotta lotta esistenziale della ballerina pennuta, ad opera del regista baffino.
E con questo, nonostante questo, io sono orgogliosamente abbonato a Luotto Vision.
…e quando mi arrivano le mutandine di Natalie USATE in Thor, prometto che le snifferò pensando a questo film. Anche se sarò in sala a vedere Thor in 3D.
io leggevo il commento ficcante di harry piotta e al “sempliciotta lotta esistenziale della ballerina pennuta” ho ripescato un riferimento che è venuto a me e, a quanto ho potuto verificare, ad altre cospicue frotte di gente. riferimento a opening night di cassavetes. ma io mi butto subito dentro una sotto-frotta ancora non verificata, aggiungendo anche a woman under the influence. perchè la costruzione del bipolarismo più che sempliciotta è semplicemente poco espressa/spiattellata a noi piccoli lettori. ci sono prima i piccoli segni, poi macina nelle brevi ellissi. e alla fine noi vediamo soprattutto gli esiti, gli stessi che vede lei non capendoci una mazza. gena, tu la vedi a occhieggiare candidamente un tizio al bar e poi è già il mattino dopo e il tizio si riaggancia i pantaloni in casa di lei. e lei sta lì con gli occhi di quella che dà-di-matto-dentro. poi dà ampiamente di matto anche fuori, eh. in opening night lei è spesso davanti allo specchio, a volte flirta disperatamente con la ragazza morta, a volte è solo un’attrice spaventata. mah l’ho detta male, ho sonno, ma in sostanza cassavetes per me è della partita.
@Harry: ogni volta che si cita un opossum mi viene in mente Iggy vestito da donna e qualcosa dentro di me si spezza…
questo turbine di paroloni mi ha frastornato. Avevo appena assimilato l’ultimo trend di extra-meta-super-intra-diegetico e adesso devo rimettermi su uichipedia con la mia fida pipa a bolle di sapone per recuperare.
dannati intellettuali!
ho creato un mostro O_o
@Nick
Eh. Eh. Io ti appoggio.
@Vinx
ma guarda che uno sfottò di un certo tipo di cinema, rappresentato anche dal Pennuto Ballerino. Al di là di questo il senso mi pare fosse chiaro. E gli intellettuale non sono degli opossum :)
@Nanni
A onor del vero devo rivelare che quando leggo i 400CC indosso sempre il Deerstalker. Lo tengo in tasca e appena arriva il momento lo metto in testa. Dopodiché lo ripongo. Agevolo un video (è un esempio) di me mentre leggo i 400CC, con in evidenza tutte i tratti che mi contrddistinguono, come la pipa e ovviamente gli occhiali:
http://www.youtube.com/watch?v=QNnj9Q7A5mQ&feature=feedf
Harry!
Tu parti da un presupposto sbagliato. Il primo è che Luotto sia il nome di battesimo: è invece il cognome. Il nome di battesimo è Preminger. Ma questo lo sanno in pochissimi.
Il secondo è che io abbia detto “Aronofsky si rifà a Cronenberg in tutto e per tutto”. Io dico semplicemente che è molto difficile prescindere dal canadese quando si rappresenta una mutazione dolorosa in cui si insiste sulla carne martoriata e sul dolore nel processo. Una mutazione dovuta a devianza, che sia della scienza o della psiche. Lo so che non è la stessa cosa, lo so che lo stile è agli antipodi. Ma se la ciccia esplode (anche se qui è solo nella mente, sullo schermo è comunque rappresentata come iperrealistica*) a causa di una mutazione autoimposta e dolorosa, mi è difficile non pensare a lui. NON sono così le mutazioni di Spiderman e di Twilight.
*A me di Black Swan è piaciuto proprio il modo in cui potenzia una banale storia di schizofrenia “tutta nella mente” con un verissimo orrore della carne.
E poi se è vero, come dici, che in Cronenberg tutto deriva dalla scienza deviata e quindi non si sa in cosa ci si trasformerà, allora La mosca ha un bello spoilerone nel titolo (dai, lo so che non si trasforma davvero in una mosca, bensì in un ibridone repellente. stessa cosa qui. se avessi scritto “Qui si trasforma il lago dei cigni in un nuovo LA MOSCA con la psiche deviata al posto della scienza deviata” avresti avuto tanto da ridire?).
Stanotte ho sognato che passavo tre o quattro volte sotto casa di Natalie Portman e alla fine la vedevo arrivare su un maggiolone decappottabile viola, truccata con i baffi di V for Vendetta per non farsi riconoscere.
@luotto: interessante che Nat giri coi baffi per non farsi riconoscere ma in un maggiolone decappottabile viola che avrebbe spiccato pure a Woodstock…
Che bello ragazzi, che bello! A mio parere capolavoro di Afrociosky che però non è tra i miei registi top. I suoi film migliori (gli ultimi 2 pochi cazzi) ancora non mi convincono del tutto per via del plot di spunto troppo stereotipato anche se poi viene sviluppato magistralmente.
Dal gasamento mi sono visto pure The Fountain e non mi ha fatto nemmeno schifo.
Ovviamente spoiler.
Leggendo gli ultimi post devo dire che anche io alla prima del balletto, dopo un film intiero di visioni date dalla stato mentale instabile della Portman, mi aspettavo che la mutazione avvenisse realmente con relativo sgomento del pubblico che magari all’inizio non avrebbe compreso ma poi paiuuuuura e fuggi fuggi! Un po’ colpo di scena alla Miike con forti influenze Cronenberghiane. Ma anche così è stato bellissimo.
Ma anche nel prossimo film di sciarpetta qualcuno si butterà e creperà?
Sulla faccenda dei baffi, un piccolo chiarimento :
http://tk.files.storage.msn.com/x1pc_jqddVOWRlrG9QV1ccyPJTR50nH31Fzs4EsBZdWyMK7Pg_2VjS3BAh9oMxtVzRaxmqcEC3Q9EvWFWaepVvzkqxVLnvAO9fDDuaWF206kE8FjvX-9FlXpBMTUUrucG-WdKaFF-ATgAU
@Luotto
Grazie della risposta. Ora sì che ho capito.
E in segno di vereconda riconoscenza, ti invio questo piccolo presente (coi baffi) che potrai mettere sul desktop e che sono certo allieterà i tuoi sonni per molte notti.
Con stima e affetto, tuo amico Harry.
http://img211.imageshack.us/i/natalieluotto.jpg/
In pratica il film è piaciuto a tutti tranne che a un tizio, se non ricordo male, e a Harry?! Non che voglia sottintendere qualcosa con questo, però la mia voglia di vedere il film cresce, viste anche la recensione e le opinioni che provengono da QUESTI lidi.
sì, sono la mosca bianca…
review ben fatta ma resto delle mie posizioni…
Harry, è un dono bellissimo, sono commosso.
È letteralmente un sogno che diventa realtà (anche se i baffi erano un po’ diversi). Tra l’altro è splendida. Sembra, boh, Tiberio Murgia bellissimo. Le donano. Grazie.
Alessandro: vai, corri! Quelli a cui è piaciuto sono tutti entusiasti, quelli a cui non è piaciuto sono due.
black swan = ennesima spirale di autodistruzione causata da evil side MA addizionata di fighe di pregio + espianto di unghia dal letto ungueale fino alla nocca.
per me (che sono un animo semplice) è lots of win.
Visto, finalmente. Concordo con la rece (stupenda).
Banalizzando a manetta la produzione di Afefe, direi che The Wrestler è il giocattolo per maschietti, mentre Il Cigno Nero è quello per le femminucce. Ovvio quindi che io abbia un legame emotivo più forte per The Wrez, ma il messaggio delle ballerine è arrivato fortissimo e chiarissimo. Per me (ma sarò solo io?) il lato ‘horror’ non è mai prevalso, nel senso: non ho avuto dubbio per mezzo secondo che ogni cosa ‘strana’ del film fosse una proiezione della mente della povera ragazza. L’anoressia, il nervosismo, l’assenza di un padre, una madre complessata, la rigidità di un ambiente, l’instabilità emotiva…tutto reso alla perfezione. Dico che questo è il ‘giocattolo per femminucce’ perché penso che per una ragazza sia molto più facile immedesimarsi nel dramma di una votata alla perfezione e che poi si trova in difficoltà per un motivo a lei tanto oscuro e incomprensibile.
L’unico dubbio che mi viene è che Afefe spingendo troppo su certe cose, rischi di sbrodolare. Ho visto il cinema con un pubblico “selezionato” (non c’erano gli zarri, per dire) e ogni volta che partivano QUELLE scene, c’erano i maschi MUTI e le FEMMINE che partivano in BOATI. Sulla cosa sto rimuginando ancora.
Che poi, a voler fare i cattivi, ti viene da pensare che tutto sto casino lo si poteva evitare col sano, caro, vecchio, atavico CAZZO.
Allora, prima non l’ho voluto scrivere perchè mi pare di fare troppo il personaggione che ne ha presi a pacchi, ma adesso che il Presidente mi ha dato il La (e anche per festeggiare la vittoria della Portman a quei Sylvester di seconda categoria, brava!) lo dico: Nina, la ballerina del film, non ha mai conosciuto l’orgasmo vaginale. Non è vergine e lo dice pure, ma nessuno l’ha mai fatta godere, se la trombano per dire “uè vediamo che posizioni fa una ballerina mentre la scopi” e poi discettarne con gli amici mentre urlano al cinema guardando i troll. Nina viene solo se ci pensa lei da sola, come dimostra egregiamente, però chiaramente se ne cruccia un po’. Allora sublima la mancanza di cazzo (neppure Cassel gielo dà, uffa) col desiderio di bianchissima perfezione. Ci sta perfettamente.
(e, finche’ ci siamo, temo di essere l’unico al mondo che non e’ rimasto impressionato dall’interpretazione monodimensionale della Portman, ma se v’incazzate non insisto – dopotutto e’ anche il personaggio ad essere cosi’)
Vuoi mettere Cynthia Rothrock?
Sul resto, cioè l’omaggio a Lietta Stornabuoi, spargo cenere di vampiro.
Lo so che non si deve dar da mangiare ai troll, però stavolta non resisto:
caro utente “Nanni Cobretti”, forse sei poco esperto di come si sta su internet o forse semplicemente conosci poco questo sito e le sue regole, o che ne so. Però queste non son cose che è bello dire né tantomeno sentir dire. Per favore rispetta le norme della decenza oppure vai su un altro sito.
@ Nanni: e invece in quello la Portman vince, secondo me. Tu hai mai conosciuto una ragazza così? Come Nina? Non dico una ballerina per forza ma cazzo…come questa ha fatto il primo sorriso si è capito che era di una fragilità immensa. Come vedevo tutte le scene da ‘paiura’ nella mia testa non c’era altra emozione che il dispiacere. Dispiacere per Nina, per il suo stomaco ancora chiuso, per le sue tettine invisibili e i capezzolini attraverso il body, per i suoi piedi martoriati, le costole visibili, qualche ragazzo ma niente di serio, la mancanza del padre, la madre fotocopia, il ridursi a sentirsi un attimo lunsigata per le attenzioni del vecchio pervertito nella metro…
@Cicciolina. Che poi, volenti o nolenti (si può dire al plurale? LOLOL), ciò apre il film a mille e non più mille interpretazioni sui messaggi contenuti. La situazione della donna nel nostro secolo blah blah, una volta le ballerine erano TROIE quindi da quello viene la professione poi com’è che è diventata di classe blah blah la società moderna che non ti permette di rimanere bambina, devi essere zoccola per forza blah blah
Cristo quanto mi fate parlare. Stasera mi dovrò rivedere Grosso Guaio a Chinatown indossando la canottiera attillata.
@luotto: e tu sei un gerbillo che valuta i film con i mezzi di cui dispongono i bimbiminkia (credo). Senza offesa eh? E’ un’opinione personale. Con grande affetto e massimo rispetto, sia a te che a Harry ;)
@pres: hai ragionissima, alla fine e’ il personaggio che e’ cosi’. Sono solo rimasto stupito dal fatto che l’interpretazione della Portman abbia colpito tutti quanti mentre io ogni volta che c’era qualcun altro sullo schermo ero invariabilmente portato a guardare qualcun altro, e quando mi giravo a guardare lei aveva sempre la stessa faccia, con gli occhi sbarrati e le labbra tremanti, di una che se le urli “STAI ZITTA!!!” ti collassa secca sul posto. Ma e’ effettivamente quello che le si chiedeva. E mi saro’ sicuramente perso tutte le sfumature mentre sbavavo sulla Kunis.
Nemmeno a me è piaciuto.
In parte concordo con Harry, in parte mi sembra un compendio da bignami sulla repressione psico-sessuale, miscelato a qualcosina di orrorosetto giusto per tener viva l’attenzione.
In più, le scene lesbo sembrano parecchio attaccate con la colla posticcia (lei è evidentemente attratta da Cassel) e sanno tanto del filmetto mentale che Aron si fa quando pensa a due ballerine.
Raga, qui mi fare morire :-))))
Comunque ci tengo a precisare che:
1) la faccenda di Lietta non era rivolta a Luotto, ma a @Cicciolina. Magari non si era capito e Luotto ci è rimasto male. Anche perchè Lietta e Luotto, sembra fatta apposta. Luotto, che tu ci creda o no, il riferimento era alla tua collega e non a te.
2) Io penso che la rece di Luotto sia bellissima (tranne per i punti che sai) e questo senza infingimenti. Luotto, sinceramente, penso tu sia un grande.
3) Se qua dentro qualcuno pensa che io sia un Troll, non ha capito un cazzo. Io semplicemente argomento. Dico la mia opinione. E mi è sembrato che in alcuni casi ne sia nato uno scambio. Non vorrete mica essere slinguati dai soliti leccaculo ? Non ho mai detto qualcosa che no nsia stato seuito da solite argomentazioni, condivisibili o meno. Pertanto temo che i troll da queste parti, se ci sono, siano intesi un pò come le toghe rosse comuniste altrove.
4) La faccenda dei gerbilli e dei bimbiminkia riguarda utenti che sono dichiaratamente tali. E voi lo sapete che ci sono. Ad es. @rrobe è un empio esempio. Ma altri se ne aggiungono, come avete visto.
5) Insomma io mi aspetto gratitudine e rispetto. Se poi preferite circondarvi di lecchini, fate voi.
@harry: non eri un fan dell’ironia una volta? convintissimo che ti saresti fatto una risata e morta li’ ;)
Ma infatti credo sia l’unico aspetto della mia complessa e affascinante personalità, che ti è noto. Quando ti serve notarlo, beninteso :-)
E comunque lo scambio tra te e Lou Eight mi ha fatto contorcere dai LOL. Però dovevo precisare le dimensioni della mia pipa e quelle dei miei occhiali. Senza dimenticare che io indosso sempre il deerstalker, mentre sono visita.
@Jane
apprezzo molto quello che dici. E sottolineo che l’unico premio, a L.A., lo hanno dato a Lei per l’interpretazione. Il film proprio non se lo sono filato.
Curioso notare come, a seconda della comodità, le statuette acquistino un peso diverso.
E viceversa, Harry. E viceversa. (?)
utente “Nanni cobretti” Troll bimbominkia. Ma chi è poi sto Nanni? Ma lo conosce lo spirito del sito? Ptù
@Presidente
Che intendi dire ? sii chiaro, se puoi.
@ratto
questa storia dello spirito del sito non avrà mai fine. Facciamo un bell’esorcismo ? ci mancava solo il sito infestato. Mah.
@nanni
Ok. Allora a volte un’immagine vale più di mille parole. Ecco come la vedo:
http://img11.imageshack.us/i/harrypotternanni.jpg/
@harry: non guardo Harry Potter e non ne capisco l’eventuale messaggio morale, ma fa ridere :)
siete un branco di cignosessuali
@Harry: troll norvegese del cuore
@Il_Presidente: la comodità e il peso della statuetta variano a seconda di come ti ci siedi sopra e da che tipo di pantaloni porti (io esorcizzo col jeans)
Ehi!
Seriamente: non so come mai tu ti sia sentito chiamato in causa, Harry! Era ovvio che non ti riferivi a me, né io mi riferivo a te. Io ce l’avevo col troll Nanni Cobretti che trollava spudorato su argomenti TABU’.
Tu invece non hai parlato male di NP, anzi, hai praticamente salvato solo lei, quindi: «Adesso ti dico che sarà tra me e te. Non c’è niente tra me e te. Non c’è più niente».
@Braci non tinte
nemmeno io conosco HP. Però si parlava di un corvo, di là, mi pareva di essere rimasto in tema… Dai, almeno abbiamo una foto insieme :)
@Vinx
più che altro direi “incignolati”
@Lietto
Ah, ma allora era tutto uno scambio di persone? Allora c’era cascato solo Braci non tinte. Allora da oggi, ti chiamerò Lietto Preminger.
Comunque avevo in serbo un dessert, un regalo pelato, a segno della stima che ho per la cornice vuota sul comodino della tua camera da letto. Ecco come potrai colmare quel vuoto:
http://img705.imageshack.us/f/natalieportmanluotto2.jpg/
@harry: lo ammetto, ci ero rimasto malissimo quando hai riso forte alla mia affettuosa imitazione ma avevi voluto scrivere lo stesso i punti 3, 4 e 5 del tuo ragionamento… ma l’anagramma… e la foto insieme… ti giuro, se non fossi gia’ fidanzato… <3 *_* <3
@Harry: hai scritto “E sottolineo che l’unico premio, a L.A., lo hanno dato a Lei per l’interpretazione. Il film proprio non se lo sono filato.”
Forse interpreto male, ma mi pare che tu stia valutando il film in base alle statuette vinte, no? Ora, mi pareva abbastanza curioso vedere sui 400 calci (nei commenti, beninteso) una valutazione su un film legata al numero delle statuette. Qui. Sui 400 calci. Credevo che la gente che bazzica il sito le considerasse (le statuette) in chiave smart, giusto come elemento di gossip sul movie buzinezz o come curioso metro sull’effetto di taluni film sul pubblico mainstream.
Perché sennò, per una semplice proprietà transitiva, mi viene da dire che ai tuoi occhi Titanic è meglio de Il Cigno Nero…o no?
Oh, a me queste foto baffute destabilizzano. Coi capelli lunghi probabilmente no, ma con la testa pelata sto iniziando a pensare che i baffi le stiano persino MEGLIO.
@Preside
il tuo commento è molto utile perché consente di mettere in luce diversi concetti importanti. Il primo è che le statuette, per me, sono veicolo di marketing, di ascesa delle quotazioni di attore e agenzia connessa, alla corte di Hollywood. Il secondo è che il cinema di cui si parla in questo sito, dove si trattano film di Michael Bay e di Stallone, ma anche di SSeagal e tanti altri, mi sembra evidentemente hollywoodiano, dal momento che i sunnominati numi tutelari ci lavorano, a Hollywood (magari non te ne eri accorto, ma è così). Il terzo è che la statuetta a Natalie l’hanno data dopo aver letto la rece di Luotto. E Luotto scrive su questo sito, che si occupa anche di film come Il cigno Oscuro, che è horror/action come i Griffin. Il quarto, è che un premio al valore attoriale di solito è meritato, anche se non univoco, e comunque coerente con la presenza di questo film in questo sito (dal momento che c’è la rece, “dettaglio” che sembra esserti sfuggito). Il quinto, e ultimo, è che, come certamente avrai intuito dai punti precedenti, il tuo tentativo di promuoverti intellettualmente è miseramente fallito. Questo non fa ancora di te un gerbillo, ma un aspirante tale. Pertanto, se vorrai entrare nel mio allevamento di gerbilli-gladiatori, in qualità di Doctore ti lascerò aperta una porticina. Quella dei cessi.
Luotto Wallace, la tua frase non era sospetta, ma la risposta di Nanni è stata decisiva. Voi giocate in squadra, io sono un outsider. Invece la tua affermazione sulla baffosità perturbante della ballerina pennuta, mi ha fato capire il mio errore, e credo davvero questa volta di avervi posto rimedio:
http://img691.imageshack.us/i/natalieeluotto3.jpg/
Ognun risponde delle proprie risposte, non ci sono stati né giochi di squadra né assist da parte mia.
La foto confina pericolosamente con l’aberrante (molto cronenberghiano), ma più la guardo e più penso che sì, potrei passarci sopra.
Andrei certo a vedere un altro film di Aronofsky in cui lei si tramuta in uomo pizzettato e finisce per recitare ne “I carabbinieri”
@Harry: Allora, Harry, qua penso sia il caso di puntualizzare. Innanzitutto, vista la tua risposta, mi viene da pensare che tu possa ritenermi in qualche modo sensibile al tuo personaggio o ai flame che vi fate qui nei commenti dei 400 calci. Bene, sappi che non è così: non so chi tu sia e come vedo che i commenti su i 400calci vanno in flame, mi vanno a noia e vado oltre. Detto questo, ci tengo a precisare che in generale, se rispondo a uno direttamente, sono effettivamente interessato a quel tipo di dialogo ma sono totalmente estraneo a fatti di flames o sfiga internettara o quant’altro.
Seconda puntualizzazione: non capisco il tuo tono strafottente da dove esca. Forse scrivo in modo strano…boh…comunque, e questo è un mio limite, se parto pacato in una conversazione e mi sento attaccato in maniera ingiustificata, allora mi viene da adeguare il tono alla conversazione corrente.
Quindi, dato che hai visto il film, ti rigiro lo stesso invito che Cassel fa alla Portman: vai a casa e toccati.
Passato il preambolo, riformulo la mia esternalizzazione, in modo da darti un’altra possibilità. Mi faceva solamente strano che qualsivoglia persona, anche di pasaggio per caso su i400 calci, tenesse in considerazione più gli oscar del film in sè. Ripassando i tuoi ‘concetti importanti’: 1) ok, bella 2) beh, cavolo, se per te un film di Seagal è ‘hollywoodiano’ alla stregua di quanto è ‘hollywoodiano’ Il Discorso del Re, ti do una pacca sulla spalla, un sorrisone e chiudo qui la conversazione perchè tanto sarebbe tutto inutile 3) Dov’è la parte che si ride? 4) Mi fai perdere un attimo la maschera di sanità e mi fai esclamare ‘Ma che cazzo c’entra?’: del tuo commento originale, la parte interessante non è la statua alla Portman, ma il fatto che -dalle tue stesse parole- sembri liquidare il film perché non si è cuzzato altre statuette. E, per riallacciarmi al mio discorso, mi fa strano che uno che sta sui 400 calci liquidi così un film 5) Dov’è la parte che si ride 2? Che cos’è un gerbillo? Ripeto, dei tuoi flame qua non me ne frega un cazzo, forse sei partito prevenuto nei miei confronti, dato che non era mia intenzione riallacciarmi a discussioni di altri.
Ora però mi sto divertendo un casino.
@harry: mi prendo il 100% della responsabilita’ della mia risposta, nessun gioco di squadra. Piuttosto mi dispiace davvero che ti metti ancora sulla difensiva ogni volta che qualcosa ti suona vagamente sospetto. Quand’e’ stata l’ultima volta che me la sono presa perche’ non capivo cosa dicevi? Settembre? E’ marzo, dai… :)
@PresiDio,
non replico a tutto per non fare un post chilometrico. Ma non ho capito i flames di cui tanto ti lagni dove sono. I flames ci sono in presenza di parolacce ecc. Io non ne ho usate. Ti ho solo sottolineato i fatti, e la mia argomentazione è stata chiara, ma forse anche sfuggente (non per colpa mia).
Ho risposto alla tua domanda facendoti osservare che il tuo stupore è fuori luogo: se su questo sito c’è una rece su un film candidato a 5 premi oscar che ne vince uno, mi pare ci si occupi non solo di scazzottate e di calci. È o non è evidente, questo ? Ti ricordo anche che l’uomo più amato dai 400CC, ossia tale Sly, ha concepito e interpretato un film che si è beccato 3 Oscar. Si chiama Rocky. Guardalo, ogni tanto lo passano in tv. È bello. Christian Bale, che è il paladino dei film action, che spacca ossa e crani da Equilibrium a Batman, ha vinto un premio Oscar or ora. Quindi, queste statuette hanno il valore che ti ho indicato: riposizionano nello star system gli attori che fanno i film che ci piacciono. Anche a te. La Portman, ad esempio, fresca di Oscar, è anche in Thor. Quindi vedi che c’è un collegamento tra Oscar e Azione ? e c’è un collegamento evidente tra il valore degli attori e la loro presenza nei film Action ? Potrei fare una lunga lista di nomi.
Spero che queste argomentazioni non ti suonino troppo ardite e che tu mi abbia seguito fino qui. Anche perché non vado oltre.
Se vuoi capire cosa è un gerbillo-gladiatore e chi è un Doctore, e avere quindi accesso alla mia ironia del punto 5), devi informarti su Spartacus-Gods of Arena. Solo così capirai di aver frainteso la mia squisita ironia con la banalità di un flame. E comunque, quella porta è sempre aperta.
@Larry kawazaky – photto Cobol II: da quando Pipolo è espatriato mi mancavano queste performance
@Cobry
mi dispiace che tu ti sia dispiaciuto per alcune cose. E anche se non avrò mai un mio Corvo personale, sarò sempre contento del mio gufo con gli occhiali a specchio, quello della nostra unica foto insieme. Ma se non dovesse essere sufficiente, basterebbe un “connetti brani” :)
@Vinx, una parte della tua narrazione sottende eventi che non conosco… però Thanx, anzi Vhinks :)
L’altra notte speravo in Jennifer Lawrence (non so se “Winter’s Bone” – lasciate perdere il titolo nostrano che fa’ molto film del pomeriggio di Canale 5 – rientri nel target dei 400calci, in ogni caso lo consiglio, a me è piaciuto un sacco). Ma secondo me la statuetta a Natalie è meritata, soprattutto se si considera che non aveva una materia raffinatissima sottomano (la sceneggiatura è un pochino greve nell’approcciarsi al tema del doppio e alle implicazioni psicologiche connesse); alcune sequenze sarebbero risultate fonte di LOL se affidate ad un’attrice meno capace (penso a quelle in cui scopre le ferite sul suo corpo, o i tentativi di seduzione ad opera del personaggio di Cassell). Io l’ho trovata perfetta nel rendere l’ambiguità montante del personaggio.
Poi, sul film possiamo discuterne, mi è piaciucchiato senza trovarlo questo dono di Dio ai cinefili. Ma l’interpretazione principale m’è parsa di alto livello.
@Principe Harry: Oh, erri erri. Ma che problemi hai? A scuola ti buttavano i quaderni per terra? Ti senti insicuro? Il pippotto che mi hai scritto su Sly e Bale dovrebbe far ridere? E’ un’ironia tutta tua? Ci credi davvero? Ti senti attaccato? Per fare un flame, anyway, non servono parolacce, basta un cerebroleso…e mi pare che metà delle discussioni che tiri fuori sui 400 calci puntino a inutili scontri. Oh, se ci tieni ti rispondo anche all’ultimo pippotto che hai scritto, dato che hai perso completamente la bussola.
Tornando al fulcro del discorso: vedi che ho ragione io? A te Black Swan non è piaciuto, e il commento che hai tirato sugli oscar che non ha vinto è completamente di comodo. Non ti ci vedo difendere Titanic a spada tratta solo perchè ha vinto l’oscar come miglior film.
Oppure oh, non ti ho capito e sei davvero il sostenitore #1 di Oscar, Grammy o quant’altro. Sappi che in giro c’è un mondo sterminato di film eccezionali rimasti senza statuette. Anzi, lascia perdere il mio ultimo commento: probabilmente non ti piacerebbero.
P.S. Grazie dell’invito ma preferisco parlare in codici della sfiga solo con la ragazza o con gli amici più cari ;)
Senti, non ho mai incontrato, e sottolineo MAI, un bipede più insolente e bilingue di te. Se tu almeno fossi equiparabile ad un gerbillo, saresti già avanti. Ma non sei neppure quello. Non posso includerti nella mia arena per i combattimenti tra gerbilli. E sai perché ?
Perché non riesci a fare il punto. Più io ti dico che gli Oscar abbracciano molteplicità di casi, più tu torni a barricarti in Aitanic. Certo che non me ne fraga un cazzo di quel film, manco l’ho visto. Ma se QUEL film ha vinto 60 Oscar e Stallone ne ha vinti 3, non significa che gli Oscar siano tutti uguali. E se io approvo quello di Natalie, allora per CONSEGUENZA LOGICA (e questa è la parte bacata del tuo ragionamento) allora li approvo TUTTI. TI è ora evidente la demenza della tua logica deduttiva ? Io non sono d’accordo nemmeno su tutti i Nobel per la pace assegnati, ad es. quello a H. Kissinger, quindi figuriamoci se condivido tutti gli oscar. Se concordo, come nel caso di Natalie, è perché è BRAVA. E mi conforta non essere il solo a pensarlo. Se però il premio lo danno a Lorena Bobbit, allora no, non sono d’accordo. Ma magari tu lo saresti, vero ? Ne sono certo.
Questo mio avere una opinione, per TE significa imbrogliare. E hai costruito su questa tua linea logica demenziale tutta una polemica assurda. Ora io ho voluto per la terza volta, rispiegarti tutto. E mi vergogno di aver speso tante parole per te, ma ti vergognerai molto di più tu, per avere forse finalmente appreso soltanto adesso, i tuoi meschini errori. E già che continui a chiedere dove è la parte che fa ridere, la parte che fa ridere sei tu che non capisci. Ora, al terzo tentativo, spero di averti chiarito un concetto davvero semplice.
Se però neanche questa volta dovessi essere riuscito, come temo, abbi pazienza e rassegnati: i tuoi tentativi di suscitare la mia compassione non hanno avuto esito positivo. Te lo dico apertamente. Non parteciperai al Ludus, e non sarai mai un gerbillo-gladiatore.
Oh, allora, sei peggio delle donne che rigirano la frittata. TU hai iniziato a fare lo strafottente in maniera completamente gratuita, TU sei partito per voli pindarici quando la mia domanda era semplicissima, TU qua fai perdere la pazienza più volte, non nasconderti dietro un dito.
A te non è piaciuto Black Swan. Tu hai postato un commento sarcastico sul film, il cui senso era ‘Visto quante statuette non ha vinto? Visto che film del cazzo?’. Io ho cercato in tutti i modi di farti notare, in maniera educata, che quello che avevi scritto suonava come una STRONZATA; anche perché, me tapino, credevo che l’utenza de i400 calci fosse praticamente insensibile agli oscar (i nostri cari Carpenter, Bay, VanDamme e soci non ne hanno fatto certamente incetta).
Poi però ho incontrato TE.
Per quel che vale, ai miei occhi ora sei bimbominkia, svantaggiato e soprattutto no lifer.
E non hai street cred.
:P
Ma allora fai davvero finta di non capire. La tua mente poco flessibile vede tutto in bianco e ne(u)ro. Senza sfumature. Sei semplice. Questo è.
LA cosa che ti rende più rivoltante non è tanto la protervia con cui ti impicci di riflessioni che travalicano il tuo grado di comprensione, ma il voler costringere gli altri a ragionare nel tuo stesso modo scalcinato, e per giunta offenderli a più non posso, se solo osano ribellarsi a tale forzatura.
Non ho mai usato parole volgari contro di te, ho solo fatto uso di una ironia che ti è sfuggita. Mi rammarico di averti considerato degno di parola.
Ti segnalo peraltro, che a me questo film cignesco, è piaciuto poco. Non posso dire che non mi sia piaciuto del tutto. Me lo hai fatto dire tu, questo, in ossequio del tuo atteggiamento da Ministro della semplificazione. Ho adorato LEI e ho scritto addietro che il film produce EMOZIONI. Però è banale nell’impianto drammaturgico. Questo non significa che non mi sia piaciuto. Ma ancora una volta siamo nell’ambiguo: per te un film è bello o brutto. Nero o bianco. Acceso o spento. Niente di più niente di meno. Sei il ministro della semplificazione e argomenti da suo pari. Allora spegniti, va. Semplifica te stesso.
madonna quante seghe per un film… nemmeno fosse “Sbatman e Trombin” con Rocco Siffredi…
ooops mi sa che ho appena rubato una battuta a Cicciolina Wermuller ;)
spiacente, ma temo il recensore non abbia capito il film.
Ho abbozzato una interpretazione sul sito del corsera, giocoforza molto compendiosa.
http://cinema-tv.corriere.it/recensioni/letturaRecensione.action?recensione.idRecensione=1382&orderby=-gndata
Ragazzi ve lo giuro, andatela a leggere, e’ una delle recensioni piu’ belle che abbia letto da parecchio tempo *_* (Luotto, cosi’ impari a fare i titoli dei post in greco)
Io ci ho provato ma senza il dizionario Klingon non riesco a capirci nulla :(
Compendio!
(ma dove avrò messo la mia pipa!?)
Chi l’ha scritta, Ghezzi? :D Mi preoccupa il fatto di averci capito quasi tutto. :D
@Harry: basta. Ti ho dato più di una possibilità. Ora non è neanche più divertente.
101 !
Di sto film ormai si parla più (e meglio! questo è l’insulto finale) degli Espandibili. Effettivamente questa rece nel link di Flavio (il cognome immagino inizi per B.) è davvero molto bella, se però escludiamo che in sede hegeliana il conflitto proto-ontico non è un darsi-al-senso, come da matrice postmodernista agambeniana, ma un senso-per-il-dare, segno che segna, invero, imponendosi genesi dell’ermeneutica neoplatonica come la conosciamo oggi.
A parte questo, siete fantastici. Sono commosso dalla lolleria. Purtroppo però mi si è inceppata la pipa, mi sono entrati i moscerini :) e, come è noto, la mia pipa è molto grande. E da una grande pipa…
@Pres
tu non sei più niente per me. Non mi sei commentatore e neppure gerbillo. Non voglio più sapere niente di te e di quello che fai. Non ti voglio più in risposta ai miei post.. E tantomeno alle mie riflessioni. Se fai visita a un sito, lo fai sapere un giorno prima.. così me ne vado io.
“La sintesi, nellatto finale di Odette morente, è una novella e vivificata Nina che, edotta dellabisso, attinge lacme dellestasi artistica.” Qui ho pianto.
Bravo Flavio, abbiamo un vincitore! Tu sei il recensore che ha capito il film.
In effetti per recensire un film nel modo giusto bisogna prenderne la trama e la palese (e palesatissima) metafora che ne sta alla base, e tradurle in linguaggio inutilmente gongorista per quaranta righe. In pratica un riassunto di Guida TV scritto da Brancaleone.
L’unica parte in cui “recensisci” il film sono le parole “meravigliosamente fotografato”.
(HAH, ho scritto “gongorista” sui 400 calci! vi ho purgato ancora!)
@luotto: incredibile! “Gongorista” e’ il nome del mio nano guerriero in World of Warcraft *_*
Acrimonia fuor di posto, direi, sullodato recensore. A ogni modo, pare sfuggirti anche il senso della mia interpretazione (ebbene sì, sommaria e talora sibillina, mi rendo conto: nessuna meraviglia, in 1500 caratteri!). Più sommessamente dei tuoi svolazzi analitici, mi limitavo a rilevare come in nuce fosse un “film di formazione”. Per citare De André, una storia comune per gente speciale: esperienza largamente invalsa, ma trasfigurata in chiave estetizzante. Che è poi la funzione primigenia dell’arte, gabellare la bellezza per possibile catarsi: estrinsecare rappresentando, quindi purificare. Francamente, ho trovato ridondante l’identificazione della redenzione col postremo sacrificio – un po’ troppo art for art’s sake.
@ Harry Piotta: lungi da me inerpicarmi per le impervie vie dell’esegesi hegeliana, mutuavo solo lo schema triadico come movimento dialettico del film. Tesi, antitesi, superamento della stessa in una sintesi che contemperi l’apparente antinomia. Cautelosamente, premettevo “sulla scorta di” ecc.
anal-itico is the new inter-cooler
SO WE SAY ALL
Vedi Flavio, io non trovo affatto sibillina la tua recensione: la trovo anzi piuttosto ovvia e non particolarmente approfondita se non nella ricerca lessicale. Aronofsky non è certo un regista che va per il sottile con le simbologie, e mi sembra palese -e palesato senza mezzi termini- che il suo film sia un racconto di formazione e crescita artistica, di un’infantile “illibatezza” che scopre la “sensualità maliarda” e arriva a compenetrarsi con essa, raggiungendo “l’acme” artistico. Di tesi e antitesi che si sintetizzano. Non potrebbe essere più esplicito di come ce lo presenta Aronofsky, e non ci sono dubbi che il tema principale del film sia questo. Al punto che ho lasciato da parte la questione e mi sono concentrato su altro; anche perché, come forse avrai notato, l’approccio della mia recensione (e di questo sito in generale) è ben distante dal tuo.
Quindi non pensare che io “non abbia capito” o che il senso della tua esegesi “mi sfugga” solo perché nel mio articolo non ho esplicitato questi temi. L’acrimonia non è fuori posto se mi si accusa di non aver capito un film che fa della reificazione della metafora la sua cifra stilistica.
(reificazione!)
Se poi mi stai prendendo per il culo, cosa di cui son sempre più convinto man mano che scrivo, hai ovviamente vinto tu.
Premesso che mi ricorderò di questo film anche tra 10 anni, e non per il film stesso che ho già rimosso, ma per la disquisizione che ne è nata, mi permetto di aggiungere una nota critica a
@Flavio, e una integrazione a quanto già esposto da
@Luotto
senza che però nessuno dei due debba aversene a male. Prego @Fabio e chiunque voglia leggere questo frammento, tratto dal mio sito, di farlo ascoltando questo brano di sottofondo:
http://www.youtube.com/watch?v=EC1E4_imS0A
Ecco la mia puntualizzazione, che spero @Pres non leggerà per non accartocciarsi anche l’ultimo neurone:
L’automovimento del film, inteso da Luotto come potenza del reale, del finito, presuppone lo svolgimento dialettico, dall’essere all’essenza, fino all’idea assoluta, come categoria ontologica, nel senso che il divenire dell’idea, dalle relazioni più semplici a quelle più complesse, per metastasi omnilingistica, giustifica e fonda il divenire stesso della realtà e delle sue articolazioni. Il film di AronOFFsky risulta dalla totalità dispiegata della razionalità nelle sue determinazioni logiche, ma questa razionalità non può rimanere chiusa in se stessa: deve uscire, compiersi nell’effettualità. E’ un altro modo di esporre la prova ontologica della libido, che deduce l’esistenza del Cigno Nero dal concetto della perfezione.
Ecco.
@Harry: mi hai appena mollato, non puoi venire dopo un minuto a ricercarmi. Sembri sempre di più una mia ex… -___-
Frequento questo sito da qualche mese e sento di dover dire un pò di cose:
1) Le vostre recensioni sono geniali. Il vostro MODO di recensire è geniale. Fresco, diretto, coinvolgente. Complimenti davvero.
2) Ogni tanto perdo un pò di tempo a leggere pure i commenti, oltre alle recensioni, e devo proprio dire che Harry Piotta è fastidioso. Fastidioso come il tipo che alla fine del film se ne esce dalla sala con aria compiaciuta e dice “io ho capito tutto” e vuole spiegarti per filo e per segno tutti i risvolti psicologici e le sottotrame e i riferimenti che il regista ha astutamente infilato al minuto 23.09. Mio dio, non vorrei mai ritrovarmi a dover guardare un film in compagnia di un tizio del genere.
3) evviva mila kunis.
T’impermalisci per una simile bagatella, sullodato recensore: non avertene a male! Peraltro, la mia non voleva essere una recensione né informata al più squisito alessandrinismo (è ben scritta, niente di più), né al disvelamento di chissà quali arcani acroamatici (questo sì, termine prescelto intentamente): la ho scritta sul sito del corsera, quintessenza del quotidiano generalista, segnatamente per vellicare un pubblico il più vasto (nota il francesismo) alla visione di un film che mi ha grandemente aggradato, full stop. Ma visto che oramai è emersa la mia vena più sussiegosa, non ristarò oltre dal farti a tua volta notare come la tua recensione sia, questa sì, permeata dalla trivialità più scoperta. Assodato il diverso registro stilistico che si confà a un blog rispetto a un sito istituzionale, non mi pare di aver letto nelle tue parole alcunché di pregnante o inedito o soverchiamente ironico (difatti, mi meraviglio del mio amico che ne consigliava la lettura). Comunque, se ti compiaci nella parte dello smaliziato e sornione, fa’ pure, non ho certo interesse nel principiare una tenzone con te.
In ultimo, ti sbagli – impenitente, per soprammercato. Quella che con prosopopea abbiamo chiamato la mia recensione (meglio definibile come un divertissement pomeridiano), è connaturalmente sibillina in quanto ellittica, omissiva di parte dell’analisi. Checché tu ne dica, non ho fatto menzione di alcun “racconto di formazione e crescita artistica”: non penso affatto sia un film sul balletto, sullo sport o sull’arte (né un horror o altre amenità consimili). Recisamente, un film di formazione. Il film tutto è il correlativo oggettivo dell’animo di Nina. La madre è il suo Super-io, Lily il suo Es, Beth la sua indole perfezionista e autodistruttiva, il mondo del teatro l’antifona del suo narcisismo e istrionismo. Insomma, il correlativo oggettivo di ciascuno, postulando la drammaturgia dell’io nella vita quotidiana come teorizzata da Goffman. Orbene, districarsi tra i marosi delle polimorfe componenti dell’io nel retroscena per fornire una prestazione univoca e dotata di senso nel proscenio è precisamente quanto l’uomo comune fa diuturnamente (non mi sfugge la blasfemia dell’additare Natalie Portman quale uomo, comune per di più!).
La profusione dell’io sul circostante, investendolo e impastandolo di sé, è ciò che contraddistingue l’uomo dall’animale; nella fattispecie, ciò che divide questo da altri film: la marca umanistica di Aronofsky.
Come dicevo, “il mondo della danza è mero espediente narrativo: le maschere teatrali, stemperando la policromia veristica della psiche, assurgono a emblemi della condizione umana tout court […] Black Swan è la versione onirica e visionaria, manieristica e parossistica dell’altrimenti trita esperienza dell’uomo comune.”
Ma tutto questo il sullodato recensore già lo sa. A ogni modo, è inutile almanaccare sul sesso degli angeli ancora per molto, vi ringrazio dell’interessante conversazione.
@Harry magari mi sbaglio, ma il tuo stile mi ricorda quello di un tizio che si firmava Drowning e scriveva di musica e faceva le stesse critiche scassamaroni… sei lui?
@desperado
le tue parole e il tuo nick sono così diretti e franchi che non posso fare a meno di riverlarti il SEGRETO del mio stile. Gli ultimi “pezzi” che ho scritto altro non sono che deturnazioni, ossia riscritture di testi di argomento filosofico in cui ho sostituito alcune parole “filosofiche” con le parole attinenti questo film. Se vai a questo link, http://www.intermed.it/shuttle/box1035/logica.htm troverai il testo originale, scelto a caso, che io ho riscritto nell’ultimo post. Con questo “strategismo linguistico” ho voluto rifarmi al mio maestro Alfonso Luigi Marra. E ho fatto scorrere sotto i tuoi/vostri occhi gli odiati testi del ginnasio, quelli pieni di gergo intellettuale. Però tu/voi avete pensato che quello fossi Io, e pertanto vi siete sentiti superiori. Sbagliato! Poiché, sfottendomi, avete solo ribadito l’efficacia del mio atto maieutico: farvi riflettere su voi stessi. Insomma, ve l’ho fatta. Anzi, oserei dire che: ce l’ho fatta. Ho vinto. Eh, sì. È inutile negarlo @nanni.
In altre parole, questo:
http://www.youtube.com/watch?v=mhlGxT2Nj7A
@abrax
nota la presenza ricorrente degli occhiali
@Faina
ti offro un posto nella scuola di gerbilli-gladiatori
@tutti
prometto che la prossima volta che mi colpisce una vostra recensione non la passo a flavio, lo giuro.
@zoso1331: e io che stavo per assumerlo…
@harry:
sono una misteriosa presenza oscura sin dai tempi di andreotti
@ gli altri
comunque devo dire che il troll del 1755 ce l’abbiamo solo noi.. i400calci sono talmente avanti che ogni tanto si voltano, guardano il trend e dicono: “oh, ti muovi?”
Ohi Flavio, un paio cose:
rispetto a quanto hai scritto sul sito del Corriere, il tuo ultimo commento presenta un’interpretazione -se non altro- più approfondita, o forse solo più chiaramente espressa. Non per questo la condivido in toto, ma l’ho trovata più interessante di quella (per tua ammissione sommaria, a mio parere abbastanza superficiale, o magari mal riassunta) che ci avevi linkato.
Se poi trovi fastidiosa la trivialità che qui ristagna, mi sa proprio che io e te non abbiamo una sega da dirci. Il tuo amico ci ha visto straordinariamente male. Se era la volgarità a disturbarti, tanto valeva dirlo subito, o magari fare come avrei fatto io se per primo mi fossi imbattuto nella tua recensione del Corriere: passare oltre.
Basta così.
solo una postilla semantica: trivialità era intesa come ovvietà, banalità – non certo come volgarità, ça va sans dire. Have fun!
Da ballerina mancata (che al massimo con la musica delle Quattro Stagioni poteva fare la palla di neve) l’idea di vedere trasformato il balletto in un horro mi attira molto.
Mi hai convito!