Bisogna che si decidano a Hollywood.
Prendete la morale del recentissimo Saw X. Il protagonista è uno che ammazza le persone (le ammazza, non discutiamo sui cavilli tecnici) dopo averle intrappolate e costrette a seguire le sue istruzioni, ma il film lo riabilita perché c’è di peggio: quelli che mentono a ingenui innocenti per fregare loro i risparmi di una vita.
Il protagonista di Retribution è invece Liam Neeson nei panni di un banchiere che mente a ingenui innocenti per fregare loro i risparmi di una vita, ma il film lo riabilita perché c’è di peggio: uno che ammazza le persone intrappolandole e costringendole a seguire le sue istruzioni.
E allora? Chi dei due ha ragione? Quali valori etici vogliamo seguire?
Meglio l’omicidio o il furto? Dipende dalla quantità? Dalla proporzione? Dipende da chi sono le vittime? Dipende se uno ha un trauma alle spalle? Dipende se uno però ama molto la sua famiglia? Dipende se all’ultimo si pente? Se fa amicizia con un bambino? Se salva un gatto? Se fuma? E se poi smette?
Per me c’è un solo modo per risolvere la questione una volta per tutte: Liam Neeson vs Jigsaw.
Facciamolo succedere.
SIGLA!
In realtà questo Retribution è il remake di un film spagnolo, diretto da un ungherese, interpretato da un irlandese e girato a Berlino, ma non volevo confondervi. Credo valga ancora come Hollywood.
L’originale si chiama El Desconocido, è del 2015 e ha per protagonista il mitico Luis Tosar, ma non l’ho visto.
Ci ho pensato a guardarlo, ma a che serve?
È un film spagnolo. Jaume Collet-Serra è spagnolo. Jaume Collet-Serra ha diretto i film migliori della fase action della carriera di Liam Neeson: Unknown, Non Stop, L’uomo sul treno. In questo film, Collet-Serra non dirige (è stato promosso a uomo di fiducia di Dwayne Johnson) ma produce. Avrà visto il film, avrà visto che si tratta di un thriller con un eroe costantemente al telefono, che altro serviva? Chissenefrega che pareva un incrocio povero fra Saw e Die Hard 3: era perfetto per Liam.
Retribution pare esattamente il tipo di film che Jaume e Liam avrebbero fatto insieme: una gimmick, un’indagine misteriosa, un protagonista che vede i sospetti ricadere su se stesso, l’impossibilità di qualsiasi personaggio di dire la cosa giusta al momento giusto per la situazione in cui si ritrovano ma solo dopo con calma quando diventa giusto per lo scandire dei “colpi di scena” del film, un ritmo della madonna e in 90 minuti sei a casa.
Io ve lo dico subito: per questa roba ho un debole micidiale.
È scema come un comodino, ma ha molte meno pretese di quel che sembra, mette l’intrattenimento al primo posto ed è l’ideale per una visione facile e leggera in totale relax.

Clint Eastwood ha la 44 Magnum, Bruce Campbell ha la motosega, Liam Neeson ha il telefono
Ma va anche detto che qua siamo effettivamente una tacca sotto persino ai film di Collet-Serra che citavo prima.
Ad esempio, a partire dal fatto che si sa chi è l’assassino già dai titoli di testa perché è plateale che certi nomi non vengono sicuramente a farsi assumere solo per interpretare “collega X”, per cui passi il tempo a tenere d’occhio quello che sostanzialmente è l’unico sospetto, e a vedere come farà a depistare e camuffarsi.
O meglio, un’altra sottotrama gustosa potenzialmente ci sarebbe: il figlio che bigia la scuola per vedere la morosa. Che bello sarebbe stato se per tutto il film Liam Neeson avesse cercato di capire quali dei suoi clienti/colleghi/rivali è il bombarolo, e poi in realtà era il figlio che voleva bigiare la scuola? Non avrebbe avuto il minimo senso, ma almeno ci saremmo stupiti e divertiti.
E invece no.
E invece il colpevole, quando spunta nella rivelazione meno rivelazione degli ultimi cinque anni, c’ha pure il coraggio di dire “Sorpresa! Non te l’aspettavi, vero?”.
Ma del resto, subito dopo ha pure la fazza tosta di dire “ho previsto tutto, sto cinque passi davanti a tutti!” quando poco prima per un pelo non gli andava l’intero piano a puttane semplicemente perché Liam era andato dove il telefonino non prendeva.

Splosioni.
Vabbè.
È il tipo di film che segue la sua formuletta diritto e spedito svoltando il più spesso possibile per non annoiare mai. È il tipo di film che per farti capire che Liam Neeson ha il problema che i suoi figli non si fidano di lui gli fa ripetere “te lo prometto” almeno 38 volte.
Ma che vi devo dire, mi sono divertito un mondo lo stesso.
Levando il protagonista ci tengo giusto a citare i due figli: Jack Champion perché credevo che dopo Avatar 2 e Scream 6 potesse scegliersi ruoli più sostanziosi, e Lilly Aspell perché mi sta simpaticissima fin da quando interpretava Gal Gadot da bambina in Wonder Woman.
Alla regia torna Nimród Antal, che da queste parti non lo si vedeva dai tempi di Predators, ma che poi aveva diretto il film surreale dei Metallica, un paio di episodi di Stranger Things e una pausa di ritorno in Ungheria per un film su un rapinatore di banche. Qua sinceramente non lo si riconosce, sembra davvero limitarsi a copiare male Collet-Serra e non metterci niente di suo.
Liam nel frattempo è chiaramente in pilota automatico, e non penso abbia mai dovuto ripetere una sola scena due volte.
Ha 71 anni, ha fatto di tutto, e sebbene faccia ancora un po’ strano vedere uno come lui la sua avviarsi a un finale di carriera alla Charles Bronson, ormai anche questo è un ruolo che gli viene a occhi chiusi.
Ormai è il suo vocione a essere mezzo film da solo: non interessa vederlo menare, basta sentirlo al telefono. È proprio una roba di cui non ci si stanca mai.
SMS-quote:
“La vendetta ha quattro tacche”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Estimatore di Neeson presente, questo me lo sono perso in sala, mannaggia.
Collet-Serra passando da Liam alle baracconate di Dwayne Johnson ha fatto due bei passi indietro (anche se non nel conto in banca, presumo)
Ma quindi niente The Marvels? Ci siamo ufficialmente stufati? Peccato perché viene fuori una di quelle stroncature divertenti che portano views (e nei commenti si fa l’elenco dei maccosa).
Anche le stroncature alimentano i threads, quindi meglio non scriverne, così forse tra qualche anno la capiranno che hanno rotto i cosiddetti e verranno prodotti film differenti.
dio mio Liam che fine inenarrabile..altro che
Once more into the frey, into the last good fight I’ll ever know.
Live and die on this day.
Live and die on this day.
mi vien da piangere
Mah, secondo me invece dovremmo essere grati per il fatto che un attore del calibro di Liam (perché è un grande attore) in questa fase della sua carriera si sia dedicato al cinema “giusto” piuttosto che mettersi a fare trasposizioni di Shakespeare a teatro come avrebbe potuto benissimo fare.
Vedo parecchie similitudini tra lui e Nic Cage e anzi un bel filmone con loro due a confronto me lo godrei alla grande
ma per carità con tutta la monnezza che han girato negli ultimi x anni ..si salva una roba su 20..oh buon per loro e il conto in banca
Sì, vabbè, d’accordo, ma raga…Muori papà muori, su Prime , non se lo fila proprio nessuno? Nessuno-nessuno? Cioè, un film russo che sembra scritto da Guy Ritchie e diretto da Quentin Tarantino con la collaborazione di Sam raimi per le scene splatter e che sembra una produzione coreana, e neanche una parola? Che già solo con i primi cinque minuti ti mette in scena una delle più belle scene di botte in salotto che si siano mai viste, con un vecchio tv a scatolone usato come arma? Con delle musiche originali che sembrano di Morricone da tanto che lo omaggiano? No, veramente, qua mi deludente davvero tanto, eh…
L’hanno già recensito due anni fa, dormi tranquillo.
Ciao Lucio, prossima volta anche meno eh ;)
https://www.i400calci.com/2020/05/meanwhile-in-russia-la-recensione-di-muori-papa-muori/
troppo difficile usare google
Non rovinategli la delusione che ci teneva molto.
Suvvia, un poco di comprensione, è capitato a tutti prima o poi (o qualcosa di simile). Così poi si impara a controllare prima, e si casca meno. Io ad esempio non ricordavo assolutamente nulla di quella recensione, per cui me la sono riletta e solo leggendola mi sono accorto che l’avevo invece letta e pure lasciato un commento! La memoria ci frega alla grande. Comunque prossima volta controllare prima, non serve manco Google, c’è la funzione ricerca sopra, assai comoda.
Opporcapupazza… Credevo fosse del 2023, mi sa che ho incasinato le date di due film diversi! Oooops!
Letta adesso, carina ma non gli rende minimamente il giusto merito. Definirla “una commedia splatter da tinello divertente” è come dire che Le Iene era un filmino spassoso con dei criminali che parlavano e si sparavano addosso…
Dai su Lucio, hai fatto una figuruccia e ti metti anche a commentare la recensione?
Ha addestrato jedi.
Ha addestrato batman.
È stato zeus.
Ma ancora pensano di toccare la sua famiglia?
“L’originale si chiama El Desconocido, è del 2015 e ha per protagonista il mitico Luis Tosar, ma non l’ho visto.
Ci ho pensato a guardarlo, ma a che serve?”
A studiare cinema.
Invece io ho visto l’originale, quindi il remake non mi interessa più dì tanto.
Vi prego ripescate sul tubo un video dei grandi nomi che sono comparsi prima o poi su miami vice…troverete Liam Neeson che fa quello che sa fare meglio….
Ha il valore metacinematografico aggiunto di essere un film con Liam Neeson in cui anche il colpo di scena è telefonato.
Che comunque Liam Neeson con sto ruolo ha tirato una sfilza di film davvero divertenti. Quelli con Serra (non stop, unknown e soprattutto Run all night) sono quel genere di film medio che metto su ciclicamente quando non ho pacca di affrontare visioni nuove ma voglio un sottofondo in serata che non sia troppo impegnativo. Quello sul treno forse era già un passo in meno ma anche quello lo ricordo gradevole.
Nimrod Antal sembra il classico PNG da campagna scrausa di D&D
Se la gioca con Antani Sblinda
Non sono riuscito a vederlo perchè ha avuto una distribuzione del menga. Andrò di home video, tutto per Liam, che è pure il beniamino di mio padre, tra l’altro suo illustre coscritto.