Ogni volta che leggo di un film esaltato dopo la proiezione ad un festival sulle prime mi incuriosisco, poi penso alla frase “Scott Pilgrim visivamente rivoluzionario” e mi rannicchio in un angolo tremante in posizione fetale. Vi rendete conto? E allora Manborg che è, la seconda venuta di 2001: Odissea nello spazio? Ve lo dico dal profondo del cuore amici: mai fidarsi dei festival a cui non vado io. MAI.
Adam Wingard, talentaccio intrigante che noi seguiamo fin dagli esordi, fa parte di quel giro di amiconi che mescola la nuova scena horror underground americana con quella che una volta si chiamava “mumblecore“, gente come Ti West, Joe Swanberg, Larry Fessenden, Simon Barrett, A.J. Bowen, tutti quanti generalmente onnipresenti in ruoli misti nei reciproci film. Del mucchio, Adam è sempre stato 1) quello più matto e sperimentale e 2) quello che pur facendo grande uso di recitazione naturalistica e improvvisazione come appunto da dettami del mumblecore, si ricordava anche di girare dei veri horror (l’eccezione è il suo svogliatissimo episodio per The ABCs of Death).
You’re Next, in cui compaiono puntualmente tutti i soggetti sopracitati, fece il giro dei festival un paio d’anni fa raccogliendo consensi molto grossi, per poi finire addirittura acquistato dalla Lionsgate – segno che Wingard probabilmente aveva frenato le sperimentazioni – la quale decise di bloccarlo per lanciarlo con calma quando preferivano loro, ovvero quest’anno sulla scia di The Purge.
Sgombrando quindi subito il campo da eventuali equivoci: no, You’re Next non è quello che si dice un “game changer”, un film che stravolge le regole dell’horror come uno Scream o un Cabin in the Woods; sì, è comunque in tutta probabilità il miglior horror che potrete vedere quest’anno in una sala italiana (esce oggi).
Di base, si tratta dell’ennesimo home invasion movie alla The Strangers ecc…
Si parla della famiglia Davison, ricchi borghesi insopportabili, che si riunisce nella villa (ovviamente isolata) dei genitori per il più classico dei cenoni speciali per il quale ognuno dei figli ha portato i rispettivi consorti. È chiaro fin da subito che si tratta di tutt’altro che una famiglia felice, e la tensione ci mette poco a scoppiare rendendo l’atmosfera imbarazzante. Ma fosse tutto lì, zero problemi: il fatto è che sul più bello la casa viene presa d’assalto da invasori mascherati da animali e armati di balestre, che iniziano a sparare per uccidere.
La trama fondamentalmente non devia da qui e non offre di per sè spunti particolari: la differenza sta nell’esecuzione. che Wingard infetta con il suo stile personale fatto di grandi dosi di humour nero, cinepresa dinamica (ma ben più ferma del suo solito), e sufficiente conoscenza del genere da trarre vantaggio dai suoi limiti e stereotipi invece che farcisi divorare.
Succede ad esempio che il film ovviamente non prosegue se le potenziali vittime non riescono a montare su una sottospecie di difesa, e questo viene affidato a Erin (Sharni Vinson), fidanzata di Crispian (A.J. Bowen), la cui improvvisa “rambizzazione” viene sfruttata per creare continui contrasti comici con l’inettitudine dei Davison. L’esistenza stessa di un personaggio positivo è necessaria anche ad evitare l’errore di tanti presuntuosi inesperti che, avendo passato tutta la vita a tifare per i cattivi, pensano erroneamente che tanto vale rendere tutti i buoni pura antipatica carne da macello senza rendersi conto che ciò compromette drasticamente la tensione.
Succede che ci scappi una strizzatina d’occhio evitabile quando entra in scena Ti West nelle vesti di un “regista underground” e Joe Swanberg lo sfotte “fingendo” di non sapere cosa significhi, ma che tutto ciò venga ampiamente perdonato dalla presenza ipnotica della grandissima Barbara Crampton nel ruolo di mamma Davison, per non parlare della rivelazione Sharni Vinson, pescata nientemeno che da Step Up 3D.
Succede che Wingard tende a dipingere i personaggi e dirigere gli attori secondo la classica estetica da film indipendente USA lasciando agli attori la libertà di improvvisare e parlarsi l’uno sull’altro, cosa che in originale aggiunge punti freschezza che in italiano non garantisco, ma soprattutto succede che non dimentica che sta girando un horror e il succo del film rimane quello che dovrebbe essere sempre il succo di questo genere di film: sangue che scorre a fiumi, omicidi creativi, sequenze da applausi a scena aperta e, da uno che in passato tendeva a somigliare al cugino epilettico di Paul Greengrass, un inaspettato gusto per l’inquadratura iconica, roba da regalare materiale alla nostra rubrica “Il fermo-immagine del lunedì” per almeno due mesi.
Succede anche che, in tutto questo, A.J. Bowen infili il miglior (cripto-SPOILER, ma non potevo non citarlo) monologo che io abbia mai sentito forse dai tempi di John Belushi a Carrie Fisher (fine cripto-SPOILER).
Apro una parentesi su Joe Swanberg.
Come più volte affermato in passato, ci si era abituati ormai a considerarlo l’incarnazione del male, il re dei film senza trama su maschi che hanno gli stessi problemi delle femmine, femmine che provengono da galassie inventate e svariati sentimenti astratti in offerta sconto – perché era questo che faceva, corti, lunghi, festivalini, addirittura una specie di kickstarter in cui offriva i suoi nuovi film in abbonamento – insomma, il campione in carica del campionato di teste su per il culo, e invece? Partecipa a V/H/S e tira fuori l’episodio più iconico, quello ambientato interamente su Skype e scopiazzatogli per direttissima da Paranormal Activity 4. Come attore si getta a capofitto in ruoli grandi e piccoli che il più delle volte sovvertono o sfottono il suo aspetto da bravo ragazzo più noioso del villaggio, una specie di incrocio fra Tom Hanks e il cervello bacato di Audrey Tatou. Ma soprattutto, e questo è ovviamente il mio aneddoto preferito, è riuscito là dove perfino Uwe Boll aveva fallito: ha sfidato un critico a boxe e l’ha massacrato fino al punto in cui nessuno l’ha trovato divertente. Vai Joe, sto iniziando a rispettarti.
Chiusa la parentesi su Joe Swanberg.
La conclusione: è abbastanza importante che, voi che magari avete letto altri pareri in giro (sporchi traditori), non andiate a vedere You’re Next pensando di trovarvi davanti a un film che sfonda le barriere dei generi e/o vi cambia la vita. Non lo è.
Quello di cui si tratta è invece un film più che contento di giocare nei confini dell’home invasion movie ma di farlo a modo suo, personale, violentemente divertente e intelligente senza essere pretenzioso, esaltando quindi a suo modo sia quelli che cercano il solito prodotto di genere fatto con tutta la solidità che Satana comanda, sia quelli che mai lo toccherebbero se non con la promessa di trovarsi davanti a una nuova voce distintiva e interessante dell’odierna scena horror.
E che gli altri prendano esempio e non ci propinino mai più robaccia tipo The Purge, per favore.
DVD-quote:
“Il miglior horror che vedrete in sala quest’anno”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
P.S.: (altro cripto-SPOILER) il titolo del film è figo ma non ha il minimo senso
Ero curioso ma indeciso, m’ha comprato il cripto-spoiler
ero piuttosto sicuro che l’avevate già recensito parlandone tutto sommato bene, forse mi confondevo con qualcos’altro
il giornalista era Faraci (non Tito) è per caso lui quello antipatico e spocchioso odiato da tutti? mi confondo con qualcun altro? (oggi ho le idee chiarissime)
Eh, Brusnanni, questa cosa dello sfidare il critico sul ring io l’avrei tenuta nascosta… non vorrei che Lombardi o Zampaglione Junior iniziassero a bombarsi di steroidi…
@ryan: il Faraci non-Tito di cui parli è incidentalmente il tizio che le ha prese da Joe Swanberg sul ring. Uno che a) scrive un intero pezzo in cui piange come una femminuccia per averle prese da un regista di low-budget sentimentali e b) nello stesso pezzo si dichiara orgoglioso di aver detto in pubblico una battuta su Hitler che nessuno ha capito, nella mia classifica di persone che meritano rispetto sta sotto persino ai registi di low-budget sentimentali.
Film bellissimo e Sharni Vinson nuovo sogno erotico.
Andate tutti a vederlo.
Non ricordo altri film che abbiano fatto scoppiare così tanti applausi in sala. Applausi più forti magari sì (il finale di Rocky IV), ma così tanti, no. Stupendo.
LA FOTTA TOTALE, domani vado a vedermelo.
Unico rischio se lo vedete in sala è che soprattutto la prima parte risulti un po’ annacquata dal doppiaggio.
Ah sì, nel film c’è la mia morte preferita dell’anno.
@Stanlio
In che senso?
Eh, sì, specie considerando poi la maniera svogliata in cui spesso vengono doppiati questi film qua.
Con VHS2 e questo, Adam Wingard definitivamente uno dei nostri. Il trailer lo avevo visto già questo inverno ma onestamente mi aveva fatto poco. Tant’è che me lo ero pure scordato. Mi giunge voce di una prima mezz’ora abbastanza pallosa ma che se si ha fede, si viene ampiamente ripagati.
Non so se sarà il migliore visto in sala quest’anno però c’è da dire che nel 2013 siamo messi meglio su questo lato piuttosto che per tanti altri.
@Dembo: nel senso che il primo atto del film si regge molto sui dialoghi e sul modo in cui sono scritti e interpretati, come diceva il Boss nella rece, e rendere bene quell’atmosfera con un doppiaggio non è facile, anche/soprattutto perché in originale sono molto uhm realistici, non toccati in postproduzione, quindi con anche rumori di sottofondo che rimangono, eco, fruscii, insomma È COME ESSERE LÌ tipo.
Poi quando cominciano le botte questo aspetto costa di meno, epperò.
(unico appunto che ho da fare a Wingard: la camera a mano OK, ma in un paio di scene quando non è ancora scattata la violenza poteva anche trattenersi un po’. Fortunatamente difettuccio risolto molto presto, e le scene d’azione sono girate alla perfezione)
@steven: nego i report su una prima parte pallosa, a meno che il doppiaggio non appiattisca tutto
@stanlio: se hai visto i precedenti film di Wingard, questo a confronto sembra girato da un ingessato
Sìsì chiaro, infatti ho parlato di appunto e difettuccio, non di disastro. Diciamo che in un paio di momenti poteva trattenersi un po’ di più, ma sono dettagli.
Due cose che mi sono piaciute molto:
• il film non fa MAI finta di essere altro. Anche nelle scene più domestiche casalinghe tranquille non passano cinque minuti senza che Wingard ci ricordi in qualche modo, di solito con grande classe, che stiamo comunque guardando un film in cui la gente presto o tardi morirà male.
• [SPOILER] la soluzione finale, la spiegazione del perché degli omicidi, è geniale perché semplicissima e pure un po’ meschina e abietta. Niente robe strane, niente voli pindarici, solo gente che fa schifo.[/SPOILER]
@Stanlio
Ok, grazie, tutto chiaro. Hype sempre più alto…
certo che se Stanlio Kubrick si è staccato da gtaV per andare a vedere questo film e ne parla così bene vale proprio la pena di dargli una chance (non che la rece di Nanni non mi avesse convinto eh)
Film bomba, peccato per quegli interminabili 30 min iniziali di gente che si asciuga la testa e discorsi inutili degni del classico paesano privo di carisma e con il padre industrialotto.
Quando è finito ci sono rimasto male, avrei voluto vederne ancora di morti ammazzati così bene.
PS
Trailer + merdoso sarebbe stato impossibile da fare.
@nanni quindi sì mi sa che era lui
mi avete messo la voglia e se riesco a convincere qualcuno/a ad accompagnarmi lo vado a vedere, va mo là
@Il Reverendo: non voglio assolutamente sminuire la grandezza di You’re Next né sgonfiare l’hype, ma l’ho visto PRIMA che uscisse GTA V.
Per fortuna.
Altrimenti non l’avrei visto, temo.
Ma fra l’altro, GTA V non si meriterebbe un’eccezione per vedere Stanlio scriverne qua dentro stile Far Cry Anni Ottanta? OK, non è lo stesso genere di roba, ma tutto sommato ci vedo parecchio fancalcismo, dentro. Sbaglio?
@giopep
appoggio GTA ma allora mi dovete scrivere anche di last of us in rappresentanza dell’altra anima dei 400
Amici datemi sei mesi che lo spulcio per bene e poi ne riparliamo.
The Last of Us non ho cuore, mi dispiace, finisce che piango sulla tastiera e mi va a puttane il computer. I SWEAR.
@stanlio
uhm….
ok
per restare in tema
è questo che ha dato lo spunto a Hotline Miami
oppure ‘sti tizi han preso la storia delle maschere dal gioco indie?
mumble(core) mumble(core)
ps: Sharni Vinson, 30 anni. la mia teoria sul fatto che a 30 anni le donne sono tutte fighe si conferma valida.
Ti faccio la rece breve: miglior Resident Evil di sempre con un sacco di sangue e una storia che dice più sull’umanità in cinque minuti che intere serie televisive. Also: viva le giraffe.
Un film che andrebbe visto in lingua originale, per apprezzarne in pieno il valore. Da notare che Sky ha fatto anche un piccolo speciale di presentazione per l’uscita nei cinema italiani, in cui parlava Sharni Vinson. Quindi presumibilmente ha deciso di comprarlo per trasmetterlo. In Italia sta ottenendo più pubblicità di quello che mi sarei aspettato.
@babaz: gli assassini con le maschere da animali esistono dalla notte dei tempi, circa
ok, lo vedrò….
bene, detto questo mi sparo subito un O.T. e già che siamo quasi a mezzanotte ed ho un po’ di insomnia spero che me lo possiate perdonare.
Altrimenti,,, puppatemi la fava(cit. i400calci…geniali!)
dunque, ecco il quesito:
– ma di cosa stracatacazzo vive uno stagista alla corte del Nanni?
– percepisce regolare stipendio?
– sopra o sotto i 3mila euro al mese?
– sopra o sotto le 5 fighe al mese?
– quando dite di scrivere per i400calci come reagisce il vostro pubblico non pagante?(bè, spero non pagante…ma magari appagante, si):
a) vi sbeffeggia malamente indicandovi pure con il dito come lucignolo con le orecchie da somaro.
b) cazzo sono i400calci?!?!?
c) gnocca da paura stesa ai vostri alluci una volta giunti al “io scrivo per iquattrocen…
Perché tante domande? perché sarei ben disposto ad essere assunto ma vorrei la poltrona in pelle umana di lettore dei 400calci, ufficio sinistri.
Grazie e buonanotte.
PS. ma chi mi risponde a quest’ora?
@ciak: quando assumo una persona sono IO che faccio le domande
Nanni,non solo mi pento e mi dolgo per quanto da me scritto ma ti confesso pure di essermi sporcato le mutande quando hai scritto IO con tale veemenza. Spero di non essere bannato a vita dal tuo regno.
@ciak: non ti preoccupare, i miei Oompa Loompa addestrati hanno gia’ provveduto a rimpiazzare la I, la O e il Caps Lock della mia tastiera
Confermo quanto affermato in prima battuta, grande annata per l’horror.
SPOILERS MASCHERATI DA ANIMALI
alla fine la prima mezz’ora non è poi così noiosa come temevo. Tutto sommato infila una coppia che chiava e muore nei primi 5 minuti e nei restanti, pur rallentando, ti costruisce quell’atmosfera lì che serve a prepararti al macello e ti spoilera che sarà Pietro Maso – The Movie. Così, in scioltezza. Lo fa con il dialogo in auto sui genitori ricchi e il tfr. Sorprendentemente la cosa non ti rovina nulla della visione: sai perché e aspetti solo di vedere il come. E vieni premiato. Infatti, come si diceva, muoiono male. E per fortuna iniziano a farlo quando sono seduti a tavola a litigare perché lì stavo iniziando ad avere paura forte. Insomma, pur non beneficiando del meccanismo “inquietudine per sconosciuti che chissà perché lo fanno” mi è garbato assai.
FINE SPOILER
Non si inventa nulla, non si bara, ma tutto viene fatto e girato per benino e ti diverti.
Dei visti in sala però, mi rimane in cima The Conjuring. Anche con quello si sfrutta il già visto ma il regista ti fa la differenza e sì, lo so che sono due cose diverse. Però con uno dormi preoccupato, con l’altro vai a letto felice.
Dal trailer pensavo che gli invasori fossero dei vegani incazzati che andavano a fare il culo a quella famiglia di cacciatori carnivori… Cercheró di andarlo a vedere
Appena visto al cinema. La prima mezz’ora, quella dove “non succede niente”, io l’ho trovata perfetta sia per la caratterizzazione dei personaggi (compresi quelli che schiattano subito dopo) che per la costruzione della tensione. Peccato per il doppiaggio, come sempre deficitario quando si tratta di rendere in italiano il parlato “realistico” alla Sundance.
Per il resto il film è una vera perla. Gioca (benissimo) la sua partita da tipico home invasion thriller ma si diverte anche a forzare le regole, a variare, a sorprendere, a ribaltare gli assunti di partenza. Il finale è spettacolare. Ce ne fossero, di film così.
Bel film, anche se il doppiaggio poteva essere meno anemico (e la prima mezz’ora più corta, diciamo così). Comunque ci sono andato più che altro per sbugiardare Cobretti sul monologo finale, che non poteva essere tutta questa cosa epocale, e invece è.
visto ora al cinema e…da quello che dite penso proprio che il doppiaggio abbia ammazzato la prima mezz’ora perchè a me un po’ è pesata. Al contrario l’ultima mezz’ora compensa tutto, grande esaltazione per le morti coreografiche e tifo sfrenato per Sharni Vinson. E il motivetto anni 80 che nessuno ha ancora citato? una bombetta.
però non ho capito cosa ci abbiate visto nell'”epocale” monologo finale. me lo scrivete anche sotto spoiler please?
@EDA:
SPOILER
È un’arrampicata di specchi epica.
Lui si ritrova in una situazione che non si aspettava e improvvisa una giustificazione impossibile dietro l’altra cercando di mantenere la calma di chi aveva previsto tutto, cambiando versione ogni volta che lei non gli sembra convinta ma senza smettere mai di parlare un istante, il pirla fighetto al suo primo crimine costretto a improvvisare il ruolo della super-mente strategica dal piano assurdamente complesso per salvarsi il fidanzamento o almeno la vita, e che raggiunge il mio apice personale in “we obviously couldn’t know you were so good at killing – which, by the way, is weird”. Mancavano solo le inondazioni e le cavallette. Non so quanto il doppiaggio smorzi, però.
Stasera vado a vederlo, poi vi faccio sapere. Ho lo stomaco delicato, ma mi porto come spalla forte mio figlio di 24 anni. Basterà
@nanni
no no il doppiaggio non smorza, durante quel discorso ero piegato…l’unico problema è che il doppiatore è quello con la voce un po’ da stitico che doppiava ewan mcgregor da giovane.
Stanlio, alla fine quale era il tuo omicidio preferito dell’anno?
Ero convinto di andare a vedere un film horror, ma alla fine – senza più ritegno – ho riso come un pazzo. Quello che alla fine del film si dice pacifista, quell’altra che vuole scopare affianco alla mamma morta, quello che gira tutto il film con due frecce di balestra piantate nel collo, quello che si incardina il piede su un chiodo da carpentiere (citazione colta da mamma ho perso l’aereo), un altro che dopo sei morti sei dice non ti preoccupare, tutto tranquillo. Bellissimo: oscar ipermeritato a soggettista e sceneggiatore
fino a metà film avevo voglia di mandarvi a fare in culo per quanto mi faceva schifo. invece poi diventa una figata pazzesca. bellino davvero.
SPOILER
comunque secondo me il ciccione diceva il vero quando diceva che non avevano intenzione di uccidere la tipa, altrimenti non si spiega l’utilizzo costante delle maschere. da un certo punto in poi avrebbero tranquillamente potuto girare a viso scoperto, se tanto il loro scopo fosse stato quello di ammazzarli tutti, guadagnandone in comodità e in visibilità..
Recuperato ieri: è verissimo che a farlo funzionare non sono solo ritmo e regia ma anche l’inserimento di un personaggio per il quale parteggiare; non avevo mai riflettuto su quanto il genere slasher sia stato affondato dalla canonizzazione dell’equazione vittime = carne da macello stupida e antipatica
Lo passano su Sky, me lo sono registrato ed iniziato a vedere. Gustosissimo!
Un film onesto, il regista ce l’ha messa tutta. Credo sia il massimo che possa fare (spero sinceramente che mi smentisca) ma non si sa mai. Comunque dopo una prima fase il film parte e non si ferma più fino in fondo. Quindi… C’è ne fossero
Questo film è Revenge senza le pretese di far un film AHHHHH ARTE!!!
Ossia un argomento esposto in maniera perfetta.
Si che è un game changer, minchia se lo è!