Bentrovati cari lettori alla nostra rubrica di Cinema da Combattimento per padri e figli. Oggi parliamo di Fantasia un film che i più frettolosi di voi liquiderebbero come non idoneo a questo sito e alla puericultura da combattimento, sbagliando però di grosso.
Il mio ricordo
Mio padre teneva alcune automobili e motociclette d’epoca presso il garage-officina dal suo amico Ennio. Mia madre avrebbe voluto che se ne disfacesse, perché le vedeva come uno spreco di soldi ora che avevano un bambino piccolo. Ma a mio padre fregava una ricca sega, le teneva e le accudiva ma nove su dieci sorvolava sul dire quando le andava a visitare, per non far uscire fuori la solita discussione. Era quasi come avere delle amanti e una garçonnière.
Ogni volta che poteva portarmici passavamo quindi in officina da Ennio, a metterle in moto e a farci dei giri per manutenzione. La scusa anche stavolta era portarmi al cinema, il vicino Embassy di Via Stoppani in questo caso. Per me era una situazione vincente a tutto tondo: andavo a fare i giri sulle auto d’epoca e poi al cinema: bastava sorvolare con la mamma sulla tappa in garage. Del resto a me il Rover p4 di papà piaceva un sacco, quando ci stavo sopra mi sentivo in un telefilm britannico in bianco e nero, e tutto avrei voluto meno che se ne disfacesse.
Un giorno capitò di andare all’Embassy per Fantasia in una delle sue molte riproposizioni al cinema. Papà lo vide dopo la guerra, nel 1946, quando finì l’embargo verso le pellicole statunitensi e lo reputò assolutamente una cosa da vedere per un cinquenne. Aveva ragione: fu uno shock totale sotto più punti di vista, culturale e di pancia. Ebbi gli incubi per giorni e mi cambiò la vita, grazie papà, davvero.
Tecnicamente Fantasia ha quella qualità pazzesca dell’animazione pre-televisione, quella sfumatura di ombre dei fratelli Fleischer, quella fluidità del Pinocchio Disney. E quella crudeltà dei vecchi cartoni animati in bianco e nero della Fleischer e della trasformazione in silohuette di Lucignolo in somaro di Pinocchio. Fondamentalmente si tratta poi di un concept film psichedelico, consapevole o meno che fosse la cosa. Psichedelico nel senso più primigenio del termine “psichedelia”: immagini della mente, scaturite dalla musica in questo caso. Fantasia è il Live at Pompeii dei cartoni animati e l’unione di immagini e musica mi rimase attaccata da lì per sempre, come pure la passione per l’antichità classica.
Narrativamente poi Fantasia è comprensibilmente inquietante da adulti ma terrorizzante se lo vedi in età prescolare. È le apine sulla culla del calcista, è un imprinting pazzesco prima ancora di saper leggere ma anche di saper seguire la trama di qualcosa, visto che è muto.
Chiaramente Notte sul Monte Calvo, coi suoi fantasmi deformi degni di Hieronymus Bosch e i suoi sabba demoniaci usciti da Alfred Kubin, è l’aspetto più facilmente individuabile di ciò di cui parlo ma a ben vedere tutto il film, ogni episodio che lo compone, è pervaso da una vena di acida follia, di sogno agitato dopo aver mangiato pesante se non proprio di incubo: Topolino che spacca la testa alle scope con un ascia, gli Dei che sadicamente vessano fauni e centauri con una tempesta improvvisa, fiori danzanti degni di un viaggi fatto male, nudità! È roba da far vedere ad un bambino questa?! Assolutamente sì, signori. E più volte.
Perché vederlo senza la mamma?
Perché ogni mamma premurosa e all’antica, come la mia, che si rispetti troverebbe qualcosa di sconveniente in ognuno degli atti di Fantasia, perché effettivamente ci sono da subito e in crescendo -perdonatemi la facile allusione orchestrale- fino ad esplodere con La notte sul Monte Calvo, dove probabilmente premerebbe Stop. E non vogliamo che venga premuto Stop, giusto?
Mi raccomando però: guardatevi l’edizione del 1940, senza censure, senza moralismi, con l’audio peggio ma le immagini meglio.
Cosa accompagnarci.
Coca-Cola fino ad andare in overdose di zuccheri e flippare di caffeina, come feci io in sala.
O se avete un rapporto particolarmente aperto e diseducativo coi vostri figli ed essi sono dei disgraziati, direttamente dei funghetti magici per andare sul sicuro e rimanere coi mostri nella testa per sempre.
Evvai, che ho finalmente l’occasione di fare il Precisino Della Fungia!!!
Le ostrichette curiose erano in Alice nel Paese delle Meraviglie, non in Fantasia. Ed erano una tutt’altro che velata metafora della minaccia dei vecchi pedofili bavosi, fuori scala sull’inappropriometro.
Corretto.
La mia, di mamma, mi portava a vederlo ogni anno al Nuovo Arti, perché ogni anno lo davano e ogni anno bisognava andare a vedere Fantasia. Ed era meraviglioso.
Ma va detto che mia mamma era anche quella che mi portava a vedere Predator e Robocop e che fece una piazzata con la cassiera che non credeva che avessi 14 anni all’ingresso di Linea mortale (ne avevo in effetti 13).
(Entrammo)
stima
Io, quando ero molto piccolo, vedevo Fantasia e Predator (mio film preferito) con mio padre, ché avevamo le cassette.
Un pomeriggio, mio padre fa per mettere la cassetta di Predator nel videoregistratore per gustarci due ore in allegria. Non vi dico la presa a male quando ci accorgemmo che mamma ci aveva registrato sopra una puntata di una telenovela… credo sia stata la prima volta in vita mia che ho bestemmiato! :)
Linea mortale!!! Anch’io lo vidi alla stessa età, ma mi sa che sono almeno di quei due-tre anni più giovane di te perché io e la mia migliore amica di allora lo vedemmo registrato dalla tv, facendone un cultissimo per un certo periodo. Non saprei nemmeno dire perché, so solo che lo reputavamo una figata, motivo per cui ho quasi paura di andarmelo a rivedere per scoprire che magari, in realtà, era una ciofeca… qualcuno mi rassicuri
(comunque mi dispiace per Darth che non ha avuto mamme calciste come le nostre, se penso a tutti gli horror e compagnia cantante che mi è stato permesso di vedere da piccola…)
Beh, dai, a tredici anni Linea mortale aveva il suo perché. Almeno credo.
che bello leggere di fantasia quando stasera sarò qui http://www.mitosettembremusica.it/programma/16092015-2100-nosferatu-il-vampiro-auditorium-rai-arturo-toscanini.html
mi fa sentire accompagnata da una sorta di giustizia divina -non so come spiegare- e mi da l’idea di un cerchio che si chiude.
fantasia l’ho visto da ottenne ma non lo ricordo così terribile. forse la mia era una versione pg13? guardo subito quella linkata nel pezzo.
Sappia che la odio.
non immaginavo che ci fosse così tanto Murnau nel Nosferatu di Herzog. bellissima esperienza
Herzog non ha mai nascosto che ci fossero degli omaggi nella sua versione e che in un paio di momenti ha fatto le stesse inquadrature
beh, io non sapevo che fossero così tanti! :)
come figura di dracula, certo, sono affezionata a christopher lee. ma come film nella sua interezza il nosferatu diherzog è insuperabile. è il mio preferito.
Film capolavoro: di animazione, di regia, di idee e di forma. La Disney fino a Cenerentola non ha mai sbagliato un colpo e questo film e’ forse il picco artistico di tutta la loro produzione.
Da parte mia, visto con mio padre che ne era e lo e’ ancora un appassionato.
Fantasia è un patrimonio dell’umanità, grazie Darth, mi è tornata voglia di rivederlo. Non sapevo ne esistessero due versioni, io ricordo con certezza di averne vista una al cinema nei nineties, l’altra è precedente o posteriore?
Il ricordo è: all’asilo, proiezione su muro tra un red & toby amici nemici e un aristogatti fastidiosi a caso. Roba che non sono tanto sicuro che la legge vigente lo permettesse. Il babbo c’entra nel momento in cui venne a prendermi e a mettermi in salvo (e piacesse a dio che un giorno l’amata arma dei carabinieri andasse a prendere pure le maestre). Ricordo noia per i momenti topolino free e paura fottuta per monte calvo, ovvio. Ok scontato da dire ma l’episodio de Una notte sul… è quello che colpi di più, probabilmente la prima full immersion horror per il calcista, laddove altri disney edulcorano un po’ la cosa o giocano di contrasto con il riderone e relegano la paura a brevi momenti. In quel segmento di Fantasia, un beato cazzo: lamenti, scheletri, nebbiolina sinistra, lapilli, musica che levati. Il sospiro di sollievo arriva soltanto con i primi bagliori del giorno, un po’ come per il te bambino che si è cacato addosso tutta la notte e ha dormito sotto le coperte per la fifa.
Sul cosa accompagnarci mi permetto di suggerire il biancorì. A soli 1,79€ dal merdosissimo auchan ti porti a casa il pack da 5 e un signorissimo snack. Unico inconveniente già al terzo di seguito sanguini dal naso e ti viene un ictus tanto è dolce
Però è buono
se fossi incinta manderei prima di subito mio marito a comprare i biancorì che erano davvero uno dei miei snack preferiti e mi hai fatto venire l’acquolina.
mi raccomando da tutti tranne che da carrefour che tengono aperto fino alle 24:00 e non se li meritano i soldi, forse boh il capo area non tiene famiglia
o non tiene famiglia o tiene le corna.
non se scappa
Il Biancorì!!!
Io seguo il tuo consiglio Steven, lo vendono ai distributori qui affianco a dove lavoro!
L’ho in dvd ma onestamente l’ho visto solo una volta perché mi sono rotto i coglioni da paura. Era un primo pomeriggio d’estate e il televisore faceva un po’ le bizze, però che due palle. Il giorno dopo vidi Fantasia 2000 e lo trovai una merda così totale che ancora oggi credo che se qualcuno mi dicesse che a lui è piaciuto Fantasia 2000 gli direi subito vaffanculo.
Tornando al vero Fantasia l’unica cosa che ricordo è La notte sul Monte Calvo, ma forse allora ero troppo grande per farmi rapire dalla musica e non ancora abbastanza adulto per capire cosa stavo vedendo senza che ci fossero parole a spiegarmelo. Magari se ho il dvd dell’edizione del 1940 me lo rivedo ora che ho pure una tv nuova. Altrimenti vado sul link.
proprio nei giorni scorsi rivedendo la sigla di Devilam su youtubb mi è venuto in mente il demone dell’episodio La notte sul Monte Calvo.
Il mio episodio preferito di Fantasia che rivedevo da piccolo, a inizio anni ’90 è sicuramente quello dei dinosauri. Lo stegosauro si è battuto con dignità…
vabbé Devilman, non Devilam
fanculo
“Lo stegosauro si è battuto con dignità” è perfetto
Per me, più inquietante del Monte Calvo c’è solo la parte sui dinosauri. Ed è subito psicanalista.
I dinosauri, Dio mio quei fottuti dinosauri….quando spunta il T-Rex mi cago ogni volta e l’angoscia della loro estinzione….
Ahah! Sfigatidallinfanziarovinata!
Io m ho mai visto fantasia, e…no aspè forse faccio ancora in tempo a rovinarmi la mia tarda adolescenza!
Che vergogna
Ho sempre adorato la parte del Monte Calvo e quella dell’origine dell’universo, fino al l’estinzione dei dinosauri!
Ma c’è da dire che Disney la paura la buttava in mezzo spesso, all’epoca: anche in Bianca e Bernie, la palude e la fissa di posti in cui calano la bambina, che si trova costretta ad estrarre il rubino (o era uno smeraldo?) dal teschio del pirata morto…
Bei ricordi!
Ma, pedagogicamente parlando, erano altri tempi, non si aveva paura di spaventare i bambini: i miei mi lasciavano vedere Fantaman a soli tre anni, all’asilo dalle suore ci narravano terribili fiabe di bambini cattivi e delle terribili ordalie cui andavo incontro prima delle redenzione finale e mia madre mi cantava Rosmunda de “I Gufi”.
Bevi Rosmunda, bevi, nel cranio vuoto di tuo papà!
Non esitare, sciocca! Ti mostro io come si fa!
Mio papà la prendeva piuttosto bene e si univa al coro…
Fantasia… ma come facciamo a dire in poco cosa fu Fantasia?
Fate bene a ricordare Notte sul Monte Calvo, ma ricordiamo anche l’intuizione del contrasto, brutale, con l’ “Ave Maria” che seguiva subito dopo, una cosa che trascende il cinema e va direttamente a scavare nella “Messa da Requiem”.
Ricordiamo la provocazione della Danza delle Ore, ma anche tutto il primo tempo “propedeutico” in cui, tra “Toccata e Fuga” e “Lo schiaccianoci” abbiamo una delle migliori didattiche sulla musica mai viste in un secolo di immagini e suono.
Disney tentò, tentò davvero di lasciar spazio all’arte ed alla volontà creativa.
Flop commerciale e Walt che probabilmente pensa: “mavafangulo! vi faccio Biancaneve a vita! Dovete morì gonfi di cori di nani!”
Dio santo, che palle sto film. Mia mamma mi regalò la videocassetta con il mitico bollino iridescente della Buena Vista, perché sono le VHS con quel bollino erano originali! Il suo intento era educarmi alla musica classica, io ero ignara…
Cioè due ore di musica classica accompagnata da paperini, topolini, ippopotami… Due maroni così. Si, per me è un film terrificante per quel motivo, per la noia che ho provato.
Consiglio di vedere Allegro non troppo, che e` la risposta italiana a Fantasia
Rivisto ieri. Parti sensazionali (le prime due sequenze, il Monte Calvo), parti comunque molto belle/divertenti (L’apprendista stregone, i Dinosauri, la Danza delle ore)… e infine parti insostenibili per crollo di ritmo e kitsch svergognato (la parte mitologica sulla Sagra della Primavera e la stessa Ave Maria).
Resta bellissimo. Lo ricordavo capolavoro, e non lo è, ma comunque bellissimo.