Potrei iniziare la rece esattamente come quella postata ieri da Luotto, dire che Snow Shark: Ancient Snow Beast fa cagare e che non dovreste guardarlo nemmeno sotto tortura e se proprio avete voglia di un film con squali chiamati in modo bizzarro e inverosimile potreste recuperare Sand Sharks, il mio personalissimo favorito, l’unico film di mostri strani che mi ha fatto ridere di gusto e con sincerità e ha pure il titolo simile ma al plurale quindi sono più squali e come tutti sappiamo più sono gli squali più è il divertimento. Raga è matematica tipo, non so cosa vi abbiano insegnato a scuola ma dalle mie parti sbagliare un’equazione del genere significava tre giorni di commedie romantiche con Meg Ryan senza pausa. Comunque dopo dovrei pure dirvi che il regista è un mentecatto megalomane del cazzo e fine ma no, no perché a) non lo è b) oggi mi sento un sacco buono e controcorrente e del regista voglio solo parlarne bene.
Intanto sì, Snow Shark (trama: un terremoto libera uno squalo sepolto nelle nevi e dei tizi devono ucciderlo) è brutto davvero: azzecca una sequenza molto divertente con lo squalo e un tizio vestito da Babbo Natale ma per il resto è recitato a livelli da recita di beneficenza del paese quando si rompe il campanile e scritto nel più banali dei modi, con nessuna battuta e situazione realmente ispirata; ha errori elementari di presa audio diretta per cui in certi punti non si sente un cazzo di niente, ma forse questo è un favore, mentre lo squalo è un pupazzone di gommapiuma che si vede in un flash di mezzo secondo e poi solo pinne nella neve, pinne nella neve come se non ci fosse un fottuto domani; il gore? Solo qualche sburrata di sangue qua e là che è effettivamente acqua sporca sennò tanta pessima computer grafica, poi per il resto annoia abbastanza senza aggiungere nulla di nuovo al genere ed eventualmente alla fine lo squalo esplode. È brutto in modi prevedibili, ma è anche un’opera prima amatoriale e indipendentissima girata con 7mila dollari, una manciata dei quali raccolti su indiegogo senza nemmeno raggiungere i 3mila sperati (mi viene da piangere), nonché scritta, diretta, prodotta e in parte interpretata dalla stessa persona, Sam Qualiana, un regaz dell’86 con tanta passione e zero mezzi ma che con un’idea carina e anche intelligente (leggi: girare un film sulla falsariga SyFy e Asylum dove fare meglio del peggio è facile) è riuscito a farsi distribuire in DVD e VOD raggiungendo una fetta pubblico che altrimenti si sarebbe sognato. Ci vuole anche del coraggio a uscire fuori con un prodotto dove la qualità non è mai messa in discussione, nemmeno dallo stesso regista, e dove si può contare solo sulla passione e l’onestà trasmessa per vendere ed essere visto. Forse è un discorso un po’ paraculo, ma consideriamo questo: ci sono persone come Lorenzo Lombardi che hanno scritto, diretto e prodotto la loro opera prima (In the Market) come Qualiana per poi venderla spacciandola per un film di rara bellezza, un’orgia di paura e sangue, una nuova gemma nel panorama horror italiano, millantando addirittura premi internazionali mai vinti o premi nazionali vinti al festival horror di beneficenza del paese suo quando s’è rotto il campanile le cui foto della premiazione consistono nello zio annoiato, due vecchi che dormono e tre sfigati che al campanile ci tenevano un sacco. I genitori non c’erano, i genitori si vergognavano di aver tirato su un figlio demente. Qualiana invece è un onestone, un ragazzo come noi che voleva solo girare il suo film con lo squalo nella neve, conscio del fatto che il suo film sia fatto male ma speranzoso che la gente possa apprezzarlo per quello che è: un film amatoriale girato con passione e poco altro. È uno che sulla bio di twitter scrive “aspirante filmmaker” a differenza del DIRECTOR in caps lock del Lombardi, che nelle interviste non accenna ad alcuna presunzione e che, in generale e come direbbe sua nonna, sembra proprio un bravo ragazzo. È tutta questione di porsi nel modo giusto: se si è onesti con chi dovrà vedere il tuo film è più facile ricevere critiche tali, anche negative, ma senza alcun rancore da cosa cazzo mi hai fatto vedere, e per quanto mi riguarda un “il tuo film fa cagare ma tu sei uno a posto e andrai lontano” è sempre meglio di un “il tuo film fa cagare e tu dovresti morire nella merda”.
Difendere Snow Shark è impossibile ma, nonostante gli enormi limiti, è comunque una visione più sensata di titoli come Camel Spiders o Killer Mountain e non mi riesce difficile immaginare Sam Qualiana in un futuro nemmeno troppo lontano girare (e magari scrivere) film per SyFy meglio di Jim Wynosrki.
DVD-quote:
“Fa comunque meno cagare di In the Market”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Siete i miei eroi…faccio fatica pure a guardare le foto di ste robe…
Intanto…coff coff…kick Ass 2 trailer coff coff…
maledetti manipolatori delle menti semplici (la mia), siete riusciti a farmi stare simpatico questo quesana quanto mi avete fatto stare sul culo makinov. e considerato che non mi frega niente di vedere nè i film dell’uno nè quelli dell’altro non è cosa da poco.
@past: a me dal trailer kickass 2 sembra una schifezza truce. il primo non mi era dispiaciuto, e i fumetti li adoro, ma questo sembra un vero schifo. a parte che hanno messo nel trailer tutte le scene d’azione a parte il finale, ma è come sono rese quelle scene che è davvero raccapricciante. d’altronde il regista di Never Back Down non poteva che sfornare una cagata fumante, da bravo incapace quale è. peccato per jim carrey, che è totalmente fuori parte ma mi piace un sacco in quel ruolo…
peccato per jim carrey, che è totalmente fuori parte ma mi piace un sacco in quel ruolo… <-nonsense
Quella cosa dell’aspirante filmmaker me lo stava per mettere in odio. Mi ricordava quel 40enne finto teenager stempiato che non faceva mai.
Poi, via @SamQualiana-twitter, ho trovato questo:
http://tinyurl.com/c746vjo
@vaaal: nel fumetto, il personaggio è un ex mafioso duro e cattivo, e pure abbastanza grosso. uno alla gerard butler, o alla liam neeson in io vi troverò. jim carrey è forse l’ultima persona a cui si sarebbe potuto pensare per interpretare quel ruolo, da cui è totalmente fuori parte. eppure, con quella smorfia cattiva alla clint eastwood, essendo carrey (o essendo stato, dipende dai punti di vista) un attore capace, ha saputo (o almeno così sembra) destrutturare il personaggio e crearne uno nuovo e interessante, più adatto alla sua corporatura esilina e al suo carattere. e questo nuovo personaggio l’ho trovato convincente, per quanto lontano dalla base cartacea. è il resto del film che mi fa cagare.
capisci che è una missione disperata quando l’OT parte dal primo commento.
Si muovono in branco!
Vabbé, ho sbagliato recensione. Mea culpa mea maxxima culpa…
HAOH!!
Acquando 1 filmo sugli squali della finanza?
(Wallstreez 1 e 2 mi fecero…troppocagarella)
Oravogliosolo…Un bel MacShark con patata!!
@babaz Uno ci prova, s’impegna, e poi parlano di Due Coglioni Due