“Sean, è i400Calci che ti parla, quando una cosa decidi che la fai allora la fai fino in fondo. Senza stare a vergognartene. E facciamo che è l’ultima volta che te lo ripeto“.
Iniziamo.
La visione di The Gunman è come andare in macchina con un principiante da foglio rosa, tutto buoni spunti e continui spegnimenti del motore. Prima ti frustra non riuscendo proprio ad accendere il mezzo e partire, grazie ad una lunghissima prima parte di grande impegno sociale, con un sacco di importanti informazioni sulle guerre in Africa e molti dialoghi intensi. Poi quando riesce a partire sbaglia continuamente l’inserimento della marcia, sembra far partire scene d’azione e invece non succede niente di valevole, preme troppo il gas, fa un sacco di rumore ma non leva la frizione quindi non accade niente, e anche le scalate in curva vanno malissimo, scenette d’amore e dialoghi di carisma si arenano alla seconda battuta, facendo desiderare il raggiungimento di un lungo rettilineo per poter stare qualche minuto senza sobbalzi. Immancabili gli spegnimenti del motore proprio quando sembra che tutto vada bene, intrighi politici inutili, farraginosi e con delle ambizioni decisamente sovradimensionate. Infine del parcheggio conclusivo non voglio nemmeno parlare, il film tampona tutto quel che deve tamponare e lascia l’auto praticamente in mezzo alla strada, incapace com’è di mettere le cose al suo posto, fare quel che dovrebbe e semplicemente centrare l’obiettivo.
Forse vuole essere invitato ai Sylvester, forse si era stufato di guardare in camera e basta, forse voleva far vedere il fisico per rimorchiare di più o forse semplicemente è invidioso di Liam Neeson, fatto sta che per la seconda volta nel giro di pochi anni Sean Penn si è infilato in un film d’azione. Stavolta l’ha addirittura prodotto (proprio che questo film aveva da esse fatto come diceva lui!). Non bastava Gangster Squad e i suoi polsini tutti inamidati a dovere no, Sean Penn doveva fare di più. Ha visto Taken, ha preso Pierre Morel e ha deciso che anche lui sarebbe diventato un action hero in tarda età. Che il concetto non è sbagliato in sè (e il boss si era anche esaltato), lo fa gente anche meno credibile, ma non così! Peggio di fare un film d’azione fatto male infatti, c’è solo il fare un film d’azione che si vergogna profondamente d’essere un film d’azione.
In teoria sembra di poter intuire che The Gunman sia una variazione sul tema del poliziesco, c’è un ex dei corpi speciali (queste passate esperienze militari che giustificano la califfaggine dei personaggi diventano sempre più vaghe…) che lavora adesso per i privati, si trova in Congo durante un periodo tumultuoso e deve sparare ad un politico, per farlo rinuncia alla storia d’amore con una tenera ragazza che lavora in una NGO. Lei è interpretata da Jasmine Trinca ma questa cosa per il momento mettetela da parte che ci torniamo dopo quando siamo meno incazzati.
Anni e anni dopo è diventato una brava persona, sta sempre in Africa e costruisce tipo pozzi, insomma cose da persone per bene ma il suo passato torna a trovarlo, qualcuno lo vuole morto. Per scoprire chi e perché si mette in cerca dei compagni della vecchia squadra, il più grosso dei quali si scopre aver fatto fortuna ed essersi sposato con la tenera ragazza della NGO che ora insegna si bambini (questa segnatevela che poi gliela si rinfaccia più in là).
La storia in sè non ha niente che non vada, è un classico, non si inventa niente e bene così, ci si possono fare un sacco di belle cose che però il film non fa. Perchè a The Gunman non interessa sparare nè menare e quando lo fa è proprio a malincuore, per senso del dovere rispetto alla propria locandina e a come già sa che verrà venduto. Quello che alla produzione (che poi è Sean Penn stesso) interessa è fare qualcosa “di più di un film d’azione”, espressione che da sola annulla qualsiasi clemenza della corte. The Gunman ha lo sfondo sociale importante, ha a che vedere con argomenti elevati e umanitari, getta una luce su eventi poco noti, tragedie che sono poco raccontate e cerca di insegnare anche qualcosa di importante sul nostro mondo. Per sorvolare sul fatto che in un genere fatto di personaggi perduti il protagonista sia un pentito del suo passato violento con una malattia al cervello a costituire “la difficoltà”.
Ognuno sembra a disagio nel carattere che il film d’azione gli impone. Non solo Sean Penn deve essere tutto e niente, silenzioso e ombroso ma anche sentimentale e intenso, malato ma anche potente, tutto il repertorio, ma proprio tutta la baracca vaga senza una meta. Hanno costretto quel gran carismaticone di Javier Bardem ad interpretare un uomo senza senso come se stesse a teatro, oscillando tra l’inutilmente intenso e il follemente ubriaco. Questa la ripeto: follemente ubriaco. Cioè il cattivo carismatico si ubriaca e ha un piano talmente cretino che con una balla viene mandato a monte e poi si pente di tutto piangendo. Una cosa da: “Fammi tutto lo spettro emozionale che hai in 5 scene dai!”.
Dall’altra parte c’è Jasmine Trinca, ovvero “Lo sbaglio”. Anche qui è tutto frutto di ambizioni senza senso. Perchè voi vi chiederete (e giustamente, aggiungo io): “Ma Sean Penn dove cazzo l’ha pescata Jasmine Trinca?” e avete fatto bene a dire Sean Penn e non Pierre Morel, che qui è praticamente una testa di legno, un burattino, un pupazzone, un cartonato. Sean Penn l’ha vista a Cannes, dove stava con Miele (opera prima da regista di Valeria Golino). L’ha vista in quel film, gli è piaciuta molto e ha deciso che quest’attrice intensa e importante che ha visto in un film sull’eutanasia è quel che ci vuole per il ruolo della #wouldbang tutta coperte, gambe scoperte e purezza da insegnante dei bambini. La pischella intellettuale. Io non lo so come ti viene…
Allora a questo punto cosa gli si può dire? Seriamente. Che ci sono alcune scene d’azione non male (l’assalto mentre costruisce il pozzo o il dialogo con Idris Elba)?? Che differenza volete che faccia quando tutto il resto del film è un goffissimo tentativo di dare un’aria politicamente rilevante e socialmente responsabile ad un film d’azione, per giunta dai toni polizieschi?
Cos’è?? La birra analcolica?!? Bacardi Breezer?!?
Dvd-quote suggerita:
“Frustrante come andare in macchina con un principiante da foglio rosa”
Jackie Lang, i400Calci.com
Volendo come aspettative e risultato finale o come sbaglio
si potrebbe accomunare a Machine Gun preacher?
stroncato a destra e a manca sto coso…peccato per morel che sembrava uno bravo…
Differenza importante tra Neeson e Penn, oltre alla stazza: il primo interferisce il meno possibile con la produzione (tant’è vero che gli ultimi film sono davvero simili… o forse proprio per questo?!), il secondo vuol fare l’impegnato a tutti i costi e cucirsi il film addosso. E cosa salta fuori? Pupù.
Non sono per niente sorpreso dalla recensione, non mi aspettavo altro. Peccato sprecare così anche Idris Elba, un altro che avrebbe bisogno di un buon agente
Per me tutto il film si basa solo un aspetto:accettazione quindi in pratica sull’elaborazione del lutto per la scomparsa di Liam Neeson dai film di taken e tutto deve avvenire in 100 minuti abbondanti.
Negazione: questo non è il film che pensavo di vedere per via dei trailer e del cast;
Rabbia: vaffanculo a Sean Penn è la seconda volta che mi frega in un film action;
Patteggiamento: capire che in questo film in alcuni momenti c’è Sean Penn che fa Liam Neeson ed in altri Sean Penn che fa Sean Penn;
Depressione: E’ un action/noir in cui Sean Penn fa Sean Penn;
Accettazione: questo film non è con Liam Neeson, ha la struttura dei suoi film ma il protagonista è Sean Penn quindi alcune parti del film saranno necessariamente riflessive/politiche.
Ecco sembra strano, ma secondo me il film funziona, ma bisogna accettare il ruolo di Sean Penn e tutto ciò che esso comporta quindi è un film action con un paio di scene ben girate e delle scene in cui invece di vedere zio Liam che telefona/parla/beve c’è il sig. Penn che ci parla della privatizzazione dei conflitti internazionali, degli appalti alle pmc e dello strano rapporto che si viene a creare tra istituzioni e privati.
Alla fine tutto il fim si basa su quello, se ci si aspetta di vedere un altro Taken si rimane insoddisfatti, se ci ricordiamo cosa significa vedere un film con Sean Penn allora tutto sarà più facile da digerire.
Detto questo se Tom Cruise si sta riciclando come credibile attore action non riesco a non dare una possibilità anche a Sean.
Quindi è Metal Gear Solid 4 e lui è Solid?
Fiqo
sì però mancano i metal gear e la foxhound
Scusa quand’e’ che Tom Cruise non e’ stato (anche) un attore action? E’ diventato famoso con Top Gun, e il primo Mission Impossible e’ del ’96…
eh, capo, ma tu sottovaluti coctail e codice rosso.
mi vergogno di aver scritto male cocktail
Tom credibile? Tom se non facesse l’attore farebbe quello che vedi sullo schermo nella realtà. Clean ya mouth…
capo Lei ha ovviamente ragione, a mia scusante posso solo dire che troppo spesso il nostro tommaso crociera ha cercato in molti film di recitare e quindi si è creato un doppio filone, uno dove recita e uno dove prova a fare l’attore action e solo ultimamente si è buttato in pianta stabile su questo filone. Lo so, è una giustificazione un po’ tirata
comunque, chiudendo il cerchio, tom cruise secondo me riesce bene sia come attore di film d’azione (tipo top gun, ma anche i vari missione impossibile, l’incredibile edge of tomorrow, tropic thunder e mi spingo ad accettare anche la sua prestazione in la guerra dei mondi che non mi piacque all’epoca) che come attore di film tipo vanilla sky, magnolia, codice rosso, il socio, eccetera. è un grande. se li merita sempre gli applausi.
La Trinca “#wouldbang tutta coperte, gambe scoperte e purezza da insegnante dei bambini”? fallimento totale. Assolutamente non credibile.
Sean Penn ancora non ho capito, è di destra o di sinistra?
E’ del movimento 5 stelle.
Dal documento fotografico nella rece deduco, che guida di destra
mentre telefona di sinistra osservando le stelle, potpourri insomma.
a me non è sembrato così male. non è un action. è al limite un thriller con qualche scena d’azione, alcune niente male.
sean penn fisicato in versione mazzate non mi dispiace. anzi, forse basandosi esclusivamente sull’aspetto fisico mi piace più di liam neeson, che con quella faccia triste da cane bastonato dopo due primi piani mi spacca le palle.
certo non è un filmone, e ha dei tempi morti noiosissimi dove non succede un cazzo, e la trinca che si doppia da sola è mostruosamente inascoltabile, e a idris elba qualche colpo potevano farglielo sparare, ma in generale se lo danno in tv lo riguardo più che volentieri.
non da buttare insomma. restando su pierre morel, questo è peggio di taken ma meglio di da parigi con furore, o come si chiamava.
e comunque sean penn ha un aspetto assurdo. la faccia è rugosa e grinzosa come quella di un settantenne ma il fisico è quello di un vent’enne. non il fisico di un sessantenne bombato di steroidi, proprio il fisico di un vent’enne. boh. miracoli di hollywood.
per una fazza simile e un film del genere per attori viziati gli preferisco l’onesto liam neeson, che anche nei suoi momenti più scadenti, ovvero quasi mai, porta a casa sempre qualcosa di caruccio..
Sean, anche tu con il mutuo da pagare??
Le ex mogli amico mio, le ex mogli
E se va male con Charlize?? Rischiamo di perdere uno dei migliori attori della sua generazione? Non voglio pensarci, torno a fare il countdown per mad max.
Va detto che il libro (letto appositamente perché usciva il film) è imbarazzantemente brutto e qui pare che anche se hanno cambiato la sceneggiatura non siano riusciti a migliorare il risultato finale.
P.S Run al night è davvero bello (grandi i titoli di coda) come si diceva qui
non avevo il tempo di leggere la recensione ma ho letto le didascalie e devo dire che sono molto incisive. complimenti.
vado a pranzo
Scegliere Jasmine Tronco dopo averla vista in un film di Valeria Golino. Il mio giovane cuore è troppo debole per sostenere tanta depravazione.
info di servizio: se serve massaggino cardiaco io ho l’abilitazione
Ma non è vero… questa è una panzana che ha messo in giro Francesco Alò, e voi che abboccate…
Un film d’azione che non è un film d’azione, con ambizioni di denuncia sociale fuori luogo e una pseudo storia d’amore posticcia come un parrucchino su un calvo.. Vedere Idris Elba sprecato in 2 scene contate.. Un minestrone indigeribile senza se e senza ma.
Chiaro esempio di false advertising dal trailer…
@Jackie, ma nell’immagine in cui Sean Penn sta menando qualcuno, solo io vedo un richiamo alle scimmie che toccano il monolito di Odissea nello Spazio?
solo tu e basta sniffare colla!
anche a me
Tuttacollapertutti!
…almeno così il film sembra bello!
Ciò fa di Liam ancor più un eroe di questi tempi!
Pezzone. Ci sarebbe da fare un excursus sull’eroe action di mezza età. Figura che mi ha sempre comprato facilissimo. E di cui per altro il vecchio Penn poteva essere un ottimo esempio se solo non avesse l’ego sovradimensionato.
Eccolo lí Sean, non resisteva: thriller politico, intrighi internazionali…toh ci metto anche un cast europeo che fa sempre fino…immagino le reazioni dei critici: ma chi sarà quella misteriosa attrice italiana capra? Certo che non ne sfornano più mezza decente laggiù…
E’ mai esistita un’attrice italiana decente? A parte Tina Pica…
FRATELLLO VATTI A CORICARE!
…altri tempi.
Grandissima recensione,il film non mi attirava per nulla già prima …figurarsi dopo avere letto la rece….
Sean Penn.
Sta con Charlize Theron.
Massimo Rispetto Forever.
Per me chi è fidanzato con la Theron può fare quel cazzo che gli pare.